Take Two accusa Remedy per una “R”

La Take Two chiama in causa la Remedy, con la quale sta sviluppando i remake di Max Payne, per l’uso improprio della lettera R nel nuovo logo. Una storia bizzarra che però si sarebbe risolta

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Uno dei casi più bizzarri dello scorso anno dell’industria videoludica riguarda la causa che ha coinvolto Take Two Interactive, compagnia proprietaria di Rockstar Games (sviluppatori di GTA e Red Dead Redemption), e Remedy Entertainment. Quest’ultima avrebbe utilizzato impropriamente la lettera R nel proprio nuovo logo. Le due compagnie possono definirsi colleghe non solo perché si occupano della stessa categoria di intrattenimento, ma anche perché attualmente lavorano insieme al remake dei primi due capitoli della serie Max Payne. 

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Remedy ha presentato il nuovo logo ad aprile 2023, dichiarando come questo rappresenti in toto l’identità della compagnia. “Il punto nella lettera R nel vecchio logo rappresenta l’era di Max Payne, ma la Remedy di adesso è molto più di un grande singolo videogioco; abbiamo un intero portfolio di giochi, vecchi e nuovi”, ha dichiarato ai tempi Thomas Puha, direttore delle comunicazioni della compagnia. La Remedy ha voluto affermarsi evidenziando la sua interezza e coesione, andando oltre il successo di Max Payne, ridefinendo i suoi confini attraverso un rebranding che sembrava aver soddisfatto anche i fan. Il problema, secondo la Take Two, risiede nel fatto che la similarità tra il logo della Remedy e quello della Rockstar Games possa causare “confusione da parte del pubblico”.

Questo non è il primo caso in cui la Take Two prende di mira le scelte stilistiche di altre compagnie, mostrandosi come un’azienda molto determinata a proteggere i suoi diritti e pronta a puntare il dito contro chi si ispira anche solo lontanamente ad una sua idea. Nel 2015 avviò una causa anche contro la BBC, la quale voleva utilizzare Rockstar Games e Grand Theft Auto per realizzare un lungometraggio senza l’autorizzazione della Take Two. Nonostante tutta l’ironica situazione, secondo gli aggiornamenti risalenti a qualche giorno fa, le due compagnie sembrano aver risolto internamente la problematica ed hanno confermato il proseguimento della partnership nell’ambito dei remake della saga di Max Payne. Il 18 gennaio un fidato portavoce di Remedy ha messo la pietra tombale sulla questione con una dichiarazione rilasciata a Polygon:  Non c’è nulla da vedere qui – era una questione tra i nostri team e che è stata risolta interamente e amichevolmente sul finire dello scorso anno. (…) L’archiviazione legale era solo un’iniziale formalità, e Remedy e Take Two continuano a lavorare insieme”.

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    Un commento

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