Courmayeur Noir in festival
Courmayeur 7 – 13 dicembre 2010
Distr. It. Twenty Century Fox
regia di Angela Landini – dur. 3’56’’
regia di Angela Landini – dur. 4’
Courmayeur 7 – 13 dicembre 2010
Dal 4 al 10 dicembre
La sedicesima edizione del COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL si svolgerà da martedì 5 a lunedì 11 dicembre
COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 5-11 DICEMBRE 2006
La sedicesima edizione del COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL si svolgerà da martedì
Il festival è diretto da Emanuela Cascia, Marina Fabbri, Giorgio Gosetti; è promosso dal Comune di Courmayeur e dall'Assessorato al Turismo della Regione Valle d'Aosta con il contributo dell'AIAT Monte Bianco e il sostegno della Direzione Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Noir in Festival è una realizzazione STUDIO resa possibile dall'impegno di sponsor privati come MINI Italia, il Gruppo Napapjiri, il Casinò de
Cinque le sezioni in cui si articola il programma dell'edizione 2006
La selezione ufficiale per il cinema con 15 titoli in anteprima assoluta di cui
Tra i titoli già confermati La tourneuse des pages di Denis Dercourt, una delle rivelazioni dell'ultimo festival di Cannes, l'indipendente americano (in odore di scandalo) 10th & Wolf di Robert Moresco con Giovanni Ribisi, Dennis Hopper e Val Kilmer, l'atteso horror Non aprite quella porta – L'inizio di Jonathan Liebesman, il fantastico The Covenant di Renny Harlin.
Per la sezione letteraria quest'anno è centrale il tema della metropoli, a cui viene dedicato l'incontro Le città in nero. Scrittori italiani e stranieri raccontano le loro città, diventate, da semplice sfondo, veri e propri personaggi delle storie contemporanee della violenza. Oltre a Elmore Leonard, definito dalla critica americana il 'Dickens di Detroit', partecipano all'incontro; James Hall cantore della Miami violenta dei nostri anni, Harlan Coben con la sua New York tra leggenda e realtà, l'islandese Arnaldur Indridason vera scoperta della "nuova onda" scadinava. E gli italiani Enzo Fileno Carabba, Marcello Fois, Marco Vichi, curatore dell'antologia "Le città in nero" edita da Guanda.
Tra gli altri protagonisti del circolo Napapjiri: gli americani Harlan Coben autore di Suburbia killer (Mondadori), James W. Hall con il bestseller Acqua profonda (Piemme) e l'inglese Andrew Taylor autore di Il ragazzo americano (Editrice Nord), magistrale ricostruzione degli anni londinesi di Edgar Allan Poe. Uno sguardo particolare è rivolto al noir dei paesi scandinavi con la presenza di Jo Nesbo autore de Il pettirosso (Piemme) e Arnaldur Indridason con La signora in verde (Guanda). Tra gli italiani, non poteva mancare quest'anno Giorgio Faletti con il suo nuovo libro Fuori da un evidente destino (Baldini&Castoldi). Mentre scrittori americani e italiani si confrontano nell'antologia The Dark Side (Einaudi) che sarà presentata al Festival dal curatore Roberto Santachiara insieme ad alcuni degli autori dei racconti pubblicati.
MINI Noir sarà ancora una volta una sorta di "Festival nel festival" con film per i più giovani come Stormbreaker e le avventure create dal geniale disegnatore John Dillworth Leone cane fifone, realizzate da Cartoon Network Studios, anteprime assolute come FLUSHED AWAY ("Giù per il tubo") dagli autori di Wallace & Gromit, laboratori creativi realizzati insieme all'Istituto Europeo di Design – IED Milano che per l'occasione ha anche realizzato due mostre, una grafica dedicata all'illustrazione di due racconti di Carlo Lucarelli e una fotografica, creata sui temi del noir dai giovani allievi dell'istituto.
La televisione in noir sarà al centro di uno spazio autonomo con le anteprime di alcune delle serie americane più attese del momento in accordo con Buena Vista Entertainment e FoxCrime, e uno speciale omaggio all'antologia italiana CRIMINI in onda su Raidue proprio in contemporanea con il Festival.
La sezione Doc Noir è dedicata quest'anno alla rivoluzione ungherese del 1956 e alle conseguenze internazionali di quelle che furono definite le due settimane più lunghe del dopoguerra. In quell'anno il mondo tremò: equilibri, bene o male consolidati, furono messi a dura prova. La sfida di una piccola nazione contro la potente Unione Sovietica fu infatti uno dei maggiori drammi per l'Occidente durante
L'immagine del Courmayeur Noir in Festival 2006 è di Mojmir Ježek ; il logo del Festival è di Daniele Panebarco; l'immagine del MINI Noir è stata gentilmente concessa da IED – Milano.
Infine i premi letterari: oltre al Premio Giorgio Scerbanenco-
Di Leonard, lo scrittore preferito da Quentin Tarantino, è in uscita per Einaudi a fine novembre l'ultimo libro Hot Kid, mentre al cinema è atteso Killshot, l'ultima trasposizione firmata dal regista inglese John Madden (Shakespeare in Love e Proof ). Ma su Leonard, Hollywood ha ben due progetti pronti per il 2007: il remake di Quel treno per Yuma, per la regia di James Mangold, con Christian Bale e Russell Crowe (l'originale del
IL RAYMOND CHANDLER AWARD
Il Premio Raymond Chandler nasce nel 1986 con il sostegno della Fondazione Raymond Chandler, e si pone l'obiettivo di rendere omaggio a un maestro del genere mystery – in tutte le sue forme. Uno scrittore capace di ritrarre la realtà del nostro tempo, un artista che abbia studiato a fondo le sfaccettature del mondo in cui viviamo e che abbia saputo descrivere le contraddizioni e i paradossi dei personaggi e della società, come Raymond Chandler fece nei suoi libri. I mystery di Raymond Chandler hanno trasceso il genere letterario di cui fanno ufficialmente parte per entrare a pieno diritto nella storia della letteratura moderna. È per questa ragione che nelle edizioni precedenti il premio è stato assegnato a scrittori molto diversi tra loro, come per esempio, Graham Greene, Leonardo Sciascia, James G. Ballard, Manuel Vasquez Montalban, Fredrick Forsyth, P.D. James, Osvaldo Soriano, John le Carré e John Grisham.
