SUNDANCE 2013 – Top of the lake, la miniserie di Jane Campion in anteprima
A South Island, un'isola della Nuova Zelanda, una giovane detective di polizia indaga sulla scomparsa di Tui, la figlia dodicenne di un boss della droga. Questa la vicenda che dà inizio a Top of the Lake (prima foto dal set) miniserie diretta da Jane Campion
A South Island, un'isola della Nuova Zelanda, una giovane detective di polizia indaga sulla scomparsa di Tui, la figlia dodicenne di un boss della droga. Aveva solo 12 anni, era incinta di cinque mesi e l'ultima volta è stata vista immersa fino al torace in un lago ghiacciato. Nessuno sembra conoscere il nome del padre del bambino: la ricerca della verità coinvolgerà la comunità intera.
Questa la vicenda che dà inizio a Top of the Lake (prima foto dal set) miniserie di sei ore e sette episodi, diretta dalla neozelandese Jane Campion con Garth Davis e scritta insieme a Gerard Lee, già cosceggiatore di Sweetie, prodotta da See-Saw (Shame) e Porchlight Films (Animal Kingdom, The Rover).
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Al tempo stesso, prende le distanze dall'estetica tradizionale delle serie "police procedural" come CSI o NCIS: "Non mi interessa l'aspetto dell'indagine scientifica e mostrare delle perfette e impeccabili detective che vagano con una torcia trovando dappertutto sperma e capelli. […] Spero di aver gestito nel miglior modo possibile la crime story, ma non è la componente essenziale. Sono più importanti l'atmosfera, e la zona in cui abbiamo girato, un paradiso alla fine del mondo".
Il formato televisivo le ha offerto "più libertà e meno restrizioni", spiega la regista di di Un angelo alla mia tavola, Lezioni di piano, Holy Smoke, Ritratto di signora, In the Cut, Bright Star.
"Il mondo del cinema ormai può rivelarsi abbastanza conservatore. Certo, può esserlo anche la produzione tv, ma in una serie si può lavorare su una storia che si svolge in un arco di tempo più ampio: nel cinema questo è ormai considerato un lusso. Amo i romanzi, e mi piacerebbe mantenere una lunga relazione con i miei personaggi". Ci sono stati dei limiti sul budget, precisa, ma sono stati intesi più come una sfida creativa che non come un ostacolo.
Dello stesso avviso il produttore Emile Sherman, che aggiunge: "L'invito a proiettare la serie al Festival ancora prima che in tv testimonia lo spirito pionieristico del Sundance Film Festival, oltre ad essere una dimostrazione del fatto che non c'è più un divario tra cinema e la televisione". La Campion è ancora più lapidaria, quando aggiunge: "Lezioni di piano è finito in tv. Tutto finisce comunque in tv".
Nei panni della detective Robin Griffin, coraggiosa ma inesperta, costretta a rivivere un passato personale di violenza e disagio tornando sui luoghi della sua infanzia per risolvere il mistero, c'è Elisabeth Moss (Mad Men, Darling Companion, On the road). Robin si scontrerà con il padre della ragazza scomparsa, l'ottimo Peter Mullan (Tyrannosaur, War Horse, The Liability) e con GJ, sorta di guru delle donne del luogo, interpretata da Holly Hunter, una vecchia conoscenza della Campion (che vedremo anche nei due nuovi film di Terrence Malick e nel primo film da regista di Diablo Cody, Lamb of God). La ragazzina è intepretata dall'esordiente Jacqueline Joe.
Nel cast, quasi tutto neozelandese, anche David Wenham (Il signore degli anelli, Nemico pubblico, Oranges and Sunshine) Jay Ryan (Neighbours) Cohen Holloway (Good for Nothing) Mirrah Foulkes (Animal Kingdom, Sleeping Beauty) e Thomas M. Wright (Van Diemen's Land). A firmare la soundtrack è Mark Bradshaw, già con la Campion per l'ultimo Bright Star e per i suoi episodi nelle antologie Chacun son cinéma e 8.
Dopo l'anteprima al Sundance Film Festival, la serie, inizialmente concepita solo per la tv, sarà trasmessa a marzo del prossimo anno dalla BBC in UK, dal Sundance Channel in USA e da UKTV in Australia e Nuova Zelanda.