Serenity – L’isola dell’inganno, di Steven Knight
Knight torna a raccontare storie legate ai canoni del noir e delle “catene della colpa”, il pescatore solitario McConaughey deve vedersela con il fascino insidioso della dark lady Anne Hathaway….
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Giunge, alle volte, durante la vita di un uomo la voglia di liberarsi del proprio passato, smetterla di dover portare quella corazza così pesante. Spesso accade in vecchiaia o quando la vita ha preso una piega diversa rispetto a quella immaginata. Allora, l’idea di mollare tutto e trasferirsi in una piccolo e tranquillo atollo tropicale diventa il desiderio stereotipato di ognuno di noi. Questo è ciò che sembra accaduto al protagonista di Serenity – L’isola dell’inganno. Il personaggio, calzato a pennello da Matthew McConaughey, è un uomo di mezza età che trasferitosi su quest’isola diversi anni prima fa il pescatore. Di lui sappiamo poco, è un uomo duro ma buono, con un passato oscuro a tutti e la mania di dover catturare un pesce alla quale ha anche dato un nome: Giustizia.
Questa è la sua vita e un giorno dopo l’altro passa, uguale al precedente e a quello successivo, finché il passato non torna a bussare alla sua porta portandosi dietro le vecchie passioni, angosce e i nuovi problemi, come siamo abituati oramai a veder accadere nelle storie di Steven Knight, lo sceneggiatore di La promessa dell’assassino, Allied, del recente Millennium – Quello che non uccide, di Taboo e Peaky Blinders in tv, e regista di Locke.
Serenity si identifica a primo sguardo come un thriller, ma per tutto il tempo gioca la sua storia su un conflitto incolmabile. E’ giusto commettere un’ingiustizia a fin di bene? Fino a quale punto è considerato giusto prendere le parti del più debole se questo comprende il commettere un grave crimine? E di certo a questo interrogativo che Knight, anche stavolta regista e sceneggiatore, dà la sua risposta.
Coprotagonista e immagine chiave del passato del protagonista è Anne Hathaway, che incarna la ex moglie del pescatore. In un personaggio idilliaco e quasi fumettistico la donna arriva a sconvolgere l’apparente pacatezza della nuova vita del comandante Dill. Se a prima impressione sembra solo il film di un uomo ostinato più avanti si capirà la stratificazione che è nascosta nella vicenda. Piani temporali e realtà diverse comunicano tra loro tramite i nostri personaggi.
Il film è costellato inoltre di riferimenti letterari, il primo e più lampante è quello di Hemingway, dell’uomo solitario, del pescatore che passa le giornate in mare alla ricerca di un’unica, enorme e magica creatura. Ma il canone rivisita ovviamente anche i territori del noir, tra dark ladies e catene della colpa…
Titolo originale: Serenity
Regia: Steven Knight
Interpreti: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jason Clarke, Diane Lane, Djimon Hounsou, Jeremy Strong, Robert Hobbs, Garion Dowds, Kenneth Fok
Distribuzione: Lucky Red con Universal
Durata: 106′
Origine: USA, 2019
La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
Il voto al film è a cura di Simone Emiliani