François Truffaut. Tutte le interviste sul cinema
Anne Gillain (a cuda di)
Critico e cinéphile ancor prima che cineasta, Franqois Truffaut ha scritto e parlato di cinema per tutto l'arco della sua esistenza, sia attraverso saggi e articoli, sia nei suoi numerosi, fecondi rapporti con la stampa. Fra il 1959 e il 1984, ad esempio, oltre trecento interviste sono apparse sulla stampa francese e anglosassone. E questo sterminato corpus che Anne Gillain ha qui riunito e ordinato. Presentati in ordine cronologico, i testi parlano di cinema sotto le più diverse angolazioni: Truffaut vi traccia te tappe della sua formazione, vi enuncia la sua estetica, vi dibatte questioni tecniche e formali, vi analizza colleghi e maestri del cinema mondiale, in un continuo intrecciarsi di elementi autobiografici e di penetranti notazioni critiche.
[Gremese Editore – pp. 287 € 20,00]
Quentin Tarantino
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Alberto Morsiani
Analizzando tutta la carriera di questo artista poliedrico – non solo regista, ma anche attore, sceneggiatore, produttore, persino distributore -, il volume ne offre un ritratto completo ed esaustivo, che parte dai difficili inizi e arriva all'affermazione internazionale con film quali Le iene e soprattutto Pulp Fiction. Ampio spazio,
in questa nuova, più estesa edizione del volume, è dedicato ai più recenti progetti di Tarantino, dallo "sperimentale" ma controverso Grindhouse all'ultimo Bastardi senza gloria, dove il talento virtuosistico del regista si è espresso al meglio, riscuotendo gli applausi di critica e pubblico di tutto il mondo.
Per ogni pellicola, vengono proposti accurati approfondimenti critici e appropriati contributi fotografici. Grazie anche al supporto di una dettagliata filmografìa e di puntuali riferimenti bibliografici, il libro mette validamente in risalto la perdurante "novità" rappresentata da Tarantino nel panorama cinematografico internazionale.
[Gremese Editore – pp. 158 € 24,00]
Pier Paolo Pasolini – Il cinema come forma della letteratura
Giuseppe Panella
Nonostante la pubblicazione di molti studi e monografie su Pasolini, la ricostruzione del suo itinerario stilistico e umano è ben lungi dall'essere terminata. L'approdo di Pasolini al cinema è stato solitamente letto a due diversi livelli di comprensione: da un lato, come pura e semplice continuazione del suo percorso di scrittore e di narratore e, dall'altro, come una parentesi che, una volta aperta, non è stata poi mai più richiusa. Questo libro, invece, cerca di dimostrare, attraverso un intenso e accanito scandaglio delle opere letterarie e cinematografiche del poeta di Casarsa, come il cinema rappresenti la prosecuzione in termini narrativi e poetici della sua ricerca linguistica e del suo sforzo di mostrare, attraverso l'uso della poesia, le possibilità ancora offerte alla scrittura in lingua italiana. Si passa, quindi, dal film di esordio, Accattone (1961), che segue quasi direttamente al flop narrativo di Una vita violenta (1959), alla ricostruzione di alcuni tra i suoi film più significativi: dagli ancora poco noti Appunti per un'Orestiade africana (letto in sincronia con la sceneggiatura Il padre selvaggio), sino a Teorema (film e romanzo) e a Medea, quale espressione massima della riflessione del poeta friulano sull'essenza del mito. L'indagine si completa con due saggi dedicati rispettivamente alle teorie linguistiche di Pasolini e al tema del paesaggio nella produzione della poesia italiana del Novecento, i quali forniscono il senso delle straordinarie potenzialità ancora nascoste nella produzione del poeta, del romanziere, del regista e dell'uomo di cultura.
[Editrice Clinamen – pp. 132 € 15,40]
Federico Fellini «La dolce vita»
Antonio Costa
Non c’è titolo di film italiano famoso quanto La dolce vita. Lo si è usato e si continua a usare per evocare di tutto: l’Italia del boom, il mito di Roma tra nobiltà nera e Hollywood sul Tevere, stili di vita, capi di abbigliamento, (cattive) abitudini italiche e peccati, soprattutto peccati, di tutti i tipi.
A cinquant’anni dalla prima proiezione pubblica (3 febbraio 1960) e dopo il diluvio di celebrazioni, testimonianze, rivelazioni, gossip, il libro di Antonio Costa lascia tutto questo sullo sfondo ed entra nel merito del film in quanto tale: ne studia la struttura, si occupa della composizione delle sequenze, analizza i personaggi, discute le tematiche e definisce la mappa delle straordinarie invenzioni di Fellini. In chiusura, una nutrita antologia di commenti, scelti per lo più tra quelli di famosi scrittori quali Pasolini, Fortini, Arbasino, Vittorini e Le Clézio.
[Lindau – pp. 224 € 18,00]
LA STRADA DI LEVI (DVD + LIBRO)
IL DVD: "La strada di Levi" di Davide Ferrario e Marco Belpoliti
Dopo oltre sessant’anni dalla liberazione di Primo Levi da Auschwitz, una piccola troupe
cinematografica ripercorre i luoghi del viaggio dell’autore di "Se questo è un uomo": Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria, Germania e finalmente l’Italia. Vanno a vedere cosa c’è oggi in quei luoghi e raffrontano il testo di Levi con la realtà attuale. Ne scaturisce un road-movie che racconta l’Europa, le sue contraddizioni tra passato ex-comunista, nuovi nazionalismi, emigrazione, antiche povertà, speranze di un continente alla ricerca della propria difficile identità.
Contenuti extra: versione integrale dell’incontro con Andrzej Wajda; intervista a Davide Ferrario e Marco Belpoliti; promo, galleria fotografica.
IL LIBRO: "Da una tregua all'altra" di Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa
Testimoniare era per Primo Levi un dovere morale per quanto doloroso. Un’esigenza che nel 1963 lo spinse a scrivere "La tregua", racconto del lungo viaggio che lo riportò a casa dopo l’esperienza tragica del Lager e nel 1982 lo spinse ad affrontare il ritorno ad Auschwitz. Nel libro che accompagna il viaggio cinematografico di Marco Belpoliti e Davide Ferrario sono raccolte le voci dello scrittore torinese e del suo amico e scrittore Mario Rigoni Stern.
Affiancano le loro testimonianze, oltre ai contributi di Belpoliti e Cortellessa su Levi e la sua esperienza sfociata in narrazione, il racconto di Davide Ferrario a proposito del suo incontro con Rigoni Stern, e due scritti di Massimo Raffaeli e Lucia Sgueglia sulla poesia e
il senso del viaggio in Levi.
[Chiarelettere – € 24,00]
Hayao Miyazaki
Alessia Spagnoli
Miyazaki oggi vede unanimamente ascritto il suo nome tra qelli dei più grandi registi del pianeta e, certamente, come l'esponente di maggior spicco tra quanti si occupano oggi di cinema d'animazione. La Pesciolina Ponyo è solo l'ultimo di una serie di personaggi femminili che va ad aggiungersi a una già ricca galleria di creazioni davvero originali e indimenticabili.
[Sovera Edizioni – pp. 192 € 16,00]
Horror made in Italy
Moviement (a cura di)
Edizione speciale di Moviement sul grande genere cinematografico che ha reso l’Italia uno dei paesi più produttivi nell’Europa degli anni Sessanta. Genere nato con I Vampiri di Riccardo Freda e che ha visto susseguirsi autori/artigiani del calibro di Mario Bava, Lucio Fulci, Antonio Margheriti e Dario Argento, così creando film capolavoro apprezzati ancora oggi in tutto il mondo. La convivenza tra autorialità e artigianalità è solo una delle tematiche che sono affrontate in questo numero, il quale raccoglie originali saggi scritti da esperti nazionali ed internazionali che affrontano il “fenomeno” dalle più svariate angolazioni, come visioni interne, intuizioni improvvise, caratteristica essenziale dell’approccio alla critica cinematografica di questa collana. Come nei numeri precedenti, anche in questo numero è inoltre presente l’analisi di un film e maggiore spazio è dedicato alle appassionanti interviste che hanno suscitato un notevole interesse nei lettori di Moviement.
[Gemma Lanzo Editore – pp. 160 € 10,00]
I film del cuore
Sante Maurizi (a cura di)
Gli scrittori e i registi sardi che parlano dei loro ‘film del cuore’ in questa raccolta riescono a farlo con la spontaneità e l’entusiasmo di chi – certamente più dei critici, certamente con qualche filtro culturale in più rispetto allo spettatore qualsiasi – il cinema lo vive e lo vede da un’angolatura tutta speciale che consente ancora il contatto diretto, l’emozione ‘candida’ anche se consapevole. È un percorso libero e godibile come una conversazione tra amici, perché quelli seduti attorno al tavolo ideale del libro sono arguti, intelligenti e curiosi (I. Bignardi). Conversazioni con: Francesco Abate, Milena Agus, Giulio Angioni, Gianfranco Cabiddu, Maria Teresa Camoglio, Alberto Capitta, Massimo Carlotto, Giovanni Columbu, Francesco Enna, Marcello, Fois, Maria Giacobbe, Antonello Grimaldi, Igort, Nicola Lecca, Gavino Ledda, Piero Livi, Salvatore Mannuzzu, Peter Marcias, Salvatore Mereu, Michela Murgia, Salvatore Niffoi, Enrico Pau, Enrico Pitzianti, Bianca Pitzorno, Piero Sanna, Flavio Soriga, Giorgio Todde, Bruno Tognolini.
[Cuec Editrice – pp. 208 € 13,00]
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