Un mondo nuovo – fumetti dalla Mauretania. La graphic novel di Chris Reynolds
Alcuni mesi fa è venuto a mancare il grande artista gallese, considerato uno dei capisaldi del fumetto contemporaneo. Lo ricordiamo con un omaggio alla sua prima raccolta di racconti, edita da Tunué
Non c’è modo migliore di raccontare un grande artista, se non quello di gettare luce sulla sua incredibile arte. Alcuni mesi fa, precisamente l’8 maggio, è venuto a mancare Chris Reynolds, uno dei capisaldi del fumetto contemporaneo. Una figura importante, forse fin troppo poco osannata dall’opinione , al punto che il celebre artista di graphic novel Seth lo ha definito nel 2005, in un articolo pubblicato sulla rivista the Comic Journal, come “il fumettista più sottovalutato degli ultimi vent’anni”. E in occasione della sua scomparsa, lo vogliamo ricordare con un omaggio alle sue radici formative, ovvero a quell’opera da cui è iniziato tutto il suo percorso artistico, pubblicata in Italia con il titolo di Un mondo nuovo – fumetti dalla Mauretania.
Uscita per Tunué nel 2019, Un mondo nuovo – fumetti dalla Mauretania non è una semplice raccolta di racconti. Perché l’antologia in questione può anche contenere storie scritte e pubblicate a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ma i suoi intrecci sembrano parlare del nostro presente, radicati come sono in un ottica sì futuristica, ma sempre tarati sulle evoluzioni della contemporaneità. Non è un caso, infatti, che in termini retrospettivi l’opera sia stata associata a Black Mirror, ovvero uno dei testi più lucidi, lungimiranti e allegorici del panorama culturale odierno, per come ha equiparato gli usi impropri della tecnologia futura alle disconnessioni attuali della realtà. E seppur l’essenzialità dello stile determini una certa semplificazione grafica nelle tavole, le geometrie regolari, unite qui a dei bianchi e neri nettissimi, sembrano generare per il lettore un vortice di emozioni e disper(azioni) forsennate, da cui è impossibile trovare una via di fuga. Per poi immergerlo fino al collo nelle brutali – e sempre verosimili – verità del (suo) mondo.
La paranoia che emerge dalle visioni orwelliane – se non addirittura di bradburyana memoria – in seno alle storie di Un mondo nuovo – fumetti dalla Mauretania è però tutt’altro che nichilista. Anzi, forse si carica anche di un tocco gentile, quasi lirico per come osserva le inquietudini dell’attualità, a partire dalle foschie del passato. Indagando le soglie del quotidiano attraverso un orizzonte sì presente, eppure così distante nel tempo.