Cormac McCarthy è morto
È morto lo scrittore americano Cormac McCarthy, a 89 anni. I suoi libri hanno esplorato e raccontato il cuore nero degli Stati Uniti e ispirato Hillcoat, i Coen, James Franco, Ridley Scott
Lo scrittore di La strada e Non è un paese per vecchi, Cormac McCarthy, è morto il 13 Giugno all’età di 89 anni nella sua casa di Santa Fe, in New Mexico, per cause naturali. Cormac McCarthy era nato a Providence il 20 luglio 1933 ed è noto per lo stile cupo, crudo e angosciante delle sue opere, accompagnato da una grande attenzione per i dettagli. Ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il suo libro più famoso, “La strada”, uscito nel 2006. Il celebre romanzo post-apocalittico è stato portato al cinema tre anni più tardi da John Hillcoat nell’omonimo film con Viggo Mortensen nei panni del padre protagonista.
McCarthy aveva ottenuto un grande successo con il libro “Non è un paese per vecchi”, del 2005, un romanzo poliziesco western profondamente inquietante e allo stesso tempo avvincente, incentrato su un affare di droga andato male. Da questo libro è stato tratto il film dei fratelli Coen che ha vinto l’Oscar per il miglior film nel 2008, con Tommy Lee Jones, Javier Bardem e Josh Brolin. Lo stesso Tommy Lee Jones dirigerà poi l’adattamento di Sunset Limited di McCarthy. Da testi dell’autore sono tratti anche Child of God di James Franco e The Counselor di Ridley Scott.
In una rara intervista al “New York Times” nel 1992, lo scrittore affermò che “lo spargimento di sangue fa parte della vita: credo che l’idea che tutti possano vivere semplicemente e in armonia sia molto pericolosa”. McCarthy si è sempre tenuto relativamente lontano dai riflettori, concedendo solo poche interviste nella sua carriera. Tuttavia, le sue opere hanno avuto un’ampia risonanza globale. I critici lo considerano uno dei quattro maggiori romanzieri americani del suo tempo, insieme a Philip Roth, Don DeLillo e Thomas Pynchon. È stato spesso oggetto di speculazioni per la vittoria del Nobel per la letteratura non vincendolo però mai. L’anno scorso ha scritto i suoi ultimi due romanzi, “Il Passeggero” e “Stella Maris”, usciti negli Stati Uniti a due mesi di distanza l’uno dall’altro. Si trattava di due romanzi con trame intrecciate che si distaccavano tematicamente e stilisticamente dalle opere precedenti dello scrittore, per raccontare la storia dell’amore ossessivo di Bobby e Alicia Western, due fratelli tormentati dalla eredità del padre, un fisico che aveva contribuito a realizzare la bomba atomica. Il primo dei due romanzi, tradotto con il titolo “Il Passeggero”, è uscito in Italia il 2 maggio 2023. Il secondo dovrebbe essere pubblicato da Einaudi a settembre 2023.
McCarthy aveva ottenuto un grande successo con il libro “Non è un paese per vecchi”, del 2005, un romanzo poliziesco western profondamente inquietante e allo stesso tempo avvincente, incentrato su un affare di droga andato male. Da questo libro è stato tratto il film dei fratelli Coen che ha vinto l’Oscar per il miglior film nel 2008, con Tommy Lee Jones, Javier Bardem e Josh Brolin. Lo stesso Tommy Lee Jones dirigerà poi l’adattamento di Sunset Limited di McCarthy. Da testi dell’autore sono tratti anche Child of God di James Franco e The Counselor di Ridley Scott.
Lo scrittore ha esordito relativamente tardi nell’editoria scrivendo il suo primo romanzo all’età di trentadue anni, “
Il Guardiano del frutteto”, distribuito dalla casa editrice Random House, che ha pubblicato anche i suoi primi cinque libri. Il suo modello di riferimento è sempre stato William Faulkner. Tra le sue opere più famose troviamo “Cavalli selvaggi”, il suo primo bestseller e il primo della “Trilogia della frontiera”, che lo ha consacrato come uno dei grandi autori del romanzo contemporaneo. Proprio questo romanzo ha segnato l’inizio del felice rapporto col cinema, dato che è stato il primo ad essere stato trasposto su grande schermo nel film Passione ribelle di Billy Bob Thornton, con Matt Damon e Penélope Cruz. McCarthy scriveva con uno stile caratteristico e scarno che rifuggiva dalle norme grammaticali, ma che attirava inesorabilmente il lettore nel suo mondo fatto di sangue, polvere e un universo spietato. I suoi libri erano spesso infarciti di violenza.In una rara intervista al “New York Times” nel 1992, lo scrittore affermò che “lo spargimento di sangue fa parte della vita: credo che l’idea che tutti possano vivere semplicemente e in armonia sia molto pericolosa”. McCarthy si è sempre tenuto relativamente lontano dai riflettori, concedendo solo poche interviste nella sua carriera. Tuttavia, le sue opere hanno avuto un’ampia risonanza globale. I critici lo considerano uno dei quattro maggiori romanzieri americani del suo tempo, insieme a Philip Roth, Don DeLillo e Thomas Pynchon. È stato spesso oggetto di speculazioni per la vittoria del Nobel per la letteratura non vincendolo però mai. L’anno scorso ha scritto i suoi ultimi due romanzi, “Il Passeggero” e “Stella Maris”, usciti negli Stati Uniti a due mesi di distanza l’uno dall’altro. Si trattava di due romanzi con trame intrecciate che si distaccavano tematicamente e stilisticamente dalle opere precedenti dello scrittore, per raccontare la storia dell’amore ossessivo di Bobby e Alicia Western, due fratelli tormentati dalla eredità del padre, un fisico che aveva contribuito a realizzare la bomba atomica. Il primo dei due romanzi, tradotto con il titolo “Il Passeggero”, è uscito in Italia il 2 maggio 2023. Il secondo dovrebbe essere pubblicato da Einaudi a settembre 2023.
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