Jafar Panahi sfida la censura: un nuovo film in arrivo
Jafar Panahi sfida la censura alla quale è stato sottoposto dal governo iraniano con una durissima condanna: il collega e connazionale Abbas Kiarostami annuncia che Panahi ha completato clandestinamente un nuovo film, il secondo dalla sentenza dopo This is not a film
Sei anni di carcere e 20 anni di divieto assoluto di scrivere e girare film, rilasciare interviste ai media iraniani e stranieri, lasciare il paese. Questa la condanna con cui il governo iraniano, alla fine del 2010, ha cercato di ridurre al silenzio il regista resistente Jafar Panahi.
Senza riuscirci: se lo scorso anno Panahi è riuscito a far arrivare clandestinamente a Cannes This is not a film, girato con mezzi poverissimi durante i suoi arresti domiciliari (in seguito al New York Film Festival, poi distribuito negli States da Pasalides/Tartan e acquistato per l'Italia da Cinecittà Luce) ora il collega e connazionale Abbas Kiarostami annuncia che Panahi ha completato un nuovo film.
Lo riporta in esclusiva Indiewire, che ha intervistato Kiarostami a New York durante l'anteprima del suo ultimo film Like Someone in Love. "Dalla sentenza, Panahi ha già ultimato un altro film. Credo che arriverà nel circuito dei festival" ha detto Kiarostami. "Ecco il modo in cui si sta facendo cinema in Iran. Io ho deciso di lavorare altrove [Like Someone in Love è stato realizzato in Giappone, ndr]. Ognuno fa quello che può, ma la situazione è difficile per tutti".