Io e Lulù, di Channing Tatum e Reid Carolin

Il film diretto e prodotto e interpretato da Tatum è un road movie (con tanto di animale) con tutti i crismi, ma le banalità e gli ammiccamenti alla solita retorica a stelle e strisce non mancano.

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Ormai il cinema degli ultimi anni ci ha abituati a film in cui il simbiotico rapporto fra cane e padrone viene suggellato dalla morte dell’animale (vedi Io & Marley e Hachiko- Il tuo migliore amico). Io e Lulù è invece chiaramente (sin dalla stessa locandina italiana nella quale si avverte da subito che “il cane non muore”) l’esatto opposto: Lulù, cane da pastore belga, sopravvive. Il pathos del film co-diretto da Channing Tatum , che si divide anche fra i ruoli di attore protagonista e produttore e dal suo amico Reid Carolin (sceneggiatore del film e già penna di Magic Mike e Magic Mike XXL) consiste nel viaggio dei suoi due personaggi, più che sulla sua conclusione, che evita il facile sentimentalismo della morte, seppur sfruttando quello del ruolo salvifico che Lulù ha svolto nei confronti del suo nuovo padrone. La storia infatti contiene una serie di cliché e banalità tipiche dei road movie, come l’incontro con personaggi strampalati lungo il percorso o la classica scena in cui la macchina si ferma proprio all’ultimo. Il film segue infatti Briggs (Channing Tatum), un ranger a cui viene richiesto di completare una missione prima di poter essere riabilitato in seguito ad una serie di problemi fisici dovuti ad un incidente. Il compito è proprio quello di intraprendere un viaggio con la cagnetta Lulù, per accompagnarla al funerale del suo amato padrone. Lulù ha però combattuto in guerra e questa esperienza le ha lasciato molta diffidenza nei confronti degli umani: spetterà a Briggs frenare questa sua indole. Il film prende spunto da War dog: A soldier’s Best Friend, documentario realizzato nel 2017 per HBO, con produttore lo stesso Channing Tatum e il suo titolo originale è appunto Dog.

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Siamo davanti ad un film imperfetto e molto ruffiano, eppure non riusciamo ad odiarlo. Forse è perché Tatum ci mette del suo nell’interpretazione (il film è dedicato al suo stesso cane morto qualche anno fa e sembra continuare quella specie di autonarrazione nata con Magic Mike) e in fin dei conti alcune scene funzionano molto bene. Io e Lulù è infatti un film ben diretto, anche se ovviamente abbondano i soliti campi lunghi sui landscapes americani e non ci siano particolari innovazioni registiche. Diciamo però che il film il suo posto all’interno dell’industria del cinema lo conosce bene e lo sa sfruttare. Inevitabile però notare come certe facilonerie siano dietro l’angolo: Briggs e Lulù sono infatti entrambi due outcast, destinati a soccombere a causa di quello che la guerra in qualche modo ha causato loro e si salvano soltanto l’uno grazie all’altro. Inoltre, come è ovvio, inizialmente tra i due non c’è affatto feeling, mentre con lo scorrere dei minuti diventano inseparabili. In fondo però, è quello che tutti si aspettano da film come questi. Fortunatamente le gag sono ben riuscite, i personaggi divertenti, il cane adorabile (tanto quanto Sonny, il bulldog francese di un altro on the road, Parto col folle). Il film insomma, fa ridere, se è questo quello di cui si è in cerca.

Controversa è però la visione di Io e Lulù sulla guerra, una nota parecchio stonata. Il film da una parte critica gli effetti che i conflitti bellici hanno su chi si trova a viverla (oltre ai due protagonisti, anche il padrone deceduto di Lulù ha alla spalle una storia complessa con il suo lavoro), dall’altra esalta in una maniera tutta statunitense l’approccio bellico nei confronti dei paesi del Medio Oriente.  Ci si muove su terreni molto scivolosi quando si trattano certi argomenti, ma il film di Tatum e Carolin, vista la buona riuscita dell’aspetto comico, avrebbe potuto tranquillamente astenersi da alcuni elementi di cattivo gusto.

Titolo originale: Dog
Regia:Channing Tatum, Reid Carolin
Interpreti: Channing Tatum, Jane Adams, Kevin Nash, Ryder McLaughlin, Q’Orianka Kilcher, Luke Forbes
Distribuzione: Notorious Pictures
Durata: 101′
Origine: USA, 2022

 

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.4
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Il voto dei lettori
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