Seven Winters in Teheran, di Steffi Niederzoll

Girato in un Iran cosmopolita e immerso nel fondamentalismo islamico, racconta, insieme alla storia di Mahsa Amini, una delle più tristi pagine nel paese. Dall’Efebo d’Oro 2023 di Palermo

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

“Resisti e sei colpevole. Reagisci e sei colpevole. Obbedisci, ti adegui, e sei colpevole. A Teheran e in qualsiasi altro Teheran del mondo, hai sempre torto.”

Queste sono le parole di una giovane ragazza iraniana, giustiziata dopo sette anni di prigionia nel carcere del quartiere di Evin a Teheran, e protagonista del documentario della regista tedesca Steffi Niederzoll, Seven Winters in Tehran, presentato in anteprima mondiale alla Berlinale e vincitore del Compass-Perspektive-Award per il miglior film nella sezione Perspektive Deutsches Kino e del Peace Film Prize.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Nel 2007, Reyhaneh Jabbari è una studentessa di 19 anni. Un giorno viene avvicinata in un caffè da Morteza Sarbandi, che si spaccia per un chirurgo plastico. Lui la porta in un appartamento che afferma essere la sua clinica, ma si rivela essere solo un appartamento. Qui, chiude rapidamente la porta, inizia a palpeggiarla e la costringe contro un muro. Lei si divincola e afferra il primo oggetto che trova, colpendolo. Sarà arrestata quella notte e, durante 58 giorni di detenzione senza avvocato e sotto tortura, confesserà tutto ciò che i suoi carcerieri vogliono farle ammettere, da una relazione clandestina a un omicidio politico. Questo perché Morteza Sarbandi era in realtà un ufficiale dei servizi segreti con potenti amicizie.

Steffi Niederzoll mette insieme un documentario potente, oltre ogni aspettativa, girato come una storia quotidiana, nell’Iran cosmopolita e sofisticato, ma allo stesso tempo, saturo di fondamentalismo islamico. Il documentario è stato realizzato utilizzando materiali contrabbandati fuori dall’Iran, inclusi filmati registrati segretamente dai familiari di Reyhaneh Jabbari o da collaboratori anonimi, oltre a interviste con la sua famiglia. Steffi Niederzoll guarda e denuncia, monta i filmati di famiglia dove vediamo Reyhaneh giocare con le sue sorelle accorciando così la distanza dalle sue protagoniste.

Nel 2017, la madre Shole e la sorella Sharare, dopo aver ricevuto minacce a causa della loro campagna contro la pena di morte, sono fuggite in Germania, seguite due anni dopo dall’altra sorella Shahrzad, e sono state intervistate davanti alla telecamera. Fereydoon, il padre di Reyhaneh, invece, non essendo riuscito ad ottenere un passaporto, ha fornito la sua testimonianza attraverso un video online. Alcune delle chiamate con la famiglia che passano nel documentario sono lette in voice-over dall’attrice di Holy Spider Zar Amir Ebrahimi. Questo metodo, insieme alle suggestive riprese di modelli in miniatura per rappresentare gli ambienti carcerari e l’aula di tribunale, crea un montaggio riflessivo e in contrasto con lo stile dei documentari investigativi tradizionali.

Steffi Niederzoll mostra un senso profondo nel descrivere un contesto di forte disuguaglianza sociale. Vale la pena citare, per il suo acume sociopolitico, il racconto della solidarietà tra le prigioniere, animate dallo spirito indomito di Reyhaneh, in netto contrasto con l’indifferenza del sistema legale e le manipolazioni degli inquirenti. Un momento che richiama l’atmosfera dei film di Jafar Panahi. In particolare, si percepisce un parallelo con Il Cerchio di Panahi, dove venivano narrate le storie di donne unite dallo stesso destino di oppressione in una società dominata dal potere maschile. Ma l’incantesimo dura poco, perchè Seven Winters in Tehran è una storia vera. Reyhaneh Jabbari è stata giustiziata per impiccagione il 25 ottobre 2014 nei sotterranei della prigione di Gohardasht, a nord di Karaj.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array