A volte la casuale visione molto ravvicinata di due film italiani può creare un confronto impietoso. Succede così, per esempio che Come può uno scoglio, dagli esiti modesti pur con qualche trovata, sembra una trascinante commedia rispetto all’apatia di Succede anche nelle migliori famiglie. Entrambi i film parlano di famiglie e in tutte e due c’è una figura sottomessa. In quello diretto da Gennaro Nunziante è il personaggio di Pio, candidato sindaco dal carattere debole, mentre in questo è quello interpretato da Siani che è sempre stato considerato la pecora nera della famiglia. Nella loro caoticità, i due comici pugliesi sovrastano quello napoletano. E mentre il loro film si muove a scatti, questo procede stancamente con sketch e malintesi stantii dove non c’è un’illuminazione, un’idea minimamente interessante, una situazione anche improvvisata che possa ravvivare una commedia che già dall’inizio mostra la sua salute agonizzante.

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Siani interpreta Davide Di Rienzo, un giovane che vuole seguire la stessa carriera del padre, un rinomato medico che viene a mancare improvvisamente. Per tutta la sua famiglia è sempre stato un modello di riferimento. Ora Davide assieme i suoi fratelli Renzo (Dino Abbrescia) e Isabella (Cristiana Capotondi), rispettivamente un avvocato e una psicologa di successo, tornano nella vecchia villa di famiglia per prendersi cura della madre Lina (Anna Galiena) che, malgrado il lutto, ritrova subito l’entusiasmo e la gioia di vivere nel giro di pochi giorni. Cosa si nasconde dietro al suo comportamento?

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Come accade sempre nei film diretti da Siani non è tanto la storia che non funziona ma proprio il modo in cui viene realizzata. In Succede anche nelle migliori famiglie, il comico napoletano è anche affiancato nella scrittura a un bravo sceneggiatore come Fabio Bonifacci. Se si prende una scena come quella in cui Davide, in preda all’ansia, cerca di curare il paziente vittima di un infarto, si vede come il ritmo gira a vuoto e i tempi comici sono fuori sincronia. Se si fa girare la stessa scena, per esempio, a Verdone, ci sarebbe tutt’altra efficacia. Stavolta Siani, rispetto al passato, non cerca il primo piano su se stesso e punta a un respiro più corale. Ma il risultato resta sconfortante; resta infatti in secondo piano lui ma anche gli altri personaggi. A cadere maggiormente nell’ombra sono Dino Abbrescia e Cristiana Capotondi mentre la figura di Antonio Catania (che potrebbe essere uscita da una slapstic comedy anni ’30 di LaCava) conferma che non basta costruire bene in scrittura un personaggio se poi non si riesce a valorizzarlo. Al settimo titolo da regista, sembra che Siani stia sempre facendo il suo film d’esordio. Anzi, rispetto a Il principe abusivo, Succede anche nelle migliori famiglie sembra ancora più acerbo. Non c’è più però l’incertezza dell’opera prima, ma solo una messiscena colpevolmente pigra che rasenta la sciatteria.

Regia: Alessandro Siani
Interpreti: Alessandro Siani, Cristiana Capotondi, Dino Abbrescia, Anna Galiena, Antonio Catania, Euridice Axen, Sergio Friscia, Lucia Sardo, Adolfo Margiotta, Evelyn Famà, Annandrea Vitrano, Silvia Mazzieri, Antonio Orefice, Sebastiano Somma
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 77′
Origine: Italia, 2023

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