The Rock torna nella WWE – da People’s Champ a Eroe Anticrisi

Da People’s Champion a Brand Superhero, The Rock annuncia il suo ritorno sul ring in WWE e di fatto svela tutte le ambiguità del suo percorso nello star system

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Dopo la vittoria di uno degli eventi in pay-per-view della Royal Rumble di Cody Rhodes, qualsiasi fan si sarebbe aspettato, contro di lui, lo sfidante Roman Reigns a WrestleMania 40. Ma nell’ultima puntata di SmackDown si è scoperto che sarà The Rock l’avversario del Tribal Chief. In palio l’Undisputed WWE Universal Championship. Ma qualcosa sembrerebbe essere andato storto. Sui social sta impazzando l’hashtag #WeWantCody, rimasto primo in tendenze negli USA tutta la notte di venerdì. I tifosi, infatti, hanno aspramente criticato l’operato della WWE e la scelta di sostituire Cody Rhodes con The Rock nel main event di Wrestlemania XL, preferendo contare sul carisma innegabile di Dwayne Johnson piuttosto che sulla forza di una storyline che da tempo si stava sviluppando e di cui molti chiedevano una degna conclusione. Questi sono i fatti, ma gli eventi di Venerdì che hanno coinvolto The Rock servono in questo caso soprattutto a riflettere sul suo potere mediatico, sul suo ruolo nello star system, sulla sua Persona, sul modo in cui viene percepito dal pubblico e dall’industria (del wrestling o del cinema poco conta, in realtà). Ai tempi della WWF e della WWE era in effetti il “People’s Champion”, ora, tuttavia, al di là della sua popolarità pare soprattutto il campione degli interessi dell’intrattenimento, che possono, ma anche no, coincidere con quelli suoi e della sua personalità ormai straripante. The Rock ci ha già provato, in fondo, ad essere il gran mogul del cinema pop. Lo ha fatto in modo violento, aggressivo, fuori misura, come si confà ad uno come lui. Produce ed interpreta Black Adam (quasi un biopic, più che un cinecomic, verrebbe da da dire) e vorrebbe renderlo il franchise di punta della compagnia, fregiandosi, scena post-credit alla mano, di essere stato colui che ha convinto Henry Cavill a tornare a indossare il costume dell’Uomo d’Acciaio. Ma Black Adam si è rivelato un flop Dwayne Johnson ha inevitabilmente danneggiato il suo film e persino Shazam! Furia degli Dei.

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Il suo ego e la voglia di “prendersi la DC”, di snobbare i franchise che a suo avviso non sono interessanti, ha contribuito nel declino dell’intera DC, portando a gravi conseguenze al box office. The Wrap inoltre riporta le testimonianze di alcuni dirigenti di Hollywood di alto livello (rimasti nell’anonimato), che sostengono:

Dwayne ha provato a vendere sé stesso come se fosse più importante del film. Lui è una delle poche persone che pensa sempre di essere il più importante della stanza.

Secondo i dirigenti, il forte ego di Johnson inevitabilmente crea dei problemi quando entra a far parte di franchise più grandi di lui, come DC o Fast & Furious, dove infatti si è scontrato più volte con Vin Diesel.

Tornando all’universo DC, un altro dirigente di Hollywood ha aggiunto che, a suo avviso, l’ego di Johnson ha danneggiato anche Black Adam stesso:

Al posto di fare un film, ha voluto realizzare un brand incentrato su di lui.

E in prospettiva, allora, la WWE non è altro che un nuovo spazio d’azione per Dwayne Johnson, che vede in uno dei più grandi colossi dell’intrattenimento dal vivo americani un altro contesto tutto da colonizzare. L’occasione, in fondo, è propizia, la sua presenza, in questo momento, non meno che fondamentale. Dalla fine di Gennaio 2024 Johnson è infatti entrato a far parte del CDA di TKO, la società che gestisce anche la WWE, un ruolo dirigenziale, in suo, ottenuto giusto in tempo per tamponare le conseguenze di quello che parrebbe essere il più grave scandalo della World Wresling Entertainment da anni. Da qualche tempo si stanno facendo largo infatti accuse pesantissime nei confronti dei maggiori dirigenti dell’azienda, a partire da Vince McMahon passando per l’ex superstar Brock Lesnar, colpevoli, dicono i primi documentati trapelati in rete, di sfruttamento della prostituzione e traffico di esseri umani. Ci penseranno le inchieste e i processi a giudicare la colpevolezza degli imputati ma intanto la società è corsa ai ripari: McMahon ha rassegnato le dimissioni dalla TKO, i brand e le società legate alla WWE (prima tra tutti la 2k, che distribuisce l’amatissimo videogioco ufficiale dedicato ai lottatori) hanno provveduto a dissociarsi e a prendere le distanze dall’ormai ex chairman di TKO e, contemporaneamente, The Rock è entrato in gioco.

Il “People’s Champion” riveste il suo ruolo di Brand Ambassador and Superhero dunque e prova a essere un’esca appetibile per distrarre un pubblico ormai quasi disgustato da certe derive della WWE. Solo che lo fa non silenziando il suo ego, pretendendo, si dice, uno scontro non voluto da nessuno e di cui forse ha già deciso l’esito, quasi costringendo gli sceneggiatori a seguire le sue direttive. Ma il pubblico pare aver mangiato comunque la foglia e aver presentato a Dwayne Johnson un conto impensabile anche solo fino a cinque o sei anni fa. Il video YouTube che ha visto Rhodes lasciare il posto a The Rock, ha superato infatti in brevissimo i 400.000 “Non mi piace” in poco meno di un giorno. Metaforici fischi rabbiosi che si aggiungono a quelli che hanno accolto il people’s champion mentre fissava il nuovo incontro.

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