Medfilm Festival 25

Presentata la 25esima edizione del Medfilm Festival, dall’8 al 21 Novembre a Roma: It must be heaven, Synonymes, All this victory, Consequences, Scarecrows e tanto altro…

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Dall’8 al 21 Novembre presso il Cinema Savoy, il Macro Asilo, il Nuovo Cinema Aquila e lo Spazio Apollo Undici di Roma torna il Medfilm Festival per la sua 25esima edizione.

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“La cultura guarda all’Europa, l’Europa guarda al Mediterraneo”, con queste parole Ginella Vocca, direttrice e ideatrice della manifestazione, ricorda quelli che sono i valori su cui si fonda il Medfilm Festival: il Mediterraneo visto come bacino di incontro di culture diverse, ma simili, un luogo dove non esistono solo conflitti, ma anche opportunità di incontro e crescita. Sono queste le ragioni per cui quest’anno viene introdotto un premio aggiuntivo, il Premio per i Diritti Umani, conferito da Amnesty International in occasione del 40/mo anniversario della Convenzione Onu contro ogni forma di violenza sulle donne.

La figura femminile è infatti uno dei tre temi in base ai quali sono stati selezionati i film, come ha spiegato Giulio Casadei, direttore artistico del festival: nei film selezionati la donna non è rappresentata come vittima, ma come agente attiva nel cambiare le leggi sociali, come protagonista e fautrice della sue scelte. Ne sono un esempio il libanese All This Victory di Ahmad Ghossein (vincitore dell’ultima Settimana della Critica) e A Tale of Three Sisters di Emin Alper, entrambi in Concorso Ufficiale per il Premio Amore e Psiche.

Altro tema fondamentale è la guerra, vissuta sia direttamente essendo, purtroppo, molti dei paesi delle coste a sud del Mediterranneo sotto conflitto, sia nei riflessi che tali guerre portano sulle coste a nord, fino nel cuore dell’Europa, come accade in Synonymes di Nadav Lapid, l’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino, qui in anteprima italiana.

A completare il trittico, l’identità vista sia come occasione di scambio e incontro, ma anche come peso della propria cultura, che spinge a porsi l’interrogativo: si può cambiare la propria identità?

Proprio di identità parla il film di apertura It Must Be Heaven di Elia Suleiman, Menzione Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2019 e candidato palestinese agli Oscar 2020: il regista viaggia da Parigi a New York per allontanarsi dalla Palestina e cercarsi una nuova patria, ma continua a ritrovare similitudini con il proprio paese di origine, finendo per chiedersi quale sia davvero il concetto di “casa”.

A rappresentare un totale di 36 paesi sono 94 i titoli scelti tra lungometraggi, cortometraggi e documentari per l’edizione 2019. Oltre al Premio Amore e Psiche per il Concorso Ufficiale e al Premio Methexis per il Concorso Internazionale Cortometraggi, saranno assegnati quattro premi speciali: il Premio Amnesty International, il Premio Speciale per Meriti Artistici, conferito ad Antonio Capuano di cui verrà proiettato La guerra di Mario, il Premio Koiné e il Premio Cervantes.

Altra novità di questa edizione è la sezione Walk With Women – Insieme alle donne contro la violenza, nella quale competono 8 cortometraggi e 12 fotografie che saranno esposte al mercato dell’arte di Piazza Alessandria, sul tema della prevenzione e contrasto della violenza sulle donne.

Inoltre tornano i Lux Film Days a Roma, progetto dedicato alla realizzazione e diffusione di coproduzioni europee, promosso dal Parlamento Europeo: i tre film finalisti saranno proiettati nel corso del Medfilm Festival e il vincitore sarà distribuito con almeno 50 passaggi ai Festival Europei e sottotitolato in 24 lingue.

Infine, per celebrare i 25 anni di Festival, la retrospettiva Med25 – Back to the Future, a cura di Roberto Silvestri, permette di ripercorrere il passaggio dal vecchio al nuovo millennio, rivedendo una selezione di corti presentati nelle scorse edizioni dal 1999 al 2005.

Tra gli ospiti molti registi, che presenteranno i propri film e incontreranno il pubblico: da Mario Martone con Il Sindaco del Rione Sanità a Nouri Boudiz insieme all’attrice Joumene Limam, con il film in Concorso Ufficiale Scarecrows; Darko Štante per la sua opera Consequences, presentata fuori concorso, Agostino Ferrente e il suo Selfie, Pietro Marcello con una serata dedicata a La bocca del lupo e Bella e Perduta.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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