L'edizione del ritorno, della riaffermazione di un primato di prestigio. Grandi numeri, ma una sottile sensazione di stanchezza. Eppure, le visioni esaltanti non sono mancate
I film di Luhrmann e Bellocchio hanno la media del 9, quello di Gray è il miglior film del concorso. Tra gli altri titoli fondamentali ci sono anche Crimes of the Future, Nostalgia e Pacifiction
Léonor Serraill racconta il senso di frustrazione, i sogni e i talenti irrealizzati, le incomprensioni, lo sfiorire della bellezza in due decenni di una famiglia ivoriana. In concorso a Cannes75
Sorprendente passo falso della cineasta in un film vecchio nella forma e nell'anima, al limite della presunzione, con una spenta Michelle Williams. Concorso.
Un cinema materico in cui l'immagine narra costantemente le superfici. Entra nell'intimità dei personaggi intrecciando le loro storie con delicatezza. Un certain regard.
La sortita coreana di Kore-eda sembra, in parte, aver smarrito la purezza. Ma resta la meraviglia di quei momenti in cui l'emozione sorge spontanea dalle immagini. In concorso a #Cannes2022
Mantiene altissimo il livello della tensione anche quando non succede nulla. Il cineasta spagnolo si conferma oggi uno dei nomi più vitali del panorama europeo. Cannes Première
Un ritratto adolescenziale sull'identità di genere che funziona soprattutto quando ci sono i due protagonisti da soli. Poi si perde quando cambia il tono per ritrovarsi in qualche frammento. Concorso
Un thriller in potenza in cui la tensione si traduce in una linea continua di inquietudine fisiologica. Solo in pochi istanti, Claire Denis riesce a trovare intensità e libertà. Concorso.
Un dramma poliziesco con delle incursioni action, con Dujardin ed la sua squadra impegnati a cercare i responsabili degli attentati avvenuti il 13 novembre 2015 a Parigi. Fuori Concorso
Un melodramma familiare che va prima aspettato e poi cresce alla distanza. Ottima la prova degli attori, guidati da Taraneh Alidoosti che arriva dal cinema di Farhadi. Concorso.
Strabordante, incontrollato fiammante. Un cinema che pensa in grande dove il film si mangia Elvis oppure Elvis si mangia il film. Corpo, supereroe, divinità. Una bomba. Fuori concorso.
Incrocio tra commedia sentimentale e film di rapina dove Garrel ritrova l'ispirazione che stavolta non ha niente di calcolato dopo la deludente parentesi di La crociata. Fuori Concorso.
Il cinema dei due registi belgi non riesce più a sostenere il peso delle loro storie e riciclano un metodo che però non funziona più come in passato. Concorso.
Il documentario traccia un ritratto di David Bowie, dalla musica alle passioni per la pittura, il cinema e la sua capacità di trasformare in arte ogni aspetto della sua vita. Fuori Concorso.
La sintesi di tutto il cinema dell'autore canadese che va assorbito, metabolizzato e poi goduto come puro piacere estetico e sensoriale. Immortale. Concorso.
Non c'è solo la componente autobiografica ma un pezzo di vita che esce dagli anni '80 che racconta di entusiasmi e drammi con un trasporto incontrollato. Il suo film migliore. Concorso.
Jasmine Trinca è brava nel trovare la complicità delle sue protagoniste, ma il film rimane un po’ incerto, in equilibrio tra l'esilità delle figure e la rigidità della scrittura. Séances Spéci
Ispirato ai fatti realmente accaduti tra il 2000 e il 2001, un thriller esplicito e privo di ambiguità che si smarrisce presto e sprofonda in un terrificante finale. Concorso.
Il cineasta francese continua il suo discorso surreale con una storia di supereroi destinati a salvare il mondo, ma incapaci di badare a se stessi. Diverte in modo grottesco. Fuori concorso
Östlund torna in concorso a Cannes dopo la vittoria della Palma d'oro del 2017 per The Square. Il regista svedese ha presentato il nuovo film con Harris Dickinson, Woody Harrelson e il cast
I comportamenti dei singoli sono lo specchio di determinate dinamiche sociali e politiche. E qui raccontano la paura dell'altro, il fallimento dell'integrazione. In concorso a #Cannes2022
Si prende i suoi tempi e le sue pause, ma paradossalmente resta lì impiantato quasi al punto di partenza. Compiaciuto e irritante, cerca (im)probabili complicità. Concorso
Il regista torna al polar per raccontare un caso raccapriciante di omicidio. E trova il tormento e la solitudine di un'umanità distratta e sotto anestesia. Cannes Première.
Guzmán si fa da parte, passando il testimone e riprendendo ammirato chi gli dice che non bisogna aver timore di morire lottando per la democrazia. Séances Spéciales.
Il regista australiano, insieme a Tilda Swinton e Idris Elba, ha raccontato alla stampa l'origine e il significato del suo fantasy allegorico, presentato Fuori Concorso al 75º Festival di Cannes