Tutti a parte mio marito è una commedia francese piuttosto divertente capace di tenere un ritmo convincente dall’inizio alla fine. Senza particolari punte, ma con una protagonista davvero brava (Laure Calamy). Lei è Iris, dentista affermata con uno studio bene avviato, sposata con un uomo sempre impegnato, oltre che papà (Vincent Elbaz) modello di due bambine, di 10 e 15 anni, bravissime a scuola, orgoglio della famiglia. Tutto sembra perfetto e funzionare senza intoppi, se non fosse che Iris non fa più l’amore con suo marito da quattro anni, dopo sedici anni di matrimonio. Trattasi del classico calo d’attrazione e l’insoddisfazione, alla soglia dei cinquanta anni, sale inesorabilmente. Ai colloqui scolastici della figlia più grande, Iris si lamenta con la sua amica del complicato rapporto di coppia e per caso un’altra mamma, ascoltando quelle parole, trova il coraggio di consigliarle la ricerca di un amante, magari utilizzando i diversi siti internet d’incontri. Con dei semplici “clic” si accede ad un mondo parallelo, dove “piovono uomini” (motivo per cui il titolo internazionale del film è It’s Raining Men, oltre al fatto che c’è una versione francese del titolo cantata dalla stessa protagonista nell’unica scena musical). Iris si lascia prendere totalmente da questa nuova opportunità e comincia a collezionare storie di un giorno, di ore, in cui vengono fuori anche aspetti goliardici e umani all’unisono.

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Quelle chat per Iris saranno il motivo di ripensare anche alla sua vita passata e quanto probabilmente non sia riuscita a godersi fino in fondo la vita, nonostante ami la sua famiglia. Attraverso la ritrovata sessualità si può riscoprire la gioia di vivere e rivalutare ancora di più ciò che si ha e si è riusciti a costruire insieme. Ovviamente l’improvviso e clandestino cambio di vita di Iris comporterà non pochi problemi in famiglia e a lavoro, ma tutto potrebbe tornare in equilibrio, trovando un rinnovato riassetto, soprattutto poi se scopri che le vite parallele sono due rette che non si incontreranno mai (il finale sui due cellulari della coppia è emblematico). C’è la raffinatezza della commedia francese che accompagna tutta la storia, anche grazie alla ricerca dei luoghi in cui girare e della musica utilizzata, con quel tono retrò, piuttosto azzeccato. La regista Caroline Vignal (nel 2021 ha realizzato Io, lui, lei e l’asino, dopo venti anni di silenzio, dall’esordio al lungometraggio con Les autres filles), torna a lavora con Laure Calamy e davvero sembra un binomio che funziona bene, nell’incoraggiare a lanciarsi nel vortice dell’incertezza per vivere esperienze fuori programma e ritrovare sé stessi.

Titolo originale: Iris et les hommes
Regia: Caroline Vignal
Interpreti: Laure Calamy, Vincent Elbaz, Suzanne De Baecque, Sylvain Katan, Laurent Poitrenaux, Ismaël Sy Savané, Nicolas Godart, Alexandre Steiger, Zoé Richard, Daphné Crepieux, Myriem Akheddiou, Pascal Rénéric, Sarah Touffic Othman-Schmitt, César De Gouvello Grach, Olivia Côte
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 97’
Origine: Francia, 2023

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