I MERCEN4RI. Expendables, di Scott Waugh

Abbiamo ancora bisogno di un film dei Mercenari? La risposta è verosimilmente no (neppure Sly ne sente la necessità). Abbiamo bisogno di un nuovo film di Jason Statham? La risposta è certo che sì

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I rumors rincorsisi per anni, già in coda all’uscita del terzo episodio, parlavano di un nuovo capitolo incentrato fondamentalmente sul personaggio di Lee Christmas, il classico eroe burbero, solitario e infallibile con pugni e coltelli interpretato da Jason Statham, con un coinvolgimento minimo di Sylvester Stallone, che pure nella saga aveva molto creduto ai tempi della prima trilogia, attraversata dal senso tragico e dolente dell’epica puramente stalloniana. Stavolta invece Barney Ross fa giusto in tempo a snocciolare l’immancabile sermone alla Sly sulla solitudine di chi sceglie una vita votata alla violenza, prima che il mood si setti sul livello di umorismo testosteronico, tutto doppisensi e ammiccamenti macho, quasi a sfidare la Hollywood progressista dei nostri tempi (il Toll di Randy Couture, l’unico altro expendable a ritornare sin dal primo film insieme al Gunner di Dolph Lundgren, è qui il personaggio più “umano”, e direi che è emblematico).
Le domande allora sono due: abbiamo ancora bisogno di un film dei Mercenari, nell’epoca di John Wick? La risposta è verosimilmente no. E però: abbiamo ancora bisogno di un film di Jason Statham? E la risposta è chiaramente sì – lo dimostra il successo inaspettato in sala quest’estate dello strepitoso, liberissimo Shark 2, lo Statham-movie più strabiliante da anni a questa parte.

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E d’altronde I MERCEN4RI. Expendables conferma quanto Stallone consideri l’ex-Transporter come il suo erede designato (“adoro passare il tempo insieme a te”, gli ripete per tutto il film), l’ultimo baluardo del genere die hard che oggi sopravvive unicamente nei padiglioni più desolati dei marché e nei canali satellitari dedicati, a cui si aggrappano per non affondare i volti di un cinema in bancarotta (che poi sono gli stessi che trovi qui a contorno, da Megan Fox a 50 Cents a Andy Garcia…). Non è un caso che i due veri pezzi di bravura del protagonista siano qui al fianco di due fuoriclasse come Tony Jaa e Iko Raid Uwais (nel fantastico duello finale), entrambi ultracorpi di una generazione sopraggiunta quando il canone già si avviava al tramonto, un po’ come accaduto anche al regista Scott Waugh, fattosi notare con gli stunt pazzeschi di Act of Valor e mai ripetutosi a quel livello.
Peccato allora che la confezione sia così mestamente generica, l’ordigno atomico, la base militare, la nave cargo, proprio dopo che “l’intruso” Ben Wheatley ha, in maniera in larga parte incompresa dalla nostra critica, dimostrato proprio insieme a Statham come si possa ancora giocare con le forme del canone. L’unica sequenza con un po’ di inventiva sembra qui rispondere a quella con le moto d’acqua proprio del secondo Meg, e vede un lungo inseguimento di motociclette armate di mitra tra i cunicoli sottocoperta e il ponte della nave, con relativo salto spaziale e pirotecnico del nostro Christmas.
Ai tempi del primo Expendables si parlava (pensa te!) di Aldrich, di una nuova sporca dozzina, con la differenza che nel capolavoro con Lee Marvin non sopravvive quasi nessuno, mentre Lundgren dato per morto riappariva lì nel finale, risuscitato. E anche questo quarto, arrabattato exploit è lì a ricordarci alla fin fine come morire per queste icone sia davvero impossibile, anche quando ci si mettono d’impegno.

Titolo originale: Expend4bles
Regia: Scott Waugh
Interpreti: Sylvester Stallone, Jason Statham, Megan Fox, Dolph Lundgren, Andy Garcia, Tony Jaa, 50 Cent, Randy Couture, Iko Uwais, Jacob Scipio, Levy Tran, Nicole Andrews
Distribuzione: Vertice 360
Durata: 103′
Origine: USA, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5
Sending
Il voto dei lettori
2 (3 voti)
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