I vincitori, che ricevono una copia in argento del Brusher Dobloon, la moneta protagonista del romanzo La finestra sul vuoto (1943), hanno sempre onorato il festival della loro presenza fornendo così uno spunto interessante per affrontare con loro i temi più significativi della loro opera e della letteratura noir in generale.
PREMIO GIORGIO SCERBANENCO –
MIGLIOR ROMANZO NOIR ITALIANO EDITO
30 NOIR PER IL PREMIO GIORGIO SCERBANENCO 2006
1 Danilo ARONA, Cronache di Bassavilla, Flaccovio
2 Tullio AVOLEDO, Tre sono le cose misteriose, Einaudi
3 Eraldo BALDINI, Come il lupo, Einaudi
4 Luca BANDINI, Controllo assoluto, Marsilio
5 Paola BARBATO, Bilico, Rizzoli
6 Domenico CACOPARDO, L'accademia di vicolo Baciadonne, Baldini &Castoldi Dalai
7 Davide CAMARRONE, Lorenza e il Commissario, Sellerio
8 Gianrico CAROFIGLIO, Ragionevoli dubbi, Sellerio
9 Sandrone DAZIERI, Il Karma del Gorilla, Mondadori
10 Piergiorgio DI CARA, Vetro freddo, E/O
11 Nino FILASTO', Aringa Rossa, Flaccovio
12 Patrick FOGLI , Lentamente prima di morire, Piemme
13 Roberto GIARDINA, Pizza con crauti, Colorado Noir
14 Tito GILIBERTO, Mozart: Delitti in Re Maggiore, Todaro
15 Luigi GUICCIARDI, Occhi nel buio, Hobby & Work
16 Lucia INGROSSO, La morte fa notizia, Pendragon
17 Massimo MARCOTULLIO, Il corpo del mondo, Todaro
18 Giovanni MASTRANGELO, Henry, Einaudi
19 Raul MONTANARI , L'esistenza di Dio, Baldini Castoldi & Dalai
20 Giancarlo NARCISO, Incontro a Daunanda, Flaccovio
21 Salvatore NIFFOI , La vedova scalza, Adelphi
22 Gery PALAZZOTTO, Giù dalla rupe, Flaccovio
23 Giuseppe PEDERIALI , Camilla e il Grande Fratello, Garzanti
24 Alessandro PERISSINOTTO, Una piccola storia ignobile, Rizzoli
25 Patrizia PESARESI, Dopo la prima morte, Flaccovio
26 Enrico SOLITO, Nero porpora, Hobby & Work
27 Salvo TOSCANO, L'enigma Barabba, Flaccovio
28 Valerio VARESI , A mani vuote, Frassinelli
29 Grazia VERASANI , Velocemente da nessuna parte, Colorado Noir
30 Christine VON BORRIES, Una verità o l'altra, Guanda
Programma completo della XV edizione del Festival che si terrà dal 6 al 12 dicembre.
SEI GIORNI TRA CINEMA, LIBRI, PERSONAGGI
ALLA XV EDIZIONE DEL
COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL
Saranno 10 i film in concorso – e altri quattro fuori concorso – alla prossima edizione del Courmayeur Noir in Festival in programma all'ombra del Monte Bianco da martedì
Come sempre film e libri andranno di pari passo, fin dalla giuria internazionale per il cinema, presieduta da un maestro del thriller come lo scrittore Jeffery Deaver ("La dodicesima carta"), composta dall'attore americano Val Kilmer ("Alexander"), dalla produttrice svizzera Tiziana Soudani ("Face Addict"), dallo scrittore americano Raymond Benson ("Prima del buio") e dall'attrice Barbora Bobulova ("Cuore Sacro").
Per la letteratura, tutti i riflettori sono accesi su George Pelecanos, vincitore del Raymond Chandler Award per la sua conclamata capacità di rinnovare il genere noir, e ci sarà invece battaglia fino all'ultimo voto per decretare il "giallo dell'anno" coronato dal Premio Giorgio Scerbanenco –
Tra i film più attesi: la grande anteprima di Le cronache di Narnia e il debutto italiano di A History of Violence, gli italiani Piano 17 dei Manetti Bros e The Torturer di Lamberto Bava (work in progress), Adam's Apples (il film danese candidato all'Oscar) e le nuove opere di maestri affermati come come Bille August (Return to Sender) e Yves Angelo (Les âmes grises), il debutto nella regia dell'autore di Gosford Park, Julian Fellowes che porta a Courmayeur Separate Lies; l'horror più amato dai giovanissimi, Saw 2.
Tra gli scrittori che illumineranno la "pagina buia" del Circolo Napapijri: l'ispiratore di David Lynch, Barry Gifford, la nuova regina del mystery esoterico Kate Mosse, gli scrittori-sceneggiatori inglesi Nicholas Evans (L'uomo che sussurrava ai cavalli) e Mark Mills (The Lost Son), la trasgressiva canadese Susan Musgrave, l' "incendiario" Chris Cleave e il cileno Roberto Ampuero. Senza dimenticare gli italiani, dai "piemontesi" come Gianni Farinetti, Margherita Oggero, Gianni Perissinotto e Piero Soria, ai nuovi maestri come Tullio Avoledo, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, fino al quasi debuttante Davide "Subsonica" Di Leo.
