WALTER HILL

Si Rivedranno tutti i suoi film, di un autore che, nonostante il grande successo dei suoi primi film, è comunque uno dei pochi segreti rimasti del cinema americano.

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Il director's cut di uno dei suoi film più mitici e amati, The Warriors, e un assaggio del suo nuovo western, una produzione Robert Duvall (che deve a Hill e a Geronimo, una delle scene più belle della sua grande carriera) il cui titolo di lavorazione è Daughters of Joy. Questi due dei regali che Walter Hill porta al Torino Film Festival. Questi e la sorpresa, rivedendo insieme tutti i suoi film, di un autore che, nonostante il grande successo dei suoi primi film, è comunque uno dei pochi segreti rimasti del cinema americano. C'è una "semplicità" fordiana nella sua affermazione "tutti i miei film sono western". Ma è vero che gli spazi, i tempi, e la forza originaria del western attraversano tutto il lavoro di Hill.

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Giocata nell'incontro/scontro tra tradizione del cinema americano classico e modernità, l'opera di Hill si muove come in una corsa contro il tempo, affondata nei valori che la informano (Ford, appunto, Hawks, ma anche Peckinpah o Kurosawa e molti altri) ma alla continua ricerca delle forme per riraccontarli, per rievocarne la forza poetica e politica. Renderli presenti. A volte erroneamente percepito come "freddo", il cinema di Hill, nella matematica, raffinata precisione dei suoi ritmi (che così tanto devono alle leggi interne della musica), è in realtà infiammato da quella passione struggente.


Sceneggiatore per Huston (The Mackintosh Man, che però non ama) e Peckinpah (The Getaway), tra i registi cinefili della sua generazione, è più vicino alla dimensione formale e concettuale di Carpenter che a Dante e Landis, o ai gigantismi di Lucas e Spielberg. Sensore sensibilissimo ai modi delle storie (e della Storia), Hill li ha anticipati e sovvertiti più volte – dall'asciutezza melvilliana di The Driver, alla rivoluzione notturna che fu The Warriors (realizzato nel 1979, anno in cui produsse un altro grande film di svolta, Alien, di cui scriverà/produrrà due sequel), nel suo bellissimo omaggio a Peckinpah, The Long Riders, nella fiaba rock Streets of Fire, portando il Vietnam in Cajun country (Southern Comfort), fondendo action movie e commedia sofisticata (48 Hours), fino al dilatato minimalismo di Geronimo e Last Man Standing e all'impeccabile duello/duetto di Ving Rhames e Wesley Snipes in Undisputed.


La caccia, la fuga, il miraggio di un (spesso impossibile) ritorno a casa… sono alcuni dei temi che corrono nell'universo di Walter Hill, che ne decidono il ritmo. Si tratta di un universo di rigorosa economia stilitica e di poche parole per uno degli ultimi filmmaker che osano un cinema di grandi spazi e grandi orizzonti -anche quando tutto si gioca (come nel caso del suo ultimo film) tra le mura di una prigione.




Lungometraggi


HARD TIMES (Tit. it.: L'eroe della strada, USA, 1975, 35mm, 93')


DRIVER (Tit. it.: Driver, l'imprendibile, USA, 1978, 35mm, 91')


THE WARRIORS – THE ULTIMATE DIRECTOR'S CUT (Tit. it.: I guerrieri della notte, USA, 1979, HD, 93')


THE LONG RIDERS (Tit. it.: I cavalieri dalle lunghe ombre, USA, 1980, 35mm, 99')


SOUTHERN COMFORT (Tit. it.: I guerrieri della palude silenziosa, USA, 1981, 35mm, 105')


48 HOURS (Tit. it.: 48 ore, USA, 1982, 35mm, 96')


STREETS OF FIRE (Tit. it.: Strade di fuoco, USA, 1984, 35mm, 93')


BREWSTER'S MILLIONS (Tit. it.: Chi più spende, più guadagna, USA, 1985, 35mm, 97')


CROSSROADS (Tit. it.: Mississipi Adventure, USA, 1986, 35mm, 96')


EXTREME PREJUDICE (Tit. it.: Ricercati ufficialmente morti, USA, 1987, 35mm, 104')


RED HEAT (Tit. it.: Danko, USA, 1988, 35mm, 103')


JOHNNY HANDSOME (Tit. it.: Johnny il bello, USA, 1989, 35mm, 96')


ANOTHER 48 HOURS (Tit. it.: Ancora 48 ore, USA, 1990, 35mm, 93')


TRESPASS (Tit. it.: I trasgressori, USA, 1992, 35mm, 101')


GERONIMO: AN AMERICAN LEGEND (Tit. it.: Geronimo, USA, 1993, 35mm, 115')


WILD BILL (Tit. it.: id., USA, 1995, 35mm, 98')


LAST MAN STANDING (Tit. it.: Ancora vivo, USA, 1996, 35mm, 101')


UNDISPUTED (Tit. it.: id., USA, 2002, 35mm, 94')




Televisione


TALES FROM THE CRYPT: CUTTING CARDS (I racconti della cripta: Carte taglienti, USA, 1989, Betacam, 25')


TALES FROM THE CRYPT: DEADLINE (I racconti della cripta: Deadline, USA, 1989, Betacam, 25')


TALES FROM THE CRYPT: THE MAN WHO WAS DEATH


(I racconti della cripta: L'uomo che era la morte, USA, 1989, Betacam, 25')


PERVERSIONS OF SCIENCE: DREAM OF DOOM (Perversioni della scienza: Il sogno del destino, USA, 1997, Betacam, 30')


DEADWOOD: PILOT (Tit. it.: id., USA, 2004, DigiBeta, 60')




Prodotto da Walter Hilll


ALIEN di Ridley Scott (Tit. it.: id., USA, 1979, 35mm, 116')




Sceneggiato da Walter Hill


THE GETAWAY di Sam Peckinpah (Getaway! USA, 1972, 35mm, 122')

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