Forse Lasse Hallström si è reimpossessato di una doppia nazionalità. Tra Stati Uniti ed Europa, come Stephen Frears, in un'escursione thriller assente nella sua filmografia sta
Lo sguardo Hallström produce una distorsione più o meno violenta sulle storie che inquadra, alterandone i profili e i sensi, disinteressandosi della coerenza delle dinamiche narrative e d
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Il cinema del regista sembra aver adottato oramai indistintamente la soggettiva del cane Hachiko: dimostra quella che sembra, fortunosamente, una vista da cani. . E all’improvviso ci appare com
Creati per celebrare cinquant’anni di animazione giapponese, questi cortometraggi sperimentali della Toei Animation si rivelano una intrigante riflessione sul potere insito nei componenti prima
Il nostro è l'unico paese in cui il successo di Iron Man 2 non ha assunto delle proporzioni trionfali. Il film di Jon Favreau ha conservato la vetta, ma non ha piegato la pigrizia di fine
Nonostante la presenza di alcuni spunti potenzialmente interessanti, la storia non riesce mai ad assumere i toni della vera passione: ne viene fuori niente più di un anonimo polpett
Il cinepanettone ha esaurito il suo compito, e Natale a Beverly Hills può iniziare la sua ritirata, dopo un dorato soggiorno in classifica che gli è valso ben venti milioni di euro e un