SNCCI – I film della Critica dell’inverno

Justine Triet, Michele Riondino, Kristoffer Borgli, Martin Scorsese, Ryûsuke Hamaguchi, Woody Allen, Paul Schrader, Christian Petzold, Aki Kaurismaki e Wim Wenders: i Film della Critica di fine anno

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Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani segnala come di consueto le opere cinematografiche considerate di particolare livello estetico e culturale, a cui designa il titolo di “Film della Critica”, tra quelle uscite in distribuzione in sala in Italia. Di seguito la lista e le motivazioni:

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Anatomia di una caduta di Justine Triet distribuito da Teodora Film. Sandra, Samuel e il loro figlio di 11 anni, Daniel, ipovedente, vivono da un anno in una località remota in montagna. Quando Samuel viene trovato morto ai piedi della loro casa inizia un complicato processo seguitissimo dai media atto a stabilire la causa della morte.
Motivazione: Justine Triet capovolge le dinamiche di genere e di potere all’interno di una coppia, utilizzando i meccanismi della detection e del courtroom drama per raccontare la difficoltà contemporanea nel ritarare i rapporti fra uomini e donne, impantanati in narcisismi e interpretazioni contrastanti della realtà, rancori, rivendicazioni e mal digerite rinunce. Qui niente è come sembra e niente è chiaramente visibile, o interpretabile. Con una Sandra Hüller in stato di grazia.

Palazzina Laf di Michele Riondino distribuito da BIM Distribuzione. Irretito da un’offerta di lavoro vantaggiosa, un dipendente dell’Ilva di Taranto accetta di spiare i suoi colleghi per fare rapporto a uno dei dirigenti. Viene perciò spedito nell’inferno della Palazzina Laf, insieme agli altri operai ritenuti scomodi.
Motivazione: Trovando un efficace equilibrio tra l’approccio realistico alla dimensione popolare e la distorsione grottesca delle figure in campo, eterne vittime del loro destino sociale, Michele Riondino esordisce nella regia con un film che ritrova la lezione del cinema italiano d’impegno civile, tra Germi e Petri, e consegna una vibrante e coinvolgente denuncia di fatti reali avvenuti sullo sfondo del dramma sociale e ambientale della città di Taranto.

Sick of Myself di Kristoffer Borgli distribuito da Wanted. Una giovane donna di Oslo soffre della parabola ascendente del suo fidanzato artista, decide così di ritornare al centro dell’attenzione assumendo un farmaco potenzialmente letale.
Motivazione: Attaccando frontalmente alcuni dei grandi mali delle società occidentali contemporanee, la sorprendente opera prima del norvegese Kristoffer Borgli mette in scena affilatissime, spietate, mai compromissorie sequenze, senza perdere la compassione umana. Il risultato è un film dove il grottesco e il surreale, la risata e l’orrore sono portati verso estremi che sembrano venire direttamente dal cinema di Marco Ferreri.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese distribuito da 01 Distribution. Basato su una vicenda realmente accaduta, il film racconta dei misteriosi assassinii avvenuti tra membri della nazione indiana Osage, dopo la scoperta del petrolio nelle loro terre. Motivazione: L’ennesima riprova di un gigantesco autore che, anche quando è prodotto da una piattaforma è capace di reinventare il proprio grande cinema: un film fluviale, dal ritmo disteso eppure impietoso, in grado di dialogare con le forme della serialità televisiva riuscendo a riprodurre la propria limpida visione del mondo. Un’opera sulle origini dell’America, il capitale che la consuma, l’homo homini lupus tra culture che la anima e la strema, in una storia americana, che grottescamente e implacabilmente racconta la scomparsa dolosa dei nativi, con un finale sardonico sulla società dello spettacolo.

Il male non esiste di Ryûsuke Hamaguchi, distribuito da Teodora Film e Tucker Film. La pellicola racconta di un villaggio non distante da Tokyo dove vita trascorre modesta e secondo l’ordine della natura, finché non viene sconvolta dall’arrivo di un’azienda di costruzioni che rischia di rompere l’equilibrio ecologico dell’aria.
Motivazione: Una piccola comunità immersa nel silenzio delle montagne affronta un’azienda che vuole costruire in quei luoghi un camping di lusso. Gli speculatori venuti da Tokyo sapranno rispettare la Natura? E a che prezzo? Il regista di “Drive My Car” torna a stupire con un film teso e allarmante che sterza in direzioni imprevedibili, sublimando la denuncia in brivido metafisico grazie alla sofisticata trama visiva e alle musiche ammalianti di Eiko Ishibashi.

Un colpo di fortuna di Woody Allen distribuito da Lucky Red. La Motivazione: Inoltrandosi di nuovo nei meandri più oscuri delle persone, Woody Allen codifica una brillante commedia “gialla”, all’apparenza romantica nel caratteristico scenario parigino, con toni da cinismo malvagio di un personaggio al di sopra di ogni sospetto, delegando il senso e la conclusione di un inaspettato ménage à trois al destino più beffardo.

Il maestro giardiniere di Paul Schrader distribuito da Movies Inspired, con la seguente Motivazione: Paul Schrader costruisce una nuova variazione sui temi cardine della sua poetica di caduta e redenzione, e ci consegna una riduzione in purezza assoluta delle sue dinamiche formali, come il diario tenuto dal protagonista. In questa maniera Il maestro giardiniere sembra chiudere una vertiginosa trilogia allargando il discorso sulla violenza a inusuali istanti onirici e ad una riflessione sugli spauracchi politici della contemporaneità.

Foglie al vento di Aki Kaurismäki distribuito da Lucky Red è stato designato perché Nel suo stile classico, fuori dal tempo e dai tempi (moderni), il regista finlandese trova un barlume di speranza per la classe operaia, continuamente umiliata: bastano un uomo, una donna, e un cane protesi verso l’orizzonte. Il cinema di Aki Kaurismäki è fortunatamente una foglia ancora tenacemente attaccata all’albero, che esplora la solitudine con tenerezza e affetto.

Il cielo brucia di Christian Petzold distribuito da WANTED. La motivazione: Una casa sul Baltico, un bosco minacciato dagli incendi, quattro giovani alle prese col desiderio, l’arte, la scrittura, più un quinto incaricato di ricordarci che il tempo non risparmia nessuno. Un occhio a Rohmer, un altro a “Teorema”, Christian Petzold intreccia con ammirevole economia di mezzi e un pugno di attori straordinari una luminosa riflessione sull’amore, il destino. E quella gabbia di aspettative, talenti, idiosincrasie che forgia il carattere e la vita di ognuno di noi.

E il primo film designato del 2024, Perfect Days di Wim Wenders, distribuito da Lucky Red, perché Riflettendosi nuovamente nel cinema di Ozu, Wim Wenders ritrova attraverso la natura, l’arte e uno sguardo contemplativo su un uomo solitario e una città, la sua sintesi migliore, tra una colonna sonora eterna e il confine tra digitale e analogico. Straordinario l’interprete Kōji Yakusho.

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