Phobia, di Antonio Abbate

Un thriller psicologico ben congegnato e dall’atmosfera sospesa, che sfrutta il dubbio per coinvolgere lo spettatore mantenendo alta la tensione. Con Jenny De Nucci e Antonio Catania

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Una bambina svita lentamente la manopola di una bombola a gas all’interno di un negozio. Chiara (Jenny De Nucci) reagisce in maniera brusca, forse eccessiva, ma dal suo punto di vista quel gesto poteva effettivamente avere gravi conseguenze. Le persone intorno a lei non sembrano pensarla allo stesso modo, la sensazione è che Chiara si sia lasciata impressionare e trascinare dalla sua immaginazione. Non è la prima volta che la giovane è costretta a mettere in dubbio se stessa. Nel suo passato c’è un trauma che non hai mai superato del tutto, un incendio che ha coinvolto il padre e che tuttora lo costringe a letto. Dopo diversi anni, la sua nuova amica Michela riesce a convincerla a tornare insieme a casa per un weekend. Dopo una cena agghiacciante con il fratello e la madre in cui riemergono antichi rancori, le due ragazze decidono di ripartire l’indomani mattina. Nel cuore della notte Chiara si accorge che Michela è svanita nel nulla, alle sue disperate richieste di spiegazioni i familiari rispondono in modo ambiguo: “chi è Michela?”.

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Il dubbio è qualcosa di estremamente potente in un thriller, ha la capacità di coinvolgere lo spettatore mantenendo sempre alta la tensione. Lo sa bene il regista esordiente di Phobia Antonio Abbate e lo sanno ancora meglio i due autori della sceneggiatura, Giacomo Ferraiuolo e Michele Stefanile. Lo spunto narrativo della ragazza scomparsa viene sfruttato dagli autori per creare man mano un’atmosfera di costante incertezza che pervade il film e spinge lo spettatore a dubitare della protagonista. Il regista gioca con le “visioni” di Chiara per confondere ciò che è reale e ciò che sembra non esserlo e Jenny De Nucci restituisce il giusto spaesamento del personaggio. Lo svolgimento della vicenda sembra a tratti perdere il fuoco per l’eccessivo bisogno di razionalizzare i fatti spiegandoli, quando proprio l’ambiguità doveva esserne il tratto distintivo. L’ambientazione rurale porta alla mente grandi capolavori horror degli anni ’70 come quelli diretti da Tobe Hooper e Wes Craven, in cui veniva ribaltato il classico stereotipo della campagna pacifica a favore di una brutale diffidenza nei confronti di chi proveniva dalle grandi città.

Phobia è un thriller psicologico ben congegnato e messo in scena con mestiere, soprattutto considerata la durata piuttosto breve del film. Probabilmente lavorando per sottrazione anche nell’ultimo atto si sarebbero potute evitare alcune sequenze poco credibili, dovute principalmente a evidenti limiti produttivi. In ogni caso si inserisce di diritto nel filone di horror e thriller italiani che con autori come Roberto De Feo e Paolo Strippoli tenta di rilanciare un genere che in Italia sembrava non essere più molto considerato.

Regia: Antonio Abbate
Interpreti
: Jenny De Nucci, Federica De Benedittis, Eugenio Papalia, Beatrice Schiaffino, Antonio Catania, Francesca De Martini, Federico Tocci, Massimo De Rossi, Viktorie Ignoto
Distribuzione: Flat Parioli
Durata: 85′
Origine: Italia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
Sending
Il voto dei lettori
2.75 (4 voti)
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