Viaggio nella mente di Sam Esmail

Uno sguardo alla carriera dello showrunner di “Mr. Robot”, che dall’esordio del 2014 con “Comet” fino all’ultimo film Netflix “Il mondo dietro di te” ha sempre giocato con la mente dello spettatore

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Lo sceneggiatore e produttore Sam Esmail torna a far parlare di se’, dopo l’uscita del film targato Netflix Il mondo dietro di te, thriller che vede protagonisti Julia Roberts ed Ethan Hawke. Il film che porta sullo schermo il romanzo omonimo scritto da Rumaan Alam, ruota intorno alla storia di due famiglie, che rendendosi conto che l’intera nazione è precipitata nel caos senza più il supporto di wifi e telefoni, dovranno mettere da parte le rispettive ostilità personali, culturali, sociale ed etniche per riuscire a sopravvivere agli imminenti eventi catastrofici.

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Esmail in Il mondo dietro di te porta avanti una critica politica e sociale all’America, alle sue responsabilità verso il resto del mondo. Questi temi ritornano nella filmografia di uno degli showrunner più discussi degli ultimi anni. Facciamo, però, un passo indietro e ripercorriamo gli albori dell’autore e in particolar modo il suo primo lungometraggio, scritto e diretto nel 2014: Comet. Senz’altro un debutto degno di nota, che vede i protagonisti Justin Long ed Emmy Rossum in ottime performance attoriali, contribuendo a elevare la qualità di un’opera già di per sé brillante, a partire dalla sceneggiatura. Comet si contraddistingue per la sua struttura temporale frammentario e per il modo di raccontare una storia d’amore come se fosse un flusso continuo in cui passato, presente e futuro diventano un tutt’uno. Un film comprensibile a tutti ma allo stesso tempo complesso nelle sue scelte registiche: le immagini sono profondamente intime e astratte al medesimo tempo.

A seguire, sempre nel 2014, esce Mockingbird – In diretta dall’inferno del quale è sceneggiatore. Nel film una coppia riceve tre videocamere e una lista di istruzioni da seguire per continuare a riprendere ed evitare di morire. Esmail cura il soggetto e si approccia così al genere thriller, il film non riscontra il successo sperato. È nel 2015 che l’autore si fa notare dal pubblico e dalla critica grazie a una delle serie tv più originali degli ultimi anni, Mr. Robot (trasmessa sul canale a pagamento Premium Stories, su Infinity, su Prime Video e su Netflix), del quale è sceneggiatore e produttore esecutivo.

Elliot Alderson, interpretato dal futuro premio Oscar Rami Malek, un giovane ingegnere informatico di New York che lavora come esperto di sicurezza informatica presso la Allsafe Cybersecurity. Sociopatico, con deliri paranoici e allucinazioni, tratta le persone come computer da hackerare per scoprirne i segreti più intimi. Elliot viene avvicinato da Mr. Robot, un misterioso personaggio che intende introdurlo in un gruppo di hacktivisti conosciuti con il nome di fsociety, con l’intento di liberare l’umanità dai debiti con le banche e smascherare i potenti che stanno distruggendo il mondo.

Sam Esmail racconta un intrigo per molti versi analogo a Il mondo dietro di te, ponendo al centro delle opere le teorie del disastro. In Mr. Robot, però, vi è l’obiettivo chiaro di quale sarebbe stato il punto di arrivo, creando un finale memorabile. Non si tratta solo di una serie che parla di hackeraggio: attraverso la scrittura sapiente della psicologia dei personaggi, gli attacchi di hacker di Elliot divengono uno strumento attraverso il quale una cerchia ristretta di persone può indirizzare le proprie forze verso il vero nemico. Esmail costruisce il coinvolgimento del protagonista con la fsociety, il rapporto con Darlene, Mr Robot, l’amica Angela e il malvagio Tyrell, sono costruiti interamente sull’incapacità di concedere fiducia agli altri e al mondo attorno a sé, un problema centrale nella nostra contemporaneità.

Dopo il successo di Mr Robot, Sam Esmail dirige una nuova serie tv nel 2018, Homecoming, basata sul podcast omonimo di Horowitz e Bloomberg, pubblicata sulla piattaforma Amazon Video con protagonista Julia Roberts. Anche qui è compito dello spettatore sciogliere e ricostruire, scena dopo scena, la storia della serie. In un’intervista alla BBC, Esmail afferma: “Ciò che ti offre è questo indelebile senso di disorientamento e anticipazione. Perché quando guardi un film e non sai cosa succederà dopo, ma allo stesso tempo lo desideri disperatamente, quella è probabilmente l’esperienza più esaltante che puoi offrire al pubblico”. L’ambiente, con gli arredi vintage e gli ampi corridoi asettici, contribuisce a calare il pubblico nello stesso smarrimento dei protagonisti. Homecoming è una serie costruita sulla paranoia, in cui tutto sembra sempre più incontrollabile e dove l’impotenza dell’individuo regna sovrana a cospetto di un sistema potente e malsano. Le opere di Esmail giocano con la mente dello spettatore e allo stesso tempo si concedono alla manipolazione, in una dinamica portata avanti con coerenza fino a quello che è, a oggi, il suo ultimo film, Il mondo dietro di te.

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