“Vorrei vederti ballare” – Incontro con Nicola Deorsola e il cast

vorrei vederti ballare

Presentato oggi  Vorrei vederti ballare, primo lungometraggio del regista Nicola Deorsola girato a Cosenza e provincia. All’incontro erano presenti anche gli attori Alessandro Haber, Giuliana De Sio, Chiara Chiti, Giulio Forges Davanzati, Luis Molteni, Gianmarco Tognazzi, il produttore e sceneggiatore Giuseppe Fulcheri e il direttore distribuzione Microcinema, Cesare Fragnelli. Il film esce nelle sale il 6 dicembre.

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Presentato oggi  Vorrei vederti ballare, primo lungometraggio del regista Nicola Deorsola girato a Cosenza e provincia. All’incontro erano presenti anche gli attori Alessandro Haber, Giuliana De Sio, Chiara Chiti, Giulio Forges Davanzati, Luis Molteni, Gianmarco Tognazzi, il produttore e sceneggiatore Giuseppe Fulcheri e il direttore distribuzione Microcinema, Cesare Fragnelli. Il film esce nelle sale il 6 dicembre.

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Il film è un’opera prima che è arrivata come qualcosa di inaspettato. Com’è cominciata questa avventura?

Giuseppe Fulcheri: Mi sono messo a scrivere questa storia senza aver nessuna ambizione. L’ho fatta leggere al mio amico Nicola e a Giovanni Veronesi, che mi ha dato qualche consiglio. Il vero problema è stato trovare i fondi per finanziare il film. Poi, grazie al sostegno di Rai Cinema e della Film Commission Calabria, abbiamo iniziato le riprese che sono durate sei settimane.


Come vi siete posti nei confronti dei vostri personaggi?

Giulio Forges Davanzati: Anzitutto è stato un lavoro molto corale. I personaggi vivono una profonda solitudine che li porta a incontrarsi. È stato il mio primo film. Durante lo spettacolo teatrale Il laureato, dove recitavo insieme a Giuliana De Sio, il regista mi ha notato e, dopo un provino, ha deciso di prendermi.

Chiara Chiti: il personaggio che interpreto, Ilaria, è chiuso in se stesso, ha una grande forza che non riesce a tirar fuori, fino a quando non si innamora di Martino. Lo smettere di mangiare è qualcosa che usa per farsi notare dalla madre, per urlare il proprio dolore che deriva dal non essere capita per quello che è. Con Martino si rilassa, ritrova se stessa. Anch’io sono agli inizi, infatti per me è stato il secondo film.

Il tuo personaggio ha qualcosa in comune con quello che hai interpretato nel tuo film precedente, Un gioco da ragazze?

Chiara Chiti: I due personaggi sono molto differenti. L’unica cosa è che Ilaria, pur fragile, ha una grande forza. Come Elena. Però mi sono approcciata in modo diverso.

 

Come vi siete trovati a lavorare con gli attori più giovani?

Giuliana De Sio: Giulio non è nuovo, abbiamo fatto per due anni insieme Il Laureato, mentre con Chiara ho lavorato in televisione. All’inizio il film mi sembrava un po’ troppo iconoclasta, una commedia commovente e sdolcinata per i miei gusti. Però sono riuscita a trovare la giusta misura per affrontare questa sfida.


Alessandro Haber
: Mi auguro che il film sia un trampolino di lancio per questi attori. Personalmente, mi sono sentito molto vicino a Fulcheri che ha scritto la storia ispirandosi al padre che faceva lo psichiatra. Ho seguito il film dall’inizio, dal soggetto alla sceneggiatura e poi interpretando il ruolo del padre di Martino. Il fatto che sia uscito, con un budget piccolissimo, è un miracolo.

Quali sono le difficoltà di distribuire un’opera prima?

 

Cesare Fragnelli: Non c’è difficoltà a distribuire opere prime, ma in generale i film. Vorrei vederti ballare è un film straordinario dal punto di vista della recitazione, dovrebbero farlo vedere nelle scuole. Il problema è seguire il film nel suo percorso, dalle due settimane in sala alle proiezioni nei cinema d’essai e nelle kermesse estive. Avrà lunga vita distributiva, al di là delle poche copie.


Deorsola, lei ha collaborato alla regia di Reality, di Matteo Garrone. Nel suo film c’è una vicinanza a questo regista?

Nicola Deorsola: Penso che Garrone sia il miglior regista italiano che abbiamo. Però non c’è nulla di lui in questo film.


Ha altri progetti?

Nicola Deorsola: Per ora c’è un trattamento di cinquanta pagine, scritto insieme alla sceneggiatrice Antonella Paolini. Speriamo di riuscire presto a realizzare questo film.

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