VIDEOCLIP – "Wild Nothing, Paradise": Michelle Williams diretta da Matthew Amato


Michelle Williams
fa un regalo enorme a questo giovane e promettente gruppo indie, i Wild Nothing, partecipando al video di Paradise estratto dal secondo album della band, Nocturne, e diretto da Matthew Amato. È stupefacente il connubio tra il regista, l'attrice e il brano: un viaggio ipnotico che inizia in aereoporto e termina in paradiso

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Michelle Williams fa un regalo enorme a questo giovane e promettente gruppo indie, i Wild Nothing, partecipando al video di Paradise estratto dal secondo album della band, Nocturne, e diretto da Matthew Amato, già autore di videoclip per Bon Iver, Dido, Beach House, Barbra Streisand.

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È stupefacente il connubio tra il lavoro di Amato, la Williams e il pezzo dei Wild Nothing: un viaggio ipnotico che inizia in aereoporto e termina in Paradiso, un paradiso più che mai vicino, forse al di là del finestrino, se si osservano le nuvole con attenzione. Il Paradiso è uno stato emotivo? Crush me with the lies, and tell me once or twice that Love is Paradise, suggerisce il pezzo.

Le bugie che Matthew Amato ci racconta per mostrarci questo Eden psichedelico altro non sono che degli astuti trucchetti che abbassano le difese dello spettatore. In pratica ci ipnotizza: la musica, la presenta evocativa di Michelle Williams che, come sempre, con un semplice battito di ciglia riempie di significato e mistero qualsiasi cosa faccia, la fotografia sgranata, quasi sporca, che ci legittima a salire sull'aereo con Michelle e a compiere con lei questo viaggio.

E poi i dettagli, che sono i protagonisti significativi di questo lavoro: il caffé che beve la Williams in aereo, le sue ballerine, il libro che porta con sé, il walkman, tutto sembra possedere una storia speciale, merito dello sguardo attento di Amato.

 

Il risultato non è il semplice videoclip di un brano musicale, ma il minifilm di un'esperienza sensoriale, un viaggio nella parte più intima di noi stessi. Il viaggio inizia in aereoporto e assume il suo significato più profondo in cielo, tra le nuvole dove, sospesa, la protagonista si abbandona al Paradiso che è dentro di sé, ai nostri occhi un luogo ameno ma familiare. Quando la Williams atterra, la seguiamo in città per qualche momento, tra tram e taxi, memori dell'esperienza tra le nuvole: so, the place of reconciliation exist after all, ci dice la voce fuori campo della Williams che legge un estratto dal libro A Word Child (1975) di Iris Murdoch. Ed è proprio mentre legge questo passo meraviglioso che si ritrova in Parasiso dove le cascate sono dentro alle nuvole e lei diventa un prolungamento dell'arcobaleno. In questo viaggio quasi spirituale che questo video diventa, la musica è totalmente a servizio delle immagini e non viceversa. Il pezzo sembra essere la colonna sonora di questo viaggio ultraterreno di Michelle Williams sotto l'occhio attento e a tratti mistico dell'audace Matthew Amato.

Tutto andrà bene, ha detto l'oceano, se solo ci fidiamo di riuscire a camminare in aria.

 

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