Una "tre giorni sul Potere Noir" con la partecipazione di scrittori, editori, critici farà il punto su un genere ormai tanto popolare da entrare nella storia del costume e del secolo; una mostra fotografica renderà omaggio alle atmosfere misteriose del jazz (i ritratti di Daniela Zedda raccolti nella mostra "Sessions") ma sarà protagonista anche la matita di Bonvi (per il compleanno di Nick Carter); le attese anteprime di "pilots" molto popolari dalle serie Commander in Chief con un'inedita Geena Davis, Night Stalker, Criminal Minds, Medium (con Patricia Arquette), porteranno al festival il meglio della televisione che si vedrà nella prossima stagione; sei documentari, nove "corti", un inatteso Hitchcock Party animato da videoartisti, filmmakers e il Dario Argento di Do You Like Hitchcock? comporranno il programma parallelo del cinema che proporrà anche due rarità come il molto misterioso Cerchio della morte del 1926 e un capolavoro dimenticato come La decima vittima di Elio Petri.
Due speciali omaggi ricorderanno infine due grandi del noir e due amici del festival come Eddie Bunker e Evan Hunter (a tutti noto come Ed McBain).
E ancora, i nuovi progetti di film e serie tv che Courmayeur tiene a battesimo negli incontri del Caso Italia, da La cura del Gorilla di Carlo Sigon con Claudio Bisio e Stefania Rocca a Mare nero di Roberta Torre, da La notte eterna del coniglio di Valerio Boserman alla serie Crimini fino al nuovo lungometraggio di Gabriele Salvatores.
Autentico "festival nel festival" sarà invece il MINI Noir, giunto alla sua seconda edizione e rivolto al pubblico dei giovanissimi, dai 7 ai 14 anni: proiezioni, personaggi, laboratori, giochi interattivi, cartoons, esposizioni di progetti grafici e perfino un mini-stage di scherma nel segno della Sfida. Tra gli ospiti d'onore di questa sezione che proporrà in anteprima le immagini di Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro, un popolare scrittore come Valerio Massimo Manfredi e un celebre maestro d'armi come Renzo Musumeci Greco.
A COURMAYEUR IL «NOIR AL POTERE»
Dal 6 al 12 dicembre ritorna il Courmayeur Noir in Festival
Sarà un appuntamento di particolare significato la quindicesima edizione del maggiore festival europeo dedicato al genere mystery, quel Noir in Festival nato nel 1991 dall'esperienza del MystFest alla quale appartengono tutti i componenti dell'attuale direzione (Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Emanuela Cascia), così come buona parte del Comitato dei Garanti.
Sarà significativo sia per la maturità raggiunta dalla manifestazione in un contesto – quello della Valle d'Aosta – che ne è ormai diventato la sede naturale e che rinforza di anno in anno la sua vocazione a Regione attenta al cinema; sia per il tema centrale assunto ad emblema della prossima edizione – ovvero l'autentico boom di un genere che ormai vede la scuola italiana ai vertici della popolarità e del successo.
Il programma della manifestazione, associata AFIC e Fiapf, collocata stabilmente tra i maggiori festival italiani e insignita del marchio "Valle d'Aosta Cinema", ripete i tratti che ne hanno fatto la fortuna (carattere interdisciplinare, attenzione all'attualità e alla memoria, enfasi sui nuovi linguaggi e sviluppo dell'osservazione critica sul legame tra cinema e letteratura), ma si concentrerà in modo particolare sulla promozione del cinema italiano ed europeo (compresa la fiction, il documentario, il cortometraggio) e su figure di grande spicco nelle varie sfaccettature del mystery.
Il Courmayeur Noir in Festival è una realizzazione STUDIO Coop. ed è promosso dal Comune di Courmayeur, dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta – Assessorato al Turismo, dall'AIAT di Courmayeur, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e di sponsor privati quali MINI Italia, il Gruppo Napapijri, il Casinò de
I riconoscimenti del Festival saranno infine discussi in un pubblico incontro tra i giurati e gli allievi del corso di formazione per giovani critici dello stage francofono voluto dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione della Vallée che saranno a loro volta giuria del concorso "Corti di paura" per il cortometraggio. Questa selezione di nove titoli è firmata da Leonardo Gandini.
La selezione DocNoir, curata da Luciano Barisone e Carlo Chatrian, individuerà sei casi di cronaca e di costume tra cinema e realtà che vengono riaperti e discussi in occasione del festival con il supporto delle immagini e delle ricerche condotte dagli autori dei filmati selezionati. Nell'epoca in cui i migliori documentari partecipano ai concorsi internazionali, vincono i maggiori premi, sono entrati di diritto anche nelle selezioni dei festival specializzati come il Noir, creare uno spazio apposito ha senso se rimanda a una riflessione più articolata che fa perno sulla forza delle immagini per riaprire la riflessione, per rilanciare la ricerca, insomma per fare del documentario uno stimolo e un'occasione di senso.
Lo spazio Italia proseguirà il felice lavoro di ricerca e valorizzazione del genere in Italia, tra cinema e televisione, aprendo le porte del festival anche al "non finito", all'anticipazione di set, al prodotto inatteso.
Tra le anteprime attese quest'anno: La cura del Gorilla di Carlo Sigon con Claudio Bisio e Stefania Rocca, dal romanzo di Sandrone Dazieri; Crimini, serie di otto storie coordinata da Giancarlo De Cataldo, Mare Nero di Roberta Torre con Luigi Lo Cascio, La notte eterna del coniglio di Valerio Boserman, il nuovo progetto di Gabriele Salvatores e Do you like Hitchcock? di Dario Argento, in uscita sul mercato dell'home video.
Il noir al potere sarà oggetto invece di una tre giorni di incontri con scrittori stranieri, i nostri più famosi italiani (Lucarelli, Fois, De Cataldo, Avoledo), editori e comunicatori che si occupano di libri nella pubblicità, in televisione e alla radio, per riflettere sui vantaggi e sulle trappole del successo di un genere che è diventato ormai il linguaggio vincente della comunicazione contemporanea. In quest'occasione racconteremo anche il dietro le quinte di una nuova forma di comunicazione per immagini legata ai libri, ovvero il fenomeno dei booktrailers, che usando il linguaggio del cinema e della videoclip, cercano di conquistare soprattutto la "generazione MTV" ai libri, molto spesso ai libri noir.
Il vincitore del Raymond Chandler Award 2005, assegnato alla carriera di un grande maestro del thriller, sarà ritirato quest'anno da George Pelecanos, l'autore di "Angeli Neri" e di una serie di romanzi di grande successo che parlano la lingua aspra delle metropoli contemporanee, oltre che appassionato produttore e divulgatore del cinema indipendente di genere (ha distribuito in Usa per primo John Woo).
Il Premio Giorgio Scerbanenco al miglior noir italiano edito nell'anno, sarà invece reso noto a Courmayeur dopo che una giuria di "lettori eccellenti", guidata dallo scrittore Nico Orengo, sceglierà il vincitore tra i 5 migliori segnalati dai lettori di Tuttolibri de
Per Gran tour in nero, ovvero il giro della Penisola attraverso gli scrittori di genere, quest'anno tocca al Piemonte, già patria del grande Carlo Fruttero che, con lo scomparso Franco Lucentini è stato anche un nostro Premio Chandler alla carriera nel '94. Nel suo nome, il critico Sergio Pent riunirà scrittori come Margherita Oggero, Piero Soria, Gianni Farinetti, Alessandro Perissinotto per farci scoprire delle possibili "radici piemontesi della paura"…
Ma Noir in Festival non è solo brivido e dramma sociale; è anche divertimento, fantasia, mistero.
Il MINI-Noir, autentico festival-nel-festival riservato ai più piccoli (dai 7 ai 14 anni) alla sua seconda edizione, ritorna con film in anteprima, scrittori per ragazzi, laboratori creativi, storie e viaggi degne dei "piccoli brividi" con cui si impara a guardare la realtà degli adulti, fino al rivoluzionario video-gioco interattivo interamente italiano "Boogie Man".
Questa sezione del festival, promossa in accordo con uno dei main sponsor della nostra manifestazione, MINI Italia, è realizzata in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano che del MINI Noir – insieme al festival romano "Alice nella città" – è partner privilegiato. Tra le presenze eccellenti, Valerio Massimo Manfredi, che racconterà ai più piccoli le grandi avventure della Storia e il maestro d'armi Renzo Musumeci Greco.
Dalla sigla animata alla locandina-programma, fino ai laboratori creativi, i percorsi del festival dei ragazzi sono curati dagli allievi dello IED che saranno a Courmayeur insieme a scrittori famosi, e ospiti eccellenti.
Tra gli Eventi Speciali dell'anno: il film restaurato e sonorizzato Il cerchio della morte (1926), grazie alla collaborazione con
TUTTI I FILM DI NOIR IN FESTIVAL 2005
Campione di incassi in patria, opera seconda, è la versione neo-gotica delle "Scarpette rosse" di Hans-Christian Andersen. Nella ormai tipica tendenza del cinema coreano, l'autore mescola analisi psicologica e immaginario horror, sullo sfondo della società contemporanea, con un occhio al pubblico giovanile. Al centro della storia, il triangolo tra scarpe-killer (che nel film sono colorate di rosa invece che rosso sangue), una madre single e la giovane figlia, i cui rapporti sono conflittuali ai limiti del violento.
Una giornata da incubo nella vita del pusher Milo, già discutibile "eroe" dei due precedenti film dedicati a questa paradossale e adrenalinica "trilogia dello spaccio". Milo vorrebbe fare un regalo davvero speciale alla figlia nel giorno del suo 25mo compleanno, ma ha bisogno dei soldi di una partita di droga che non riesce a piazzare sul mercato…Quasi una variazione in noir del precetto di "Dogma".
Nella campagna francese a poche miglia dal fronte della Prima Guerra Mondiale, viene trovato il corpo di una giovinetta. Le autorità militari e civili indagano su quello che appare un delitto atroce, ma il maggiore indiziato è proprio il Procuratore del luogo. E di fronte ai privilegia di casta, anche la giustizia rischia di dover venire a patti… Con Denis Podalydès, Jean-Pierre Marielle e Jacques Villeret, dal regista di Il colonnello Chabert.
La corruzione nella polizia di Varsavia raccontata con la verità del documentario (autentico approccio adottato dal regista) e l'emozione delle storie di uomini in carne ed ossa, né carogne, né eroi. Un vero noir come sarebbe piaciuto a Ed McBain, ma anche una riflessione sulla nuova società dei Paesi dell'est, sospesa tra memorie del passato e illusioni consumistiche. Quasi la risposta polacca a 36 (Gran Prix al Noir del 2004).
7. Regno Unito, Separate Lies di Julian Fellowes
Reduce dal trionfo all'ultimo Festival di Londra, il primo film da regista dell'autore di Gosford Park. Ritornano le atmosfere patinate e conformiste del miglior mystery anglosassone ma basta un piccolo incidente quotidiano (l'investimento di un ragazzo) a sconvolgere le vite dei coniugi Manning. Film di micro-delitti ordinari e di sentimenti accuratamente nascosti, mette in scena attori della qualità di Emily Watson, Tom Wilkinson, Rupert Everett.
8. Regno Unito-Danimarca, Return to sender di Bille August
Un grande regista europeo, due volte premiato a Cannes, si cimenta con i modelli più classici del legal thriller americano in nome di una battaglia di giustizia. Frank Nitzche vorrebbe che la donna con cui ha costruito un rapporto d'amicizia epistolare fosse innocente. Anche l'avvocato di questa fragile infermiera condannata alla sedia elettrica vorrebbe credere innocente la sua cliente. Ma qual è la verità e quanto tempo resta per rivelarla? Con Aidan Quinn e Connie Nielsen.
Ciò che fu I figli della violenza di Luis Bunuel per la generazione dei giovani "ribelli senza ragione" degli anni '50, potrebbe essere questo racconto sulla Spagna di oggi, le periferie dei diseredati, l'eccesso e la rabbia trasformati in legge. 48 ore nella vita di Tano, ragazzo condannato al riformatorio in permesso premio per il matrimonio del fratello. Ma allo scadere del permesso, tutto è cambiato. Grande successo al Festival di San Sebastian, un film che è già di culto in Spagna.
Horror d'atmosfera o thriller metafisico? La nuova scuola del cinema mystery spagnolo trova in un autore amato dalla critica come Daniel Calparsoro il suo nuovo alfiere dopo aver tenuto a battesimo talenti come Alejandro Amenabar. Una coppia perfetta, giovani manager in carriera travolti dalla crisi economica, scelgono come via di rifugio la vita agiata fuori dalla città. Ma non sanno di andare incontro a un destino minaccioso e vendicativo. Con Ariadna Gil e Jordi Mollà.
FUORI CONCORSO
11. Stati Uniti, A History of violence di David Cronenberg
Omaggio al talento di uno dei più grandi creatori di incubi e suspense dei nostri tempi. Un film che spiazza rispetto alle regole del gioco, che reinvesta il thriller più canonico ed è stato applaudito all'ultimo Festival di Cannes. Alla prese con un vero e proprio noir, il maestro canadese dell'horror non fa sconti alla mitologia americana della violenza e del giustiziere solitario. Con Viggo Mortensen, William Hurt, Ed Harris.
di Andrew Adamson
Dal creatore di Shreck una saga fantasy sospesa tra il magico Regno del Ghiaccio e la realtà di un gruppo di bambini troppo curiosi. Tecnologie digitali all'avanguardia, effetti speciali di grande impatto visivo, protagonisti come Tilda Swinton, Rupert Everett (voce), Liam Neeson (voce), Omar Sharif (la voce francese del Leone) e una storia che fu adorata da Tolkien, compagno d'università di C.S. Lewis che le diede vita negli stessi anni del "Signore degli anelli". Nella selezione ufficiale del festival ma anche evento speciale del MINI Noir 2005.
13. Stati Uniti, Saw II di Darren Lynn Bousman
Il killer Enigmista continua coi suoi giochi malati, tenendo le sue vittime in intricate situazioni di vita o morte. Il detective Mason è sulle sue tracce, inconsapevole del fatto che mentre lui sta cercando il killer, allo stesso tempo sta partecipando ad uno delle contorte trame dell'Enigmista. Il seguito ha superato il modello, almeno nel consenso degli spettatori americani che hanno fatto di questo horror adrenalinico l'autentico caso della stagione cinematografica.
14. Italia, The torturer di Lamberto Bava
Omaggio al talento di uno degli autentici eredi della tradizione italiana nel mondo dell'horror. Nell'anno in cui il Noir in Festival celebra la grandezza di questa "scuola", il ritorno al genere del regista di Macabro e Demoni viene festeggiato con l'anteprima assoluta – work in progress del suo ultimo lavoro.
OMAGGI – CINETECA
1. Italia, La decima vittima di Elio Petri
Per un regista tutto da riscoprire, un thriller fantascientifico che anticipava molte mode e strade del genere, firmato da uno dei pochissimi italiani premiati con l'Edgar Allan Poe Award. Nel cast, a fianco di Marcello Mastroianni, la bellissima e indimenticata Ursula Andress.
2.
Grazie al contributo della Cineteca Italiana di Milano, viene presentato in edizione appositamente sonorizzata un raro esempio del cinema di Harry Piel, capace di condurci attraverso i misteri di un rapimento e un delitto al circo con la maestria di un vero e proprio mattatore (dietro e davanti la macchina da presa) capace di duettare anche con una tigre.
3. Italia, Do you like Hitchcock? di Dario Argento
In occasione dell'uscita sul mercato home video, il Festival è lieto di festeggiare con questo esercizio di stile sui temi della paura uno dei più grandi autori italiani di genere e uno degli autentici promotori della nostra manifestazione. Ben tornato, Dario.
Nacque quasi per caso, divenne fenomeno di culto, è stato genere popolare per eccellenza, rimane un mondo a parte in cui intere generazioni di spettatori e cinefili si sono identificati. Rivive la leggenda
2. Italia, Hanging shadows (perspectives on Italian horror cinema) di Paolo Fazzini
Omaggio al mestiere della paura, ai maestri dell'invenzione, agli artigiani del terrore. Quel che si è detto dell'horror americano (che fu specchio di una generazione, che rivelò il vissuto rimosso di una nazione) viene finalmente raccontato per l'horror italiano: non fenomeno da baraccone per virtuosi del basso costo, ma scuola autentica con maestri e continuatori.
3. Olanda/Ungheria, El perro negro di Petér Forgács
Un caso di cronaca alla vigilia della Guerra Civile spagnola. Una documentazione minuziosa e quotidiana della vita dei ricchi e di quella dei poveri che esce dagli archivi e diviene trama per una ricerca d'artista oltre i confini del documentario. Dall'intuizione di uno dei maggiori video-artisti dei nostri tempi.
4.
Alla vigilia degli anni '60 un vero hold-up viene compiuto nella Romania della Securitate e dei dittatori comunisti. Dinamica, confessioni e processo di questa incredibile rapina a mano armata vengono ricostruiti non solo con le testimonianze di chi visse quella storia ma anche con le immagini di un film-documento da anni perduto tra le memorie rimosse del regime. Verità o falso d'autore?
5. Germania, Massaker di Monika Borgmann, Lokman Slim, Herman Theissen
A tanti anni di distanza il massacro dimenticato di Sabra e Chatila non è stato dimenticato dai carnefici di allora. Ma i cristiano-maroniti che condussero la strage per ordine delle forze occupanti non hanno rimorsi apparenti; solo desiderano non mostrarsi in faccia e la cinepresa li bracca allora nei piccoli gesti, nelle incertezze della voce, nell'agghiacciante cronaca di un genocidio che non possiamo ignorare. Film-scandalo all'ultimo festival di Berlino.
6. Stati Uniti, The Long Haul of A.I. Bezzerides di Fay Efrosini Lellios
E' stato lo sceneggiatore di Dassin e Nick Ray, l'autore del copione di Kiss Me Deadly, ha collaborato con Hitchcock e scritto Bonanza, inventato La grande vallata e firmato una indimenticabile stagione del cinema americano tra grande e piccolo schermo. La sua memoria centenaria (è nato nel 1908), il suo talento inclassificabile vengono ritratti da un documento d'autore cui concorrono testimoni eccellenti come Barry Gifford e George Pelecanos.
OMAGGIO A DUE MAESTRI
ED MCBAIN
Stati Uniti, Blackboard Jungle (Il seme della violenza) di Richard Brooks
EDWARD BUNKER
Italia, Edward Bunker, educazione di una canaglia di David Grieco
TV NOIR
Stati Uniti, Night Stalker di Dan Sackheim
Stati Uniti, Commander in chief di Rod Lurie
Stati Uniti, Criminal Minds di Jeff Davis 40' con Thomas Gibson, Shemar Moore
Stati Uniti, Medium di Glenn Gordon Caron 40'con Patricia Arquette, Jake Weber
CORTI DI PAURA
1. Australia, Adieu di Miguel Wilfredo Herrera Novoa
2. Francia, A l'arrière di John McIlduff
3. Francia, La dernière sonate au claire de lune di Morgan Rauscent
4. Irlanda, Recoil di Billy McCannon
5. Italia, "Che notte" di Giulia Ghigini, Dario Lavizzari, Filippo Letizi 3'
6. Regno Unito, Maxzilla di Lawrence Mallinson
7. Romania, Opposite the Hotel de Romana di Nigel Abbott 6'
8. Stati Uniti, Interstate di Brad Osborne
9. Svezia, Between curl & snout di Johan Jonason
George P. Pelecanos, americano di seconda generazione, ma con sangue greco nelle vene, è nato a Washington nel 1957, dove sono ambientati tutti i suoi 12 romanzi hard- boiled e i numerosi racconti, apparsi su "Esquire" e nelle raccolte "Unusual Suspects". Giornalista e saggista pluripremiato, ha scritto per il "New York Times", "The Washington Post", "GQ", "Uncut", "Mojo" e numerose altre riviste. "Esquire" ha definito Pelecanos "the poet laureate of the D.C. crime world". Il suo amore parallelo è però il cinema, in cui entra presto come produttore e distributore di cinema indipendente. Alla guida della Circle Films, una società indipendente di Washington, ha prodotto i tre film dei fratelli Coen Barton Fink (1991), Miller's Crossing (1990), e Raising Arizona (1987), e ha distribuito in USA il film-culto di John Woo The Killer. È stato produttore esecutivo, tra gli altri, del film Caught (1996), del regista Robert M. Young, presentato in anteprima italiana a Noir in festival nel 1996. Come sceneggiatore collabora da tempo con
L'esordio letterario di Pelecanos avviene nel 1992 con l'hard boiled A Firing Offence, nel quale compare per la prima volta l'investigatore privato Nick Stefanos. Il quinto romanzo, The Big Blowdown (1996), vincitore dell'International Crime Novel of the Year Award in Francia, Germania e Giappone, racconta la storia degli immigranti a Washington D.C. negli anni dal 1933 al 1959 e occupa un posto privilegiato nel cuore di Pelecanos, perché – come lui stesso ha dichiarato – racconta la storia della sua famiglia. King Suckerman, dalla scrittura ritmata come un rap, è un omaggio alla blaxploitation degli anni Settanta ed è considerato un libro cult per la sua ricostruzione della cultura afroamericana di quegli anni e delle mode, dal basket alla musica.
Del 2000 è invece l'ultimo romanzo della serie D.C. Quartet, Shame The Devil, che ci porta quasi fino ai giorni nostri, è ambientato infatti nel 1995. Si tratta di un thriller serrato, con personaggi di forte realismo, capaci di attrarre il lettore nella vicenda narrata e di tenerlo inchiodato alla pagina. Con il romanzo successivo, Rigth as Rain, del 2002, Pelecanos avvia un nuovo ciclo e introduce nuovi personaggi. È la volta della mitica e coinvolgente coppia di ex poliziotti, il nero Derek Strange e il bianco Terry Quinn, protagonisti anche dei successivi Hell to Pay (2002), Soul Circus pubblicato nel 2004, mentre solo il personaggio di Derek Strange è al centro del penultimo libro di Pelecanos, Hard Revolution (ancora inedito in Italia) apparso nel
L'ultimo libro scritto da Pelecanos è Drama City. Inizio probabile di un altro ciclo. I protagonisti si chiamano Lorenzo Brown e Rachel Lopez. Lorenzo è un ex carcerato, che lavora per
"Pelecanos è bravissimo nel rendere queste sfumature, nel farti intuire i pensieri dei suoi personaggi, ascoltare i rumori, i suoni, nel farti odorare il degrado metropolitano. Nello scrivere, per farla breve, un romanzo sociale. La desolazione, soprattutto morale, è centrale in ogni sua storia, ma non la esaurisce." (Pietro Cheli)
INCONTRI DI LETTERATURA
Roberto Ampuero è nato a Valparaiso nel
Esordisce nel 1993 con Chi ha ucciso Cristian Kustermann? (Garzanti) ottenendo un sorprendente successo e il premio El Mercurio. Con questo libro introduce al pubblico il personaggio di Cayetano Brulé, investigatore protagonista anche dei successivi romanzi tutti best seller in Cile, e che lo hanno reso il maestro del noir sudamericano, per la capacità di ripercorrere attraverso la forma del romanzo poliziesco i miti e le tragedie di una generazione vissuta sotto la dittatura.
Le sue opere sono pubblicate in America Latina, Spagna, Italia, Francia, Germania, Portogallo e Cina.
CHRIS CLEAVE
Incendiary, Frassinelli 7 dicembre
Il giovane Chris Cleave (è nato nel
Per un'inquietante coincidenza tra finzione e realtà, il romanzo è uscito in patria proprio il 7 luglio, un caso più unico che raro di corsa alla stessa velocità della nostra cronaca violenta contemporanea e della pagina scritta.
Quando il cielo si divide, Rizzoli 7 dicembre
Nicholas Evans è stato, prima di essere uno scrittore, un noto giornalista e produttore televisivo. Ha prodotto film sulla politica statunitense in Medio-Oriente e documentari su famosi scrittori, pittori e cineasti, molti dei quali hanno vinto premi internazionali (come i film su David Hockney, Francis Bacon, Patricia Highsmith). Nel 1993, passato alla sceneggiatura per la televisione e per il cinema, scopre un segreto che riguarda i cavalli, e scrive il suo primo, fortunato romanzo, L'uomo che sussurrava ai cavalli, che dal
A Courmayeur ci parlerà del suo quarto romanzo, appena uscito, Quando il cielo si divide, che intreccia ancora una volta un mistero a una storia d'amore e di tragedia, sullo sfondo della natura cristallina di un freddissimo Montana invernale.
SUSAN MUSGRAVE
Cargo di orchidee, Meridiano Zero 7 dicembre
Del tutto diversi la provenienza e il mondo di Susan Musgrave, enfant terrible della letteratura canadese, nata nel
Ha pubblicato più di 20 libri, tra poesie, romanzi, letteratura per ragazzi e saggi, vincendo il Tilden Award per la poesia e svariati altri premi. In Canada è una star della letteratura, ma anche della cronaca, da quando nel
Un'ora e mezza, Baldini & Castoldi Dalai editore 8 dicembre
Boosta è Davide Di Leo. Nato a Torino 31 anni fa, tastierista dei Subsonica, produttore e dj, è al suo secondo libro. Dopo l'esordio con la raccolta di racconti Dianablu (Baldini & Castoldi Dalai editore, 2004), Un'ora e mezza è il suo primo, destabilizzante romanzo.
In un'ora e mezza piccole distrazioni possono diventare fatali, in un'ora e mezza vite lanciate verso il baratro possono salvarsi o perdersi del tutto, in un'ora e mezza i destini di creature distanti si intrecciano e si coprono di ferite e cicatrici. Un'ora e mezza e una piccola palla di vetro, una boule di quelle che a scuoterle fanno cadere neve finta e portano pace. Nella boule, il segreto di un'ora e mezza che passa veloce.
Will Christopher Baer, classe 1966 del Mississipi, viene da un antica famiglia del Sud. Ha vissuto a Montreal, Milano, Memphis, New Orleans, Portland e attualmente vive con la famiglia a Los Angeles. Parallelamente alla scrittura ha praticato i lavori più vari, tassista, barman, musicista, insegnante, assistente sociale, sceneggiatore, giornalista. Nel 1998 esce il suo primo romanzo Baciami, Giuda (Marsilio 2005), che è stato selezionato dalla Barnes & Noble come best new voice e tradotto in cinque lingue. Il romanzo è il primo della serie dell'antieroe Phineas Poe, protagonista anche dei successivi Penny Dreadfull (2001) e Hell's Half Acre (2004). Phineas Poe è un ex poliziotto dei servizi interni, borderliner, tossicodipendente, con una moglie morta in circostanze tutte da chiarire dal cui ricordo è tormentato.
Baer è un autore acclamato dalla critica per la sua potenza visionaria, le atmosfere morbose, underground, allucinate, selvagge, viscerali, raffinate.
MARK MILLS
Mark Mills, originario del Sussex, studi a Cambridge e soggiorni pluriennali di lavoro nella campagna senese, scrive molto come sceneggiatore per
Amagansett è il suo primo romanzo. «Un libro ricchissimo di storia e di colore. Ricco di personaggi, di conflitti e di mistero, e soprattutto di meravigliosa scrittura», così lo descrive John Grisham. Attualmente sta lavorando al suo secondo romanzo, un mystery ambientato nell'Italia degli anni Cinquanta.
PHILIP LE ROY
L'ultimo testamento, Baldini & Castoldi Dalai editore 10 dicembre
Quarantenne di Tolosa, grande viaggiatore, affascinato al contempo dalla filosofia zen e dal West americano, dopo mille mestieri e una carriera in pubblicità approda alla scrittura ed è subito un successo: Pour adultes seulement, una sorta di romanzo on the road ambientato nel West, è Prix du Polar nel 1998. Seguono altri due libri e infine, quest'anno, L'ultimo testamento, il suo terzo romanzo, il più ambizioso e laborioso, il primo pubblicato in Italia, vincitore del Grand Prix de Littérature Policière per il 2005.
Un mistero destinato a restare inviolato nei secoli e che risale a Gesù, un'equipe di scienziati massacrata all'interno di un laboratorio clandestino in Alaska, l'FBI che indaga e l'ex agente Nathan Love, istruito nelle arti marziali e cultore dello zen, sono gli ingredienti di questo romanzo "scritto al ritmo impazzito di un pezzo punk-rock".
KATE MOSSE
I codici del Labirinto, Piemme 10 dicembre
Kate Mosse, inglese, viene da una famiglia che vanta lontanissime origini francesi. Dopo la laurea, ha lavorato nell'editoria per circa dieci anni, e nel
GRAN TOUR IN NERO #3.
Il mistero di un luogo: Piemonte in noir
"guida" a cura di Sergio Pent
Gianni Farinetti
Si è imposto nel 1996 con il romanzo Un delitto fatto in casa (premio Grinzane Cavour autore esordiente). Le altre due opere, come la prima pubblicate da Marsilio, sono L¹isola che brucia (1997, Premio Selezione Bancarella) e Lampi nella nebbia (2000). Nell'autunno del 2002 è uscito con Mondadori il romanzo In piena notte e, nel settembre 2004, il romanzo Prima di morire. Quest'anno ha pubblicato con Aliberti Partita Doppia, in coppia con Errico Buonanno. Ha pubblicato fra gli altri il racconto Fuori scena con Faust nel volume fotografico di Alberto Ramella Fuori scena a cura del Teatro Regio di Torino, il racconto Eyes Wide Shut nell'antologia Men on Men 2 (Oscar Mondadori) e il racconto Pilar nell¹antologia Bloody Europe con Playground. I romanzi sono tradotti e pubblicati nei maggiori Paesi del mondo. Farinetti, che svolge anche le attività di copywriter e sceneggiatore, collabora con il quotidiano "
"Il Piemonte mi ha molto soccorso. Mi hanno aiutato colori e ombre e dialoghi rubati in tram o al ristorante (e naturalmente ricordi di famiglia, autentici o manipolati, ché il nostro lavoro è quello di saper manipolare una buona storia). Soprattutto mi ha aiutato quello sport molto divertente e molto inutile, come ha da essere lo sport, che è il tentare di spiegare, di rivelare un luogo e i suoi perché." (Gianni Farinetti)
Margherita Oggero
Margherita Oggero è nata a Torino, dove ha sempre vissuto e vive attualmente. Ha insegnato lettere per più di trent'anno in tutti i tipi di scuole.
Negli anni '60 e '70 ha collaborato con
"Noi torinesi non sentiamo alcun bisogno di ricorrere al Triangolo Magico, di scomodare Templari Massoni Rosacrociani e affini per trovare uno straccio di argomento romanzesco.
Di materiali grezzi su cui costruire gialli e noir la città ne offre in abbondanza anche a chi, come me, si è accostata alla scrittura in età ultrasinodale: mi basta manipolarli con una certa pazienza e attenzione, e cucinarli con una scrittura a fuoco lento." (Margherita Oggero)
Supervincitore del Premio Grinzane Cavour 2005 per la narrativa italiana con Al mio giudice (Rizzoli), Perissinotto (Torino 1964) è semiologo e sociologo prima di diventare un narratore nel 1997, con il romanzo L'anno che uccisero Rosetta (Sellerio), un poliziesco ambientato negli anni '60 in uno sperduto paese delle Alpi occidentali. Nel 2000 esce il romanzo La canzone di Colombano, un noir medievale, ma anche un romanzo sulla paura, sul potere e soprattutto sulla montagna. A completare la trilogia storica presso Sellerio è Treno 8017 (2003), un poliziesco collocato nell'estate del 1946, che prende le mosse da una tragedia vera accaduta sulla linea ferroviaria di Potenza. Alessandro Perissinotto collabora inoltre con il quotidiano "
"Di belle feste al paese se ne fanno ancora, ma bella come quella in cui hanno ammazzato mio padre, belle così non se ne fanno più".
Basterebbe questo semplice motto di spirito, che al mio paese gira di bocca in bocca ad ogni festa del santo patrono, per comprendere quale possa essere il legame di un giallista piemontese con il suo territorio." (Alessandro Perissinotto)
Piero Soria
Nato nel 1944, torinese, diventato famoso con Colpo di Coda (1989), da cui è stato tratto un film con Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Jean Claude Brialy, Barbara Sukova, Annie Girardot e Alessandra Martines, è da 34 anni giornalista de «
"…a prevalere sul meccanismo del thriller è sempre la commedia umana. Il racconto ironico della vita, dei suoi personaggi e delle sue vicende, quasi che il delitto e la sua soluzione fossero soltanto una scusa per raccontare, raccontare e ancora raccontare. Poi va da sé che, essendo ortogonali, non perdiamo il filo logico dell'indagine. Ma è come se fosse il fascino di quelle chiacchiere antiche a spingerci a privilegiare maggiormente un'altra indagine: quella su noi stessi e sui nostri simili." (Piero Soria)
IL NOIR AL POTERE
Incontri a Courmayeur 9 – 11 dicembre
Il genere noir è stato protagonista in quesi ultimi anni di una vera rivoluzione, con una proliferazione libraria al di sopra di ogni aspettativa, con collane editoriali, nuovi autori e soprattutto molti appassionati lettori. Il noir si espande, occupa territori inesplorati con scrittori che si misurano con il lato oscuro della realtà e dell'immaginazione, costruiscono architetture letterarie storiche, fantascientifiche, contaminano la cosiddetta letteratura "mainstream" con linguaggi e temi cari da sempre a questo genere. E' un successo che testimonia la vitalità e l'importanza del noir, ma che può anche rischiare di far dimenticare a chi lo adotta le sue radici originarie: la strada.
Noir: identità e confini
Come ouverture al convegno dedicato al noir abbiamo quindi invitato Barry Gifford, Jeffery Deaver, Raymond Benson, George Pelecanos, ciascuno interprete di un diverso tipo di intendere il noir, dalle atmosfere morbose e incantate di Gifford alla criminologia di Deaver, fino al romanzo di violenta critica sociale, espressa nella rivolta dei ghetti neri, di Pelecanos. