La tensione che si sta respirando riguardo l’attuale e tormentata questione della recente nomina del direttore del Teatro di Roma sta assumendo sempre più contorni inquietanti. Dopo la nomina a direttore generale di Luca De Fusco da parte dell’ala destra del Cda, avvenuta tra le polemiche della Fondazione del Teatro di Roma e del suo presidente Francesco Siciliano, anche la successiva soluzione dei due direttori – uno artistico, l’altro manageriale – era stata calata dall’alto dalla politica senza nessuna consultazione con gli artisti coinvolti. Ecco che allora un piccolo gruppo di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo si è trovata il 31 Gennaio davanti il Teatro India, uno delle quattro strutture che fanno parte della Fondazione, per chiarire attraverso la distribuzione di semplici volantini la propria posizione al pubblico che si affollava a teatro. Anche perché la manifestazione che avevano provato a fare al Teatro Argentina il giorno prima, il 30 Gennaio, era stata bloccata sul nascere da un grande dispiegamento di polizia che si era fatta trovare in assetto antisommossa davanti le porte del teatro. Come aveva riassunto con ironia lo scrittore Christian Raimo, animatore della protesta, “la polizia davanti al Teatro di Roma che si protegge dalla sua città e dai suoi artisti”. Ecco che ancora più grande è stata la sorpresa e il successivo sdegno dei lavoratori, come raccontato dal regista e sceneggiatore Francesco Bruni sulla propria pagina Facebook, quando ieri sera ancora una volta all’India una pattuglia della polizia li ha identificati intimando loro di smettere di distribuire i volantini che avevano preparato.

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Anche Michele Riondino, il regista di Palazzina Laf, si è espresso laconicamente in un’intervista dicendo che “Una così non la si era mai vista”. Alla luce di questa rabbia montante, diventano importanti le successive tappe di una vicenda che si preannuncia ben lungi dalla risoluzione. Oggi 1 febbraio è in corso finalmente un’assemblea pubblica con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e i lavoratori dello spettacolo presso la Sala Nicoletta Calcagni in via Tempio di Giove, mentre domenica 4 febbraio alle ore 17 è in programma l’assemblea pubblica presso Spin Time in via di Santa Croce in Gerusalemme. I lavoratori dello spettacolo denunciano un clima irragionevole e di astio in vista delle prossime assemblee in programma.

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