14 titoli, 14 serate. Ken Loach è il protagonista di “Bread and Brexit”, ciclo di visioni Rai dedicate al regista britannico iniziato martedì 19 settembre e programmato fino a martedì 19 dicembre (disponibile anche su Raiplay). Si parte con Io, Daniel Blake, film del 2016 vincitore della Palma d’Oro a Cannes, e da qui Rai 5 si avventura in un lungo percorso di riscoperta e rilettura di uno degli autori più rilevanti nel panorama contemporaneo inglese ed europeo in generale.

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Nato il 17 giugno del 1936 a Nuneaton, da una famiglia operaia, Ken Loach studia giurisprudenza presso l’università di Oxford e inizia qui ad avvicinarsi ed appassionarsi al teatro – tanto da divenire in poco tempo presidente di una compagnia universitaria. La sua carriera da regista comincia invece nel 1964, quando la BBC gli commissiona tre episodi di Z Cars, serie televisiva britannica trasmessa tra il 1962 e il 1978 e suo primo approccio al mondo dell’audiovisivo.

Dal piccolo al grande schermo il passo è breve e, a distanza di soli tre anni, Loach realizza Poor Cow, lungometraggio d’esordio al quale rapidamente seguono Kes (1969) e Family Life (1971), tre film che rendono già manifesta l’evidente vocazione alla denuncia sociale insita nella filmografia del cineasta. Una vocazione che, nel corso dei – per ora – 56 anni di carriera ne hanno fatto un autore spesso graffiante, coerente nello stile, desideroso di dare voce a svantaggiati e oppressi e considerato perciò uno dei più importanti – se non il più importante – regista politico europeo. 

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Insignito più volte del Premio della giuria a Cannes (per L’agenda nascosta del 1990, Piovono pietre del 1993 e La parte degli angeli del 2012), due volte vincitore della Palma d’Oro nel 2006 e 2016 (Il vento che accarezza l’erba e Io, Daniel Blake) e protagonista in tutti i principali Festival del mondo (Leone e Orso d’Oro alla carriera rispettivamente nel 1994 e nel 2014), Ken Loach è autore indipendente e coraggioso, costantemente critico nei confronti di una realtà sociale che opprime gli “ultimi”, gli invisibili relegati ai margini.

Tra i film selezionati dalla Rai per il ciclo “Bread and Brexit” troviamo – oltre al già citato Io, Daniel Blake – Terra e libertà del 1995, ambientato nel periodo della guerra di Spagna del 1936, Il vento che accarezza l’erba, fotografia della resistenza irlandese del 1920 contro l’occupazione britannica, e Il mio amico Eric (2009); e ancora My name is Joe (1998), Paul, Mick e gli altri (2001), Bread and Roses (2000), Sweet Sixteen (2002), In questo mondo libero… (2007), e Un bacio appassionato (2004). Fino ad arrivare ai suoi ultimi lavori, dagli anni ’10 post 2000 in poi, come L’altra verità (2010), La parte degli angeli  (2012), Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà (2014) e Sorry We Missed You (2019).

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