"Hotel 5 stelle", di Christian Vincent
Quello del regista francese è un cinema antropocentrico che fa delle problematiche tra uomo e donna la sua fonte di ispirazione, trattandole però con garbo, ironia e senza nessuna volgarità gratuita
Franssou eredita 50.000 euro. Una somma notevole che però non ti cambia la vita. Ecco il fulcro narrativo del film, il suo motore. Come spendere i soldi. Franssou parte per Cannes e prende una stanza in un albergo di lusso. Qui avviene l'incontro con Stéphane, uomo di mondo, gentile ed educato, che vive di piccole truffe. Il film si sviluppa attorno ai battibecchi tra i due, ai loro dialoghi, al loro prendersi e lasciarsi. Un cinema antropocentrico che fa delle problematiche tra uomo e donna la sua fonte di ispirazione, trattandole però con garbo, ironia e senza nessuna volgarità gratuita. La commedia è brillante, non aggiunge nulla di nuovo al genere e può essere un passatempo divertente per spettatori di mezza età che ritroveranno le loro frustrazioni per la noia del quotidiano trasformate come per magia in una serie di piccole avventure sentimentali. Oltre al lavoro sulla sceneggiatura, sono i due attori principali Isabelle Carré (Franssou) e José Garcia (Stéphane) più Francois Cluzet (che interpreta un ex pilota di formula 1 ricco e un pò toccato) a mandare avanti tutta la pellicola. Alla fine Hotel 5 stelle scorre fluido e non infastidisce, cattura la giocosità del rapporto di coppia e cerca di esprimerla in maniera leggera e ottimista. I soldi, alla fine, non sono tutto. Quello che conta sono i sentimenti. Una bella favola che ogni tanto fa piacere ascoltare.
Titolo originale: Quatre étoiles
Regia: Christian Vincent
Interpreti: Isabelle Carré, José Garcia, Francois Cluzet, Jean-Paul Bonnaire
Distribuzione: Bim
Durata: