41° ValdarnoCinema Film Festival – Annunciati i vincitori

Il Premio Marzocco per il miglior film è stato vinto da Vera, di Covi e Frimmel, premio al miglior corto a An Irish Goodbye. Ecco tutti i riconoscimenti

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La quarantunesima edizione del festival toscano che si è tenuta a San Giovanni Valdarno dal 3 al 7 ottobre 2023 è terminata con l’annuncio dei vincitori.
Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel, ha vinto il premio Marzocco al Miglior Film al 41° ValdarnoCinema Film Festival. Il film, sorta di inafferrabile documentario su Vera Gemma, figlia di Giuliano ma soprattutto sul rapporto con la pesante eredità di suo padre. La giuria, composta da Roberto Chiesi, Caterina Liverani e Omar Rashid ha premiato il film con la seguente motivazione: “per il sensibile e asciutto racconto di una condizione di solitudine e marginalità vissuta paradossalmente da un personaggio che appartiene alla classe privilegiata e che dimostra in tutto il film una dignità e un altruismo schietti e dolorosamente autentici. I due autori, inoltre, hanno saputo fondere con grande efficacia il documentario con la finzione, valorizzando l’espressività” evocativa di ambienti reali e dirigendo in modo incisivo anche gli interpreti secondari”.
Il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio è andato ad An Irish Goodbye, di Tom Berkley e Ross White, una black comedy che narra il riavvicinamento di due fratelli dopo la prematura morte della madre.
Il premio “Banca del Valdarno”, pensato per il film in grado di enfatizzare al meglio le principali virtù o principi della cooperazione e della solidarietà, è stato assegnato a E tu come stai?; di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori.
C’era una volta a Ribolla ha invece vinto il premio “Cineclub Fedic Sangiovannese”, al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Doppio Passo di Lorenzo Borghini “perché attraverso una storia che ha sfumature noir riesce anche a inquadrare una condizione di fragilità, di aleatorietà che è tipica dell’Italia di oggi”.
Il Premio “Amedeo Fabbri” alla miglior interpretazione maschile è invece andato a Denis Ménochet per il film Les Survivants di Guillaume Renusson, per il rigore espressivo e l’intensità con cui ha incarnato il personaggio di Samuel, suggerendo con la forza degli sguardi e l’energia del corpo i dilemmi che lo tormentano inizialmente e la determinazione con cui poi decide di rischiare la vita per il rispetto dei valori umanitari.
Elena Gigliotti, protagonista de L’invenzione della neve, ha invece vinto il premio per la miglior interpretazione femminile, per ”l’incredibile potenza espressiva e la totale dedizione messa nell’interpretazione di un personaggio complesso come quello di Carmen. 
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