La bella estate, di Laura Luchetti

Dal romanzo di Pavese, un cinema intimo che ci mostra gli sguardi più proibiti e celati, ma forse edulcora troppo le atmosfere e perde quella spontaneità dello sguardo ravvicinato. Piazza Grande

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

A distanza di cinque anni da Fiore gemello e dopo la serie Nudes, Laura Luchetti torna al lungometraggio con La bella estate, libero adattamento dell’omonimo romanzo del 1949, scritto da Cesare Pavese.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

La bella estate è un grande racconto di formazione, un’opera letteraria che affronta e approfondisce il momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, celebrando il coraggio di essere se stesse. Pavese riesce a farlo, a fine anni Quaranta, con una stupefacente sensibilità declinata al femminile, raccontando il legame di amicizia tra due giovani donne, un’operaia e una modella, che non sembrano avere nulla in comune ma che, in realtà, condividono la stessa inquietudine e indecisione verso ciò che riserverà loro il futuro. Luchetti, a distanza di più di settant’anni, raccoglie le suggestioni così moderne di Pavese e le filtra attraverso la potenza narrativa del primo e primissimo piano. Il cinema di Luchetti, infatti, mostra il meglio di sé quando si concentra sullo sguardo delle sue protagoniste Ginia (Yle Vianello) e Amelia (Deva Cassel, all’esordio davanti alla macchina da presa) e sviluppa con loro un rapporto viscerale, ancora più forte di quello che aveva con i protagonisti di Fiore gemello. Quando le seguiamo da vicino, quando le troviamo l’una nelle braccia dell’altra, possiamo percepire tutta la tensione vitale e sessuale emanata da Ginia e Amelia, una pulsione pronta a sbocciare e a mostrarsi verso l’altro.

Non a caso, La bella estate, ci parla di pittura, analizzando il concetto di rappresentazione del proprio corpo come rivendicazione della propria esistenza nel mondo, una tematica più che contemporanea.

Vorrei che ritraessero anche me, per vedere come mi vedono gli occhi degli altri.”

Ginia manifesta questo desiderio quando incontra Amelia, una giovane donna che lavora come modella di posa per i pittori torinesi. Ginia è affascinata da un mondo agli antipodi rispetto al suo. Lei che viene dalla campagna (quella campagna mitizzata da Pavese) con i suoi tempi, i suoi riti, la sua morigerata semplicità, viene trascinata in un ambiente alieno: la città con i suoi ritmi spasmodici e lo stile di vita bohémien condotto da Amelia e i suoi amici. Ginia ne rimane stregata, si innamora di un giovane pittore e col tempo, perde contatto con la sua famiglia, suo fratello Severino e il suo lavoro in un atelier di alta moda. Sullo sfondo rimane la Storia, siamo alle porte della Seconda guerra mondiale, e Mussolini, le leggi razziali e il fascismo sono solo delle voci che rimangono “chiuse fuori dalla finestra”.
Non sembra esserci spazio, o meglio uno spazio emotivo per l’esterno nelle immagini di Luchetti che ritorna sempre dove sa che il suo cinema colpisce nel segno, forse edulcorando troppo le atmosfere del suo film che perde quella spontaneità dello sguardo ravvicinato. Quando “guardiamo da lontano” Ginia e Amelia si sente l’inevitabile scarto rispetto alla potenza di quei primi e primissimi piani citati in precedenza. È un cinema intimo, quello di Luchetti, che ci mostra gli sguardi più proibiti e celati. Allora, non resta che allargare la potenza e la potenzialità di questo sguardo, dal particolare all’universale.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
Sending
Il voto dei lettori
3.09 (11 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array