Valerio La Martire contro Fiorello: il suo film sarebbe un plagio

Stranizza d’Amuri sembrerebbe troppo simile al libro dello scrittore romano, che ha avviato una procedura di sequestro del film, uscito in sala il 23 marzo

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Lo scrittore romano, autore del romanzo Stranizza del 2013 si scaglia contro Fiorello, il noto showman e regista del film Stranizza d’amuri uscito lo scorso 23 marzo 2023. Cristiana Massaro, l’avvocato dell’autore, dichiara che la pellicola è una copia troppo fedele del romanzo e nei titoli, l’opera letteraria non viene mai menzionata. Ma l’accusa è ancora più grave. Beppe Fiorello, al suo esordio alla regia, durante presentazioni ed eventi in presenza del pubblico se ne attribuisce la paternità. La Martire afferma: nel libro, ad esempio, faccio riferimento a un fiume, ispirandomi a quello dove andavo da bambino. In un evento pubblico Fiorello ha detto invece che è un fiume della sua infanzia. Vorrei sapere perché.

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Nella giornata di mercoledì 19 aprile avviene la richiesta di sequestro, che La Martire ha deposto al Tribunale civile dal momento che il film è uscito da quasi un mese, il provvedimento, se approvato, sarebbe valido per le successive commercializzazioni (streaming e home video). Sono presente un elenco di personaggi e circostanze che la pellicola ha ripreso dal libro senza citarli, come ad esempio nomi dei protagonisti, situazioni reali o ispirati alla realtà.

Va ricordato che la vera vicenda romanzata nel libro narra il cosiddetto delitto di Giarre, l’omicidio di due ragazzi minorenni avvenuto in Sicilia nel 1980 per colpire la loro relazione omosessuale.

Ma i contatti tra Fiorello e lo scrittore iniziano nel 2016 quando il regista tramite la casa di produzione Ibla Film – di proprietà di sua moglie Eleonora Pratelli – acquista i diritti di Stranizza e Intoccabili. Un medico italiano nella più grande epidemia di Ebola nella storia, quest’ultimo pubblicato nel 2017. La Martire oltre a non aver ricevuto nessun compenso al momento del lancio del film, ha scoperto che né il suo nome né la sua opera sono stati citati. Inoltre ha ricevuto una diffida ad usarne la locandina per la terza ristampa del libro. Racconta che Fiorello si definì entusiasta del mio libro e chiese di conoscermi. Ci sentivamo per la sceneggiatura, per le ambientazioni e tutto il resto. Poi, a inizio 2021, venni tagliato fuori dal set delle prime scene.

Bakemono Lab, la casa editrice con cui lo scrittore ha pubblicato il suo libro si mostra vicina a Valerio La Martire e su Facebook scrive: In molti, nei giorni scorsi, ci avete scritto per saperne di più… Una vicenda ingiusta e dolorosa che ci auguriamo possa concludersi presto e nel migliore dei modi: con il riconoscimento del lavoro di Valerio. Forza, Vale.

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