ZERO IN CONDOTTA

E' il voto che meriterebbero i nostri governanti: alle belle parole sull'utilità didattica del cinema si contrappone l'assenza di un definitivo inserimento del linguaggio cinetelevisivo fra le materie curricolari: il libro "CINEMA E SCUOLA" ripercorre un'eventualità strategica per l'uso dei film nelle classi di scuola media inferiore e superiore.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

L'attenzione che la nostra scuola mostra al cinema è scadente, insufficiente a contenere le enormi possibilità didattiche, educative, di stimolo che la visione di un film può offrire. Il libro di Mariolina Diana e di Michele Raga Cinema e scuola – I film come strumenti di didattica sta a ricordarci proprio questa storia qui: il gran parlare dell'utilità del cinema come linguaggio totalizzante, coinvolgente, intelligente dei nostri governanti si traduce in ben poca cosa, con programmi ministeriali che, se non ignorano ampiamente tale materia, certo la relegano frettolosamente in qualche appendice. Non avendo il sostegno di una istituzione "forte", il cinema è affidato alla buona volontà di docenti che, in qualche modo, devono inventarsi una professionalità e tentare percorsi che, talvolta, rischiano di essere addirittura arbitrari ed inconcludenti. Proprio per questo motivo, testi simili hanno una grandissima utilità: spingono gli insegnanti ad acquisire competenze in un campo nel quale spesso si confonde "sapere" con "vedere": vedere una marea di film in tv, andare al cinema ed essere iscritti al cineforum del martedì sera non basta a fornire le competenze necessarie a gestire uno strumento raffinato com'è il cinema. Ritornano, quindi, utilissime anche le pagine iniziali di questo libro dove, con chiarezza, vengono ricordati gli elementi essenziali della complessa e sofisticata grammatica cinematografica. E' uno spunto, una riflessione che dovrebbe spingere chiunque voglia utilizzare in modo non superficiale videoregistratori e cassette, ad approfondire temi essenziali del fare cinema. La sceneggiatura, l'uso della macchina da presa, la recitazione, il montaggio, sono tutti argomenti necessari a costruire docenti seriamente competenti, capaci di utilizzare il vettore cinema a trecentosessanta gradi, evitando inutili e sconvenienti pellegrinaggi in un mondo che, per essere apprezzato appieno, merita studi non meno profondi a quelli che si dedicano alla storia, alle scienze, al latino, alla psicologia… E, se è vero che la grammatica non è tutto, il libro sta lì a ricordarci che, tra i tanti piaceri che il cinema può dare, uno è certo quello dell'attraversamento, dell'analisi sistematica di un territorio articolato e affascinante – il film. I testi proposti sono, spesso, di pochi anni fa, facilmente raggiungibili anche se le schedature spingono a diventare paradigmi da applicare a qualunque film il docente reputi interessante per la propria classe. Manca, probabilmente, una parte più operativa, più definitivamente pratica, sulla quale far esercitare i propri allievi: bisogna cercarla altrove, magari nel bellissimo testo inglese Film di Susan Templeski e Barry Tomalin edito dalla Oxford (nella serie Resource books for teacher).

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
 

Mariolina Diana – Michele Raga


CINEMA E SCUOLA


I film come strumenti di didattica


 


Editrice La Scuola


€ 18,50

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array