"Le dos rouge": Antoine Barraud, Bertrand Bonello e la mostruosità nell'arte
Il regista francese Antoine Barraud è al lavoro su un nuovo lungometraggio: Le dos Rouge, ritratto di un altro regista: Bertrand Bonello
Dopo La maison de feu e La forêt des songes, documentari dedicati ai maestri giapponesi Kôhei Oguri e Koji Wakamatsu, e il nuovo corto Son of a Gun scritto e diretto con Claire Doyon, in cui un gruppo di persone si finge vittima di omicidio, mettendo in scena crimini immaginari, il regista francese Antoine Barraud, che fa un cinema sperimentale e senza compromessi, è al lavoro su un nuovo lungometraggio: Le dos Rouge, ritratto di un altro regista: Bertrand Bonello.
"Da tempo avrei voluto confrontare un cineasta con una serie di dipinti che mi ossessionano, che hanno una eco nelle sue opere. Mi è sembrato che il cinema di Bonello contenesse una risonanza profonda con i quadri che avevo in mente, ognuno dei quali affronta il tema della mostruosità. Volevo inventare dei momenti intorno a dei dipinti, mantenendomi all'interno del tema della mostruosità. Ho voluto che Bonello fosse il protagonista di una storia immaginaria, che mescola realtà e invenzione" racconta lo stesso Barraud nella sinossi.
"Ma un regista è anche un personaggio, un corpo. Qualcuno di cui immaginiamo, a lato dei film, il mondo interiore, la personalità e i sogni. Ci identifichiamo con lui, dialoghiamo con lui, ben prima di conoscerlo di persona. Ci sono anche gli impulsi e le pulsioni più imbarazzanti, che a volte non vengono nascoste. Vorremmo essere amici, figli, pari, allievi, collaboratori – essere importanti per il regista. Più che fare una tradizionale intervista, ho voluto che il nostro incontro prendesse in considerazione tutti questi aspetti, tutte queste fantasie, questi fantasmi ingombranti."
Le dos rouge vede la partecipazione di Bertrand Bonello, Nicolas Maury (La question humaine, Les amants réguliers, Belle Épine) Nathalie Boutefeu (Un secret, Son frère, À l'origine, già diretta da Barraud nel corto Monstre numéro deux e in Song) e Joana Preiss, modella e attrice (Ma mère, Dans Paris, Paris, je t'aime).
La fotografia è di Céline Bozon (Exils, L'autre monde, Un homme perdu) il suono è affidato a Gilles Bénardeau, le musiche a Bonello, che ha una formazione musicale classica e si è occupato anche della soundtrack del suo ultimo film L'Apollonide.
A Torino 25 Barraud aveva presentato il suo lungometraggio Song (recensione, conversazione, videointervista).
Oggi il regista francese ha una sua società di produzione, la House on Fire, insieme a Philippe Dijon de Monteton, codirettore del Lucca Film Festival, e Vincent Wang, produttore storico di Tsai Ming Liang, a partire da Goodbye Dragon Inn per arrivare all'ultimo Visage. Tra le produzioni House on Fire, anche Madam Butterfly di Tsai Ming Liang e i film incompleti di Pierre Clémenti, opere in super8 restaurate e riversate su pellicola (Les Inédits).