Tieniti tutto, di Gianluca Della Monica

Partendo da un ottimo spunto narrativo, sembra in grande difficoltà a divincolarsi da un cinema di genere fin troppo stereotipato e legato ai suoi antecedenti. Alice nella città – Panorama Italia

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Bonnie e Clyde in fuga sul litorale romano. Questa potrebbe essere la breve sinossi del secondo corto del regista Gian Luca Della Monica, già direttore di alcuni videoclip musicali, tra cui Rosa intenso, del gruppo Le Vibrazioni. Nato dalla collaborazione tra Della Monica e la band Scile, Tieniti tutto affronta la difficile conclusione della fuga di due giovani amanti-rapinatori, in cerca di rifugio in una remota casa sul litorale romano. Hanno il bottino di un grosso colpo tra le loro mani, ormai è fatta. Così pensano, almeno.

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Di fatto, l’immediata interruzione di questa loro corsa, la (fallace) consapevolezza di essersi lasciati il peggio alle spalle, coincide con il passaggio cinematografico da un ipotetico Heist-movie ad una tormentata storia d’amore arrivata ormai al capolinea. Della Monica raccoglie nella staticità dello spoglio appartamento romano, rifugio temporaneo della coppia, tutto il disagio accumulato da due persone che non si amano più ma che cercano comunque di trascinare in avanti la loro relazione come uno squalo nell’oceano, come direbbe Alvy Singer in Io e Annie. A questo si aggiunge l’incompatibilità dei due protagonisti nei confronti di un’acquisita ricchezza in cui, però, nessuno dei due riesce ad identificarsi. È proprio questo sentirsi dei corpi estranei, sia all’interno di una relazione sentimentale sia nei confronti di una società fatta di compartimenti stagni, l’interessante spunto del corto di Della Monica. Nei fatti, però, il cinema del giovane regista, almeno in questo suo secondo lavoro cinematografico, sa molto di già visto, sembra incapace di divincolarsi, come i suoi protagonisti dalle rispettive vite criminali, da un cinema di genere fin troppo stereotipato e legato ai suoi antecedenti.

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.3
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Il voto dei lettori
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