"30 giorni di buio", di David Slade

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Aderente alle ambientazioni del fumetto, la storia si svolge nella cittadina di Barrow, in Alaska, durante il periodo invernale in cui, a causa della latitudine, il paese non vede sorgere il sole per un intero mese. Una situazione ideale per un gruppo di vampiri, che – dotati in grande quantità di forza fisica, intelligenza strategica e sete di sangue – isolano gli abitanti e li massacrano uno ad uno. Mentre il cerchio si stringe, alcuni sopravvissuti capeggiati dallo sceriffo Eben (Josh Hartnett) tentano una reazione, sperando che il trascorrere del tempo – e il ritorno del sole – siano dalla loro parte.
Minimale nella messinscena – incentrata sull’utilizzo di una fotografia bluastra, poco contrastata, a rendere il senso di una notte eterna – e spontanea nella resa dei caratteri dei personaggi, la regia di Slade risponde alle necessità di un film senza pretese, conscio della sua natura di passatempo. I vampiri in agguato sui tetti spioventi, ricolmi di neve, fanno pensare ad un western proiettato per errore dalla copia negativa della pellicola: dove la morte, invece che da una asettica dose di piombo, arriva dal cruento pasteggiamento di una doppia fila di denti aguzzi. Da dove vengano, questi cattivi, e dove andranno se riusciranno a sopravvivere: chi lo sa. Una delle (poche) doti del film, nonostante qualche dialogo melenso nell’immancabile love story, sta nell’andare dritto al sodo.
Titolo originale: 30 Days of Night
Regia: David Slade
Interpreti: Josh Hartnett, Melissa George, Danny Huston, Ben Foster, Mark Rendall, Mark Boone jr.
Distribuzione: Medusa
Durata: 110’
Origine: Nuova Zelanda/USA, 2007