Box Office USA 29 gennaio 2013
Il week-end non ha regalato dei grandi exploit e Hansel and Gretel: Witches Hunters ha conquistato il primo posto senza entusiasmare nessuno. Il fantasy action con Jeremy Renner e Gemma Anterton ha debuttato con diciannove milioni di dollari e non farà molto altro che raggiungere i suoi obbiettivi minimi. Le buone notizie arrivano dai candidati all'Oscar: dopo i trionfi di Lincoln e di Django Unchianed anche Zero Dark Thirty e Silver Linings Playbook sono in corsa per toccare la meta dei cento milioni finali
Il week-end non ha dato delle notizie importanti e il mercato americano non ha celebrato nessun successo significativo. Il primo posto è andato a Hansel and Gretel: Witches Hunters ma il debutto del fantasy action di Tommy Wirkola non ha entusiasmato. Il titolo non deve fare altro che seguire il percorso abituale di questo tipo di film: il team-up tra Jeremy Renner e Gemma Anterton è all'altezza di questa semplice missione. I diciannove milioni di dollari iniziali sono una solida base per rientrare delle spese senza avere necessità del contributo internazionale ma l'ombra dei flop di Abraham Lincoln: Vampire Hunter del 2012 e di Red Riding Hood del 2011 incombe in modo minaccioso. E' difficile prevedere quale potrà essere il suo rendimento sulla lunga distanza ma è certo che Hansel and Gretel non andrà oltre un piccolo ricavo. Mama ha seguito lo stesso destino e ha centrato la soglia minima di un horror: il titolo con Jessica Chastain ha raggiunto i cinquanta milioni di dollari e potrebbe diventare uno dei film di genere più redditizi del 2013. Il remake dello spagnolo Anders Muschietti ha avuto nettamente la meglio su Texas Chainsaw 3D e ha dominato una delle poche finestre dell'anno in cui l'horror può tentare di lanciare qualche scommessa. Parker ha esordito con sette milioni e il deludente risultato ha ulteriormente abbassato le quotazioni di Jason Statham:la presenza di Jennifer Lopez non ha aiutato l'action hero e la sua ultima avventura commerciale è molto simile a quella di The Last Stand. Il ritorno di Arnold Shwarzenegger non è stato premiato e l'attore è finito immediatamente nelle retrovie con un cumulativo di dieci milioni e il fardello di un budget da quarantacinque milioni. Le buone notizie arrivano dai titoli in corsa per gli Oscar: i centosettanta milioni di Lincoln di Steven Spielnberg non fanno più notizia proprio come i centocinquanta milioni di Django Unchained di Quentin Tarantino. L'exploit di Zero Dark Thirty è molto più sorprendente: il film di Kathryn Bigelow viaggia ormai verso i cento milioni e un simile traguardo è una novità per una regista che non aveva sfondato nemmeno quando l'Academy aveva tributato il trionfo di The Hurt Locker. La storia di Silver Linings Playbook è l'ennesimo esempio del fiuto della Weinstein Company: il titolo ha esordito in sordina e dopo due mesi nelle retrovie è entrato di prepotenza nelle prime posizioni della classifica. David O. Russell si conferma come uno specialista dei film outsider: la sua commedia con Bradley Cooper e Jennifer Lawrence ha bissato la risalita di The Fighter e potrebbe ritoccare la sua cifra finale. A Haunted House è uscito rapidamente dai riflettori ma ha completato il suo percorso con quaranta milioni: la parodia horror di Rick Alvarez e Marlon Wayans ha fatto meglio di Vampires Suck dei colleghi/rivali Jason Friedberg e Aaron Seltzer.