La programmazione di Fuori Orario dal 5 all’11 aprile

Prosegue la programmazione di Fuori Orario, tra omaggi a Rossellini e proiezioni notturne di Balagov, Gitai, Sissako, Ioseliani, Gianikian e Lucchi

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Fuori Orario organizza le prossime serate di RAI3: domenica 5 aprile, dalle 01:20 alle 06:00, verranno trasmesse la quinta, sesta, settima e ottava puntata della miniserie documentaria La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza (1970, Roberto e Renzo Rossellini) all’interno della rassegna Cineasta del presente: Non si può vivere senza Rossellini. Le prime quattro puntate sono andate in onda il 29 marzo scorso). 

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Mentre l’emergenza Coronavirus si espande e la reclusione forzata continua a prolungarsi di settimana in settimana, restando “in tema” con la dichiarazione di pandemia globale, Fuori Orario programma due serate per la rubrica Zone Rosse, a cura di Lorenzo Esposito: nella notte di venerdì 10 aprile verranno mandati in onda Tesnota (2017) di Kantemir Balagov e Berlin-Jerusalem (1989) di Amos Gitai (venerdì 10 aprile); l’11 aprile toccherà a Timbuktu (2014) di Abderrahmane Sissako, Frammenti elettrici n° 5 Africa (2005) di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Un incendio visto da lontano (1989) di Otar Ioseliani, premio speciale della giuria a Venezia.

 

 

 

Di seguito il programma dettagliato:

 

Domenica    5   aprile    2020

CINEASTA DEL PRESENTE

“NON SI PUO’ VIVERE SENZA ROSSELLINI”

(2)

LA LOTTA DELL’UOMO PER LA SUA SOPRAVVIVENZA 

(Italia 1970, col., dur. totale 209’ ca ) 5°, 6°, 7° e 8° puntata

Di: Roberto e Renzo Rossellini

5° pt: Il Medioevo – Età di pietra e di ferro, dur. 45’53”

6° pt: Verso la scienza – Patria dell’uomo, dur. 53’ 53”

7° pt: In cerca delle Indie oltre l’oceano remoto, dur. 52’15”

8° pt: Dall’età della magia all’età della scienza, dur. 56’43”

La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza è uno dei film TV (in dodici puntate) che Roberto Rossellini ha realizzato per la RAI, quando vide nella televisione un valido mezzo per esplorare gli aspetti sociali, civili e politici della nostra storia e cultura. Realizzato in realtà dal figlio di Rossellini, Renzo, sotto la supervisione del padre, che ne aveva scritto la sceneggiatura, è lo stesso Roberto Rossellini a presentare brevemente ciascun episodio, riassumendone i tratti fondamentali. L’ultima puntata è dedicata ai viaggi spaziali.

 

Venerdì    10   aprile    2020

ZONE ROSSE

(1)

a cura di Lorenzo Esposito

TESNOTA      prima visione        TV FILM    

(Russia, 2017, col., dur., 117’59”, v.o. sott.it.) 

Regia: Kantemir Balagov

Con: Atrem Cipin, Olga Dragunova, Veniamin Kac, Darya Zhovnar, Nazir Zhukov

1998. Caucaso settentrionale, ai confini con la Cecenia. La prima guerra cecena si è appena conclusa e la seconda sta per cominciare. Nella Repubblica autonoma di Kabardino-Balkaria i giovani crescono tra conflitti etnici e religiosi. E‘ in questo clima che una coppia di fidanzati ebrei viene rapita con un‘elevatissima richiesta di riscatto. Le famiglie cercano aiuto, ma questo mette a nudo i conflitti che attraversano la comunità. Ilana, la sorella del rapito, è la più colpita dalle tensioni, il cui assedio si incrocia con un momento di fondamentale passaggio della giovinezza. La ragazza, in un paesaggio visceralmente cupo e corrusco, lotta contro tutto e tutti. Sorprendente film d’esordio di un allievo di Aleksandr Sokurov, parte di un progetto più ampio messo in piedi dal maestro nell’Università di Nalchik, città natale di Balagov.

 

BERLIN-JERUSALEM                    FILM

(Francia-Israele 1989, col., 84’, v.o.sott.it.)

Regia: Amos Gitai

Con: Liza Kreuzer, Rivka Neuman, Markus Stockhausen, Benjamin Levy, Vernon Dobtcheff, Veronica Lazare, Bernard Eisenschitz, Bernardo Bertolucci, Pina Bausch.

Nel 1919 a Berlino, la poetessa espressionista Else Lasker Schuler, ebrea tedesca, conduce una vita da bohèmienne. S’imbatte in Tania, esaltata e attiva sionista esule dalla Russia, dove ha partecipato all’insurrezione del 1905. Tania si trova a Berlino in attesa di poter raggiungere la Palestina per partecipare alla realizzazione del primo Kibbutz, il collettivo agricolo del suo sogno utopistico. Quando Else raggiunge Gerusalemme e ne percorre le strade, dove nuovamente incontra Tania. La città è stata bombardata: Else ne percorre le strade, alle macerie del 1937 si succedono gradualmente altre macerie, fino alle rovine, le scritte, gli automezzi, i militari, le persone del 1989. 

 

Sabato    11   aprile    2020

ZONE ROSSE

(2)

a cura di Lorenzo Esposito

 

TIMBUKTU                              FILM

(Francia/Mauritania, 2014, col., dur., 92‘ 32‘‘, v.o. sott.it.) 

Regia: Abderrahmane Sissako

Con: Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki, Abel Jafri, Fatoumata Diawara, Hichem Yacoubi

Timbuktu, Mali. La polizia islamica è impegnata a imporre le leggi della jihad. A poca distanza, nel deserto, una famiglia composta dal padre Kidane, la madre Satima e la loro figlia Toya, vive tranquilla e in armonia. Di quello che succede in città arriva solo l’eco. Un giorno il loro pastore dodicenne smarrisce la mucca preferita che distrugge le reti di un pescatore nel fiume che scorre tra le dune. L’animale viene ucciso e Kidane non accetta il sopruso. Tutto muta tragicamente, e l’oppressione jihadista si insinua anche nelle profondità del deserto.

 

FRAMMENTI ELETTRICI n. 5 AFRICA 

(Italia, 2005, b/n e col., dur., 29’47”)

Regia: Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi

Frammenti elettrici è una serie di film prodotta da Fuori Orario e realizzata da Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, autori che con Pelesjan, rappresentano il massimo esempio di un cinema che nasce da materiali d’archivio mutati, reinventati, resuscitati, senza tradimenti e manipolazioni.   In Asia e Africa Gianikian e Ricci Lucchi partono da filmati amatoriali, spesso in formato ridotto, di turisti e avventurieri europei nei continenti limitrofi agli inizi degli anni ’70. La loro camera analitica esamina l’incontro con “l’altro” e prova a smontare le propagande folcloristiche dello “sviluppo” del turismo in territori devastati da colonialismo, guerre e massacri.

 

UN INCENDIO VISTO DA LONTANO

(Et la lumière fut, Francia/Italia/Germania Ovest, 1989, col., dur.,101’21”, v.o. con sott.it.) 

Regia: Otar Ioseliani

Con: Souleimane Sagna, Saly Badji, Binta Cisse’, Marie Christine Dieme, Fatou Seydi, Alpha Sane, Sigalon Sagna

Excursus africano per l’apolide georgiano che mette in scena la dinamica coloniale e lo sfruttamento di persone e luoghi a favore del denaro.  Premio speciale della giuria a Venezia. 

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