Il romanzo Il pianeta delle scimmie di Pierre Boulle del 1963 ha ispirato i celebri film fantascienza che hanno segnato l’immaginario degli anni ’60 e ’70. Nel 2011, la serie ha subito un reboot in chiave ambientalista con L’alba del pianeta delle scimmie di Rupert Wyatt. Tre anni dopo, ecco il secondo capitolo: Apes revolution – Il pianeta delle scimmie, di Matt Reeves. Qui un gruppo di scimmie evolute, guidate da Cesare, viene minacciato da alcuni esseri umani sopravvissuti a un devastante virus.

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Il terzo capitolo del 2017, The War – Il pianeta delle scimmie di Reeves, non sembrava ammettere un seguito. Invece, la saga avrà un sequel, dall’8 maggio al cinema: Il regno del pianeta delle scimmie (qui il trailer), diretto da Wes Ball. La sceneggiatura del terzo capitolo della trilogia è curata da Josh Friedman, Rick Jaffa, Amanda Silver (tre autori legatissimi all’universo di Avatar) e Patrick Aison. Tra i principali interpreti vi sono Owen Teague, Freya Allan, Kevin Durand, Peter Macon e William H. Macy. Il regista Matt Reeves, invece, resterà legato alla saga in qualità di coproduttore.

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Il regno del pianeta delle scimmie (2024)

Il regno del pianeta delle scimmie sarà ambientato generazioni successive al regno di Cesare. Saranno le scimmie a essere la specie dominante, mentre gli esseri umani vivono nell’ombra più totale. La storia si incentra su Cornelius (figlio di Cesare), giovane scimmia che intraprende un viaggio mettendo in dubbio tutto ciò che conosce e cambiando, inevitabilmente, le sorti degli umani e della sua stessa specie.

Inizialmente però il capitolo è stato pensato differentemente. Il film originariamente doveva essere un prequel ambientato prima della storia di Cesare, e Ball avrebbe dovuto lavorare con l’attore protagonista di Maze Runner, Thomas Brodie-Sangster, interpretando una versione più giovane del Cesare di Andy Serkis. A sviluppo inoltrato, però, si è optato per un sequel, con il franchise che si riavvicina così ai toni della sua origine.

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