James Franco e Wim Wenders: Every Thing Will Be Fine
Per la prima volta Wim Wenders dirige James Franco: in Every Thing Will Be Fine, in 3D, storia di un uomo alla ricerca della redenzione e del perdono. Intanto il regista tedesco ha diretto Shade and Light, dedicato a Sebastião Salgado


Sono iniziate le riprese di Every Thing Will Be Fine, nuovo film di Wim Wenders: a Montréal, in Canada."Uno dei miei luoghi preferiti di tutto il mondo" dice il regista tedesco.
Del suo secondo esperimento con il 3D dopo Pina, Wenders si dichiara entusiasta: "Il 3D è completamente sottovalutato, male utilizzato, e sento che le possibilità che offre non sono state ancora esplorate. Può essere uno strumento fantastico per una storia drammatica. Mi piace l'idea di poter giocare con l'interiorità dell'attore". A differenza di altri colleghi, Wenders apprezza comunque anche l'uso spettacolare del 3D: considera Avatar di James Cameron un film visionario, "rivoluzionario".

Fa parte del cast definitivo anche l'attrice canadese Marie-Josée Croze (Lo scafandro e la farfalla, Ne le dis à personne, Le invasioni barbariche, Munich, Ararat). Non farà parte del progetto, come annunciato inizialmente, Sarah Polley. Il direttore della fotografia è Benoît Debie (Calvaire, Vinyan e Colt 45 per Fabrice Du Welz , Irréversible e Enter the void per Gaspar Noé, Spring Breakers per Harmony Korine).
James Franco e Rachel McAdams, per la prima volta insieme sul set, si ritroveranno entrambi a prestare le loro voci a una versione animata de Il piccolo principe, diretta da Mark Osborne. Non abbiamo ancora notizie certe sulla partecipazione di Franco al nuovo film dell'immenso Werner Herzog, Queen of the Desert.
L'uscita di Every Thing Will Be Fine – uno dei progetti cofinanziati da Eurimages per quest'anno – è prevista per l'11 Dicembre 2013 nei Paesi Bassi, a seguire, nel 2014, in Germania e Canada, per Warner Bros e Mongrel Media.
Nel frattempo Wenders ha diretto il cortometraggio Every Kiss Tells a Story, con Liv Tyler, presentato durante il Magnum Cannes, e si è dedicato – con Juliano Ribeiro Salgado – a Shade and Light, dedicato a Sebastião Salgado e in particolare alla sua serie Genesis, per la quale il celebre fotografo ha girato il mondo per otto anni, allo scopo di scrivere "una lettera d'amore a questo pianeta".