Detective per caso, di Giorgio Romano

La trama poliziesca del film risulta essere poco più di un pretesto per raccontare l’integrazione sul set tra attori disabili, normodotati e volti noti del nostro cinema

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Detective per caso è una commedia in cui la regia di Giorgio Romano si serve del genere poliziesco per costruire il proprio canone. Ma ciò che salta più all’occhio, durante i primi minuti del film, è che il cast dei protagonisti tiene insieme interpreti disabili, attori normodotati, e volti noti del cinema italiano. La cosa che stupisce non è neanche la bravura degli attori disabili ma che nel film non si faccia mai riferimento alla loro disabilità. Questi infatti, come nella vita vera, sono perfettamente integrati nella storia diventando il tessuto di essa, ma non per la loro condizione. Al contrario, l’immagine che passa di loro è di sei amici che la sera si incontrano al bar e nel fine settimana vanno a ballare nel loro locale di fiducia. E sarà proprio quel club il posto in cui inizieranno i loro problemi.

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Il progetto che coinvolge questi ragazzi è assolutamente unico in Italia, forse un piccolo passo che porterà questi attori a spianare la propria strada verso un’occupazione riconosciuta nel cinema, dando la possibilità di una futura carriera a coloro che più lo desiderano e lo meritano.

Nonostante questo, la trama del film risulta essere poco più di un pretesto, sminuendo così le reali potenzialità interpretative dei ragazzi, che sarebbero stati in grado di sostenere anche una sceneggiatura più complessa. Un testo più denso e strutturato avrebbe forse consentito al film di non perdersi nel marasma quotidiano della commedia italiana, dandogli così rilievo su più fronti.

Grande merito sta nel far conoscere una realtà colpevolmente troppo poco sotto i riflettori, ovvero l’Accademia di Spettacolo l’Arte nel Cuore, che permette ai ragazzi disabili di inseguire un sogno, sostenendoli e accompagnandoli verso reali risultati professionali insieme agli allievi normodotati. Grazie a questa iniziativa, prima in Europa a fornire un insegnamento artistico a persone disabili, l’intenzione è di abbattere certe barriere culturali e mentali grazie ad una potente esperienza condivisa, così come può essere quella del cinema.

Regia: Giorgio Romano
Interpreti: Alessandro Tiberi, Massimiliano Bruno, Luca Capuano, Paola Cortellesi, Paola Tiziana Cruciani, Stella Egitto, Stefano Fresi, Mirko Frezza, Claudia Gerini, Lillo, Valerio Mastandrea
Distribuzione: Medusa
Durata: 85′
Origine: Italia, 2018

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