DVD – "Abraxas – Riti segreti dall'oltretomba" di Roger A. Fratter

L'horror di Fratter, giovane regista bergamasco, rende omaggio al trash, a Joe D'Amato, e a tutto un modo di far cinema libero e "ingenuo", che ormai oggi va scomparendo. In un'edizione curata dalla Millennium Storm

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REGIA: Roger A. Fratter
INTERPRETI: Brandon Wilde Jr., Irene Giordano, Carlo Girelli, Carmen Ventura

DURATA:
94'
ORIGINE:
Italia, 2001
DISTRIBUZIONE: Millennium Storm

FORMATO VIDEO:
1.85:1 16/9
AUDIO: Dolby Digital 2.0 italiano
EXTRA: Galleria Fotografica

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IL FILM


 


"…Non esiste il trash come genere cinematografico…esiste un particolare e disinvolto modo di girare film molto in voga nel passato…ingenuo e affascinante allo stesso tempo…Io ho voluto omaggiare proprio quel modo di fare cinema…". Parte così Abraxas, quest'horror sgangherato e a suo modo affascinate. Parte con questa dichiarazione di "poetica" che risponde all'esigenza di circoscrivere il territorio, il raggio d'azione, definendo il target di riferimento e gli standard da seguire. A firmarla è lo stesso regista, il bergamasco Roger A. Fratter, classe 1968, strenuo cultore di un cinema di serie B (o, per meglio dire, serie Z) e fan convinto del famigerato Aristide Massaccesi/Joe D'Amato, a cui nel 1999 ha dedicato il film Joe D'Amato Totally Uncut. E proprio Joe D'Amato è il faro guida di Fratter. Ci muoviamo nell'ambito di un cinema irriverente e gioioso, alla Jess Franco per intenderci, un cinema che mescola horror ed erotismo, perizia artigianale e  sottocultura trash, un cinema che, senza alcuna velleità intellettuale o artistica, è pur sempre attento al gusto della narrazione e alle regole della grammatica filmica. Abraxas è la storia, assolutamente inverosimile, di riti satanici e sacrifici umani compiuti da una setta che discende dagli Etruschi. Tre giovani di un'improbabile agenzia che investiga su fenomeni paranormali cercano di far luce sull'improvvisa pazzia della loro collega Coralba (Carmen Ventura) e sulla misteriosa scomparsa di giovani ragazze. La campagna toscana fa da sfondo alla vicenda. Le bellezze storiche e artistiche di Volterra e San Gimignano, le placide colline intorno sono il controcanto di luoghi carichi di misteri, tombe etrusche, casolari abbandonati…Vecchie leggende popolari si trasformano in segreti inconfessabili: l'Ombra della Sera, la statuina tipica di Volterra, diviene uno strumento nelle mani del maligno, mentre il gufo, simbolo della città, un amuleto portafortuna. Già…leggende, credenze. Sarebbe interessante studiare le radici di un certo tipo di cinema (il B-movie horror, thriller) i suoi rapporti con il racconto orale, con le leggende popolari. Per il resto il film di Fratter risente non poco del suo low budget. Il plot è a dir poco inesistente, i dialoghi fanno acqua da tutte le parti ("Sei fuori di melone" è il tormentone), la recitazione è prossima allo zero (Barndon Wilde Jr. e Irene Giordano a dir poco inguardabili), l'erotismo è pretestuoso, ammiccante, le scene horror, pur avendo un potenziale splatter, sono troppo diluite nell'arco di un film che indugia in digressioni e lungaggini (che c'entra il paracadutismo all'inizio?). A salvare l'operazione restano un'apprezzabile dose di sana autoironia e un gusto per i luoghi, i volti, le maschere e quelle le atmosfere, che rievocano un certo cinema anni '70-'80, purtroppo ormai dimenticato.

IL DVD


 


Se è vero che la Millennium Storm è da tempo impegnata nel recupero e nella distribuzione di un certo cinema "sotterraneo" (horror, film erotici, anime giapponesi), non va taciuto il fatto che, molto spesso, si tratta d'edizioni economiche e, quindi, povere nei contenuti speciali. Abraxas di Roger Fratter non sfugge alla regola. Solo una piccola galleria fotografica, per il resto nessun extra. Eppure sarebbe stato interessante avere qualche notizia in più sull'ormai famigerato regista e sugli attori, sulle difficoltà di produzione e via dicendo. Ma probabilmente le regole di mercato sono quelle che sono: produzione povera, distribuzione povera. E' già un bene che film di questo tipo abbiano un mercato che li sostenga. Ma entrando nello specifico, l'edizione della Millennium Storm non è del tutto conforme a quella integrale. Chi ha avuto la fortuna di vedere altre versioni, racconta, ad esempio, di una scena lesbo iniziale in un campo di girasoli, scena che qui manca. Per quanto riguarda la qualità delle immagini, la definizione è piuttosto soddisfacente, tenuto conto che il film è stato girato in digitale. Il formato video è in 16/9, 1.85:1. L'audio è in Dolby Digital 2.0, con un flusso dati 192 kbps.


 


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