"Uno sguardo ironico sull'Italia". Incontro con Gianluca Ansanelli e il cast di "All'ultima spiaggia"


La conferenza stampa, che si è svolta alla Casa del Cinema di Roma ha ospitato, oltre al regista, quasi tutto il cast tra cui: Dario Bandiera, Aurora Cassio, Alessandro Di Carlo, Carmine Faraco, Giuseppe Giacobazzi, Antonio Giuliani, Paola Minaccioni, Nico De Rienzo, Fabrizio Nardi, Giovanni Caccioppo e Sergio Sgrilli. All’ultima spiaggia, il primo film di Gianluca Ansanelli (cabarettista, attore, autore, conduttore e regista) uscirà nelle sale il 4 ottobre

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Come mai dalla tua carriera così variegata sei arrivato al cinema?
Il cinema mi è piaciuto sempre. Il motivo per cui non mi sono mai lanciato a fare i film è dovuto al fatto che prima ho dovuto seguire il mio percorso. Tutto quello che ho fatto nella vita mi ha formato in qualche modo. Adesso ho sicuramente più cose da raccontare. Poi, il cinema è più complesso e ho potuto far vedere diverse sfumature della storia che ad esempio nel cabaret.
 

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Perchè proprio l’ultima spiaggia, perchè la ricerca di una disperazione totale?
È qualcosa che ci circonda ed è permanente, è la nostra realtà. Devo dire che io ad esempio mi sento molto bene in una condizione d’emergenza quando non sono sicuro di quello che succederà domani. Un’idea di una situazione fissa, sicura e prevedibile mi spaventa.


Perchè la struttura di quattro episodi?
La struttura del genere è stata pensata dall’inizio. Ho scritto la sceneggiatura già avendo in mente gli attori. Tutto il cast viene dal mio ambiente, siamo tutti gli amici e ci conosciamo bene perciò ho cercato di scegliere per ogni interprete un ruolo adatto. Le storie sono diverse perchè sono scritte per loro, rispecchiano la loro personalità. Così ho fatto quattro film in uno e sono a posto. Adesso posso anche pensare di occuparmi di qualcos’altro.
 

Il tuo film esce quasi contemporaneamente a quello di Garrone che  tocca la tematica dei reality show. Trovi qualcosa in comune tra i vostri film?
Non c’è niente in comune tra quei due film. Il film di Garrone è completamente diverso dal punto di vista stilistico e narrativo. Racconta cose legate sempre alla reality ma in un modo totalmente diverso.

Paola Minaccioni: Ho recitato in tutti e due i film e posso assicurare che sono opere che si trovano ai due lati opposti. Il film di Garrone racconta il reality dal punto di vista psicologico, Ansanelli mostra i difetti della nostra società e lo fa in modo più ironico, comico.
 

Nella seconda parte della conferenza gli interpreti e il regista hanno raccontato un po’ ogni episodio del film. Con autoironia ci hanno consigliato di vedere il film di Garrone e in più hanno confessato di aver accettato i ruoli solo perchè potevano lavorare tutti insieme.  

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