È morta la montatrice Letizia Caudullo

Se n’è andata a soli 52 anni la storica montatrice di Costanza Quatriglio. Attiva sia nel documentario che nel cinema di finzione, ha collaborato anche con Agostino Ferrente e Renato De Maria

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Il 13 febbraio 2024 se ne è andata dopo una breve ma inesorabile malattia la montatrice Letizia Caudullo.
Lascia il marito Marco e le due figlie Emma e Alice. I funerali si sono tenuti giovedì 15 febbraio alle ore 15.30 presso la Chiesa degli Artisti a Roma.
Letizia Caudullo nasce a Catania nel 1968. Inizia la sua carriera collaborando con il regista Paolo Pisanelli e firmando con lui I magnifici sette. Figura di spicco del cinema italiano, ha collaborato con diversi registi: nel 2002 monta Paz!, di Renato De Maria e successivamente  anche i suoi Italian Gangsters e La vita oscena (sezione Orizzonti alla 72ª e 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia). Nel 2003 ha lavorato su Gulu, di Luca Zingaretti e nel 2019 su Selfie, di Agostino Ferrente (Nastro d’Argento 2020). Ma la sua più feconda collaborazione è stata con la conterranea Costanza Quatriglio, con cui ha montato Triangle, Terramatta (Nastro Argento 2014, 2013) e il recente Il cassetto segreto (che sarà presentato nella sezione Forum del Festival di Berlino).

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Accorato il ricordo fatto dalla regista palermitana sui social: ‘‘Letizia Caudullo è un nome imprescindibile per la cinematografia documentaria italiana, la sua perdita lascia un vuoto incolmabile. Non era solo una bravissima montatrice che amava molto il suo lavoro, era davvero una persona speciale. Chi ha avuto la fortuna di lavorare con lei ne ha conosciuto la calma e la saggezza. Proverbiale il fatto che fosse di poche parole. Poche ma buone, sapeva ascoltare e sapeva sempre cosa dire, anche ironizzare e trovare il lato leggero delle cose. Aveva il dono prezioso del metodo, senza che questo fosse mai una gabbia, perché aveva il gusto della sperimentazione e delle novità. Doti e qualità che ha trasferito nell’insegnamento nella sede di Palermo del CSC e ovunque avesse allievi, anche all’Accademia delle Belle Arti e alla Scuola G.M. Volonté. Ci mancherà moltissimo. Per me è un grande dolore, se ne va una persona amata”. 

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