Palo Alto Stories: crowfunding per James Franco
Quattro studenti della New York University: Nina Ljeti, Vladimir de Fontenay, Bruce Thierry Cheung e Gabrielle Demeestere, come registi; e un mentore speciale: James Franco. Tutto sul progetto Palo Alto Stories, su Indiegogo
Quattro studenti della New York University: Nina Ljeti, Vladimir de Fontenay, Bruce Thierry Cheung e Gabrielle Demeestere, come registi; e un mentore speciale: James Franco, che, pure impegnatissimo nelle sue carriere multidisciplinari (attore, scrittore, artista, performer, regista) dimostra di avere particolarmente a cuore lo sviluppo della creatività di altri giovani autori (da qualche tempo conduce laboratori proprio su scrittura creativa e cinema in varie scuole e facoltà).
Il 18 marzo di quest'anno Franco ha pubblicato una seconda raccolta: A California Childhood.
Come altri illustri colleghi (Hal Hartley, Alejandro Jodorowsky, Paul Schrader, Bustillo e Maury, Antoine Barraud, Bruce LaBruce, la crew Coatwolf) James Franco – pur non essendo coinvolto in questo caso nè come interprete nè come regista – sfrutta il passaparola e il potere aggregatore delle comunità online per proporre una trilogia indipendente (prodotta dalla sua Rabbit Bandini) su Indiegogo: l'obiettivo è raggiungere i 500,000 dollari. A differenza di ciò che crede la maggior parte delle persone, spiega Franco, il fatto di essere divenuto celebre non assicura sempre la disponibilità economica necessaria a portare avanti tutte le sue idee. Negli ultimi tre anni ha girato sei film e per Palo Alto Stories in particolare, occorrono maggiori risorse.
A partire da 10 dollari, si diventa ufficialmente cofinanziatori di Palo Alto Stories, con accesso alle scene dietro le quinte e possibilità di leggere la sceneggiatura; con 300 dollari si riceve la stampa di un dipinto originale di Franco, con 350 un video personalizzato, con 1000 dollari si è produttori associati. E con 10.000 dollari, oltre ad essere coinvolti in tutte le fasi della produzione, si va a cena col regista e con la crew.
L'iniziativa ha uno scopo benefico: i proventi della vendita dei tre film saranno devoluti a un'associazione no-profit che si propone di sviluppare e promuovere l'arte nei reparti pediatrici degli ospedali.
Intanto, dopo l'anteprima a Cannes 66 di As I Lay Dying (la recensione) tratto da Mentre Morivo di William Faulkner, aspettiamo di vedere gli altri film diretti da Franco: Child of God, dall'omonimo splendido libro di Cormac McCarthy, Figlio di Dio, e Bukowski: non un documentario, ma un film ispirato a Panino al Prosciutto e focalizzato sul rapporto difficile tra il giovane Bukowski e suo padre, interpretato da Tim Blake Nelson.
Sono numerosi gli altri progetti, quasi tutti di ispirazione letteraria, molti da regista: dopo l'esordio Sal, The Broken Tower dedicato al poeta Hart Crane Franco si dimostra sempre più affascinato dal portare sul grande schermo le vite di personaggi interessanti o le loro migliori opere. Attendiamo l'adattamento di American Tabloid di James Ellroy, ma Franco continua anche a portare avanti iniziative di altro genere, tra cui un progetto musicale (ha diretto Kenneth Anger nel video Love in the Old Days) e "recuperi" e omaggi al cinema del passato (Interior: Leather Bar). Con la Rabbit Bandini ha prodotto Maladies dell'amico e artista Carter, e il documentario Kink, dedicato al mondo BSDM.
Nel frattempo, Franco non manca di manifestare il suo apprezzamento per prodotti indipendenti, come il recente Noi siamo infinito, e viene interpellato anche come curatore di prestigiose riviste e libri d'arte: l'ultimo, segnalato dall'aggiornatissimo fansite italiano JamesFrancoItalia, è la "bibbia" per creativi LE BOOK NY 2013, dedicata a un grande ribelle: Dennis Hopper.
Come attore, lo vedremo presto in This is the End (in uscita in Italia il 18 luglio con il titolo Facciamola finita) poi nel nuovo film in 3D di Wim Wenders, Everything Will Be Fine, accanto a Sarah Polley, e con Emma Roberts e Val Kilmer in Palo Alto, lungometraggio sempre tratto dalla raccolta di racconti di Franco, attualmente in postproduzione. La regia è di Gia Coppola (nipote di Francis ed ennesima componente della numerosa famiglia che si dedica al cinema).