Esiste ancora oggi il concetto di cinema di massa nel nostro paese? Una domanda intrisa di retorica che vuole porre il dubbio sull’effettiva potenzialità di questa modalità che ha visto negli ultimi anni, tranne i tormentoni di e con Checco Zalone, perdere il proprio smalto. Sicuramente non si tratta di una deviazione inerente al ricambio generazionale, mai in procinto di decollare, o sulla presa di consapevolezza della propria tossica stagnazione, ma di una fredda ed ammorbante questione di forme. Una commedia pericolosa o Tramite Amicizia possono essere un buon esempio dal quale partire per analizzare l’evidente crollo di questo suddetto meccanismo ingolfato di sovrastrutture, ricicli e tradizioni slegate, in sfavore di un’effettiva diffusione di idee nell’ambiente e Addio al nubilato 2 di Francesco Apolloni si può tranquillamente considerare uno dei suoi massimi punti d’arrivo. Come nel precedente capitolo il film segue le (dis)avventure di Linda, Eleonora, Vanessa e Akiko, volenterose di nascondere i propri dubbi sul futuro attraverso l’affascinante filosofia dell’On The Road, ma tormentate da un altro matrimonio sorprendentemente in procinto di essere disfatto.

Ma le filosofie del viaggio, del perdersi attraverso situazioni dove emerge il disorientamento emotivo delle protagoniste, in questo secondo capitolo non esistono. Nuovamente debitore non dichiarato di un establishment d’oltreoceano, Addio al nubilato 2 ripercorre la strada del suo predecessore. Le stesse gag si ripercuotono in un intreccio sconnesso, goffo, mostrando il fianco scoperto di una commedia che aderisce ad una chiara e angosciante costruzione da fiction pomeridiana piuttosto che da opera in grado di poter raccontare senza didascalismi la realtà di un paese ignaro della propria condizione.

 

Regia: Francesco Apolloni
Interpreti: Laura Chiatti, Chiara Francini, Antonia Liskova, Jun Ichikawa, Enula, Fabrizio Nardi
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 110′
Origine: Italia, 2023