La cattiva novella, di Mirkoelicane e Fulvio Risuleo
La cattiva novella è un cortometraggio d’animazione frutto della collaborazione tra il regista Fulvio Risuleo e il cantautore Mirkoeilcane. Al Torino Film Festival
La cattiva novella è un cortometraggio che lega il cinema d’animazione alla musica, raccontando sullo sfondo la storia di Giovanni, un signore anziano che prima di morire affida la sua famiglia a Gesù, pregandolo al tempo stesso di tornare rapidamente sulla terra per sanare i conflitti, anche razziali, che piegano il mondo. In pochi minuti, il cortometraggio ricostruisce la vita di Giovanni partendo dal secondo conflitto mondiale e dalle devastazioni che esso ha portato sul territorio italiano, fino a giungere alla contemporaneità dominata dai formati digitali e da internet vissuta dai suoi figli.
Fulvio Risuleo, che si è distinto come uno dei più interessanti giovani registi emergenti negli ultimi anni, si trova a suo agio nel dirigere una produzione che si basa su una forma che si avvicina a un realismo magico/surrealista, come aveva già dimostrato nel cortometraggio Lievito Madre e nei suoi lunghi Guarda in alto e Il colpo del cane. Mentre Mirkoeilcane, che con le sue musiche e i suoi testi accompagna le animazioni, è approdato al cinema nel 2017, firmando la colonna sonora del film I peggiori di Vincenzo Alfieri. Il cantautore è stato vincitore del premio della critica “Mia Martini” nella sezione nuove proposte del festival di Sanremo 2018.
L’aspetto più strambo e originale del prodotto consiste nel raccontare la storia di questo uomo servendosi della voce e delle canzoni di Mirkoeilcane. Inoltre, la capacità di approcciare l’animazione impiegando una serie di stili che vanno dalla stop motion a un marcato realismo, fino a uno stile in cui gli ambienti e i personaggi sembrano costituiti da cartapesta o disegnati su paint, permette al cortometraggio di non risultare ripetitivo, restituendo un’atmosfera onirica priva di linearità. La cattiva novella sfrutta la forma del lungo videoclip, leggero e scorrevole per via di una musica orecchiabile e di una narrazione basilare, per abbracciare e citare tematiche sociali di grande rilevanza, come il problema ancora attualissimo del razzismo.
Nella realizzazione del cortometraggio troviamo anche la partecipazione dell’artista-animatore Stefano Argentero.