DC League of Super-Pets, di Jared Stern e Sam Levine

La Warner ripropone attraverso l’animazione le più disparate varianti dell’universo supereroistico DC, arenandosi purtroppo a metà strada nel tentativo di crearsi una seconda identità filmica.

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Un universo ancora alla ricerca della propria identità concettuale, della propria misura. È una situazione paradossale quella che sta vivendo Warner con il suo brand supereroistico, soprattutto in relazione al ruolo chiave dell’identità all’interno delle vite e delle storie dei personaggi che lo compongono (rispetto a quelli Marvel sono ancora morbosamente attaccati al patto di segretezza). Obiettivamente il DC Extended Universe sembra non essere mai arrivato a tale stato liquido nella sua quasi decennale espansione, totalmente impossibile da compattare in un’unica e soprattutto riconoscibile forma. Basti pensare ai recenti e chiassosissimi rumors che stanno accompagnando l’ambivalente campagna marketing di The Flash, dove Ezra Miller si può considerare un asso nel rincorrere la criminalità, e della recente cancellazione milionaria di Batgirl e dell’Arrowverse, che negli anni ha rappresentato la risposta più concreta e coincisa ai prodotti Marvel, anche se in questo caso la battaglia si è consumata solamente in Tv. Per non parlare del doppio binario intrapreso con l’universo condiviso, dalle molteplici tonalità e dai poco chiari temperamenti (aspettando nel mentre il già citato film di Muschietti e il Black Adam dalle preannunciate venature Snyderiane), e dai film stand alone ambientati nel mondo del Cavaliere Oscuro, ottenendo in questo spazio però un notevole riscontro sia dal pubblico che, e soprattutto, dalla critica. Basti pensare alle operazioni Joker e del più recente The Batman. E in questo continuo girovagare colmo di sperimentazioni teoriche, visive e strutturali, anche l’animazione rappresenta, pur nel suo scarso utilizzo, una particella che potrebbe rappresentare la più intrigante frontiera della trattazione delle componenti e degli archetipi che compongono questo enorme universo purtroppo dalla difficile riconoscibilità.

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Infatti DC League of Super-Pets sicuramente sulla carta non sembrerebbe il punto da cui partire per proporre le miriadi varianti del DCEU, ma ugualmente lancia l’idea della futura e possibile creazione di una concezione alquanto lontana dai toni oscuri e cristologici, che non sempre dispiacciono, che compongono per la maggiore i prodotti di casa Warner. Già in parte Shazam! The Suicide Squad, quello di James Gunn per intenderci, avevano portato aria nuova (che non è sinonimo di miglioria), ma il margine d’errore era troppo grande. Si avvertiva la paura di poter fare il cosiddetto passo più lungo della gamba. Invece con l’animazione tale margine viene a dir poco allargato, permettendo di testare liberamente le possibili vie narrative e commerciali dell’universo DC, e DC League of Super-Pets in parte lo fa, come se fosse una piccola cavia da laboratorio. Perché questa classica storia di formazione e di presa di coscienza, condotta dal supercane Krypto doppiato nella versione originale da Dwayne Johnson, non è altro che la volontà di portare un pò di luce all’interno del buio cosmo di Superman&Co e di condurlo mano nella mano all’interno della nuova wave intrapresa .Il film spinge molto nell’essere il più conforme e prevedibile possibile, quasi volendo solamente mostrare una nuova realtà all’interno del DCEU, e di avvicinarsi il più possibile alle forme ed esigenze più convenzionali dettate dal mercato, non suggerendo mai dei possibili varchi di pensiero ma plastificando il tutto per poter avere finalmente il principio di un prodotto/variante solido e identificabile. Infatti rispetto al fin troppo demenziale Teen Titans Go! The Movie, dove già persisteva questa ripresa vintage dei cartoni animati DC degli anni ’00 da parte della major, e del purtroppo frenato Lego Batman, DC League of Super-Pets procede linearmente nel suo percorso, accompagnato da una comicità adeguata (provocatoriamente molto più funzionale di quello presente in Thor: Love and Thunder) ma spesso restio nel voler e nel poter andare oltre i propri limiti, risultando fin troppo basilare e accademico nella sua scrittura.

Il film diretto da Jared Stern e Sam Levine, contrariamente ai suoi protagonisti, non si fa mai coraggio nell’affrontare le nuove rivisitazioni supereroistiche che dall’incipit sembravano poter avvenire, puntando principalmente nel ridicolizzare progressivamente la Justice League, dove Batman figura come MVP comico, piuttosto che decostruirla e riadattandola ad una nuova concezione, anche più infantile. DC League of Super-Pets nei suoi svariati limiti assume la metaforica immagine di una cavia da laboratorio che potrebbe dar inizio ad una nuova frontiera all’interno di questo cosmo ancora indeciso dal conformarsi e che deve avere più consapevolezza e fiducia delle proprie potenzialità.

 

Titolo originale: id.
Regia: Jared Sterm
Voci originali: Dwayne Johson, Kevin Hart, Joseph Krasinski, Keanu Reeves, Kate McKinnon, Vanessa Bayer, Natasha Lyonne
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Durata: 105′
Origine: USA, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.8
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Il voto dei lettori
3 (1 voto)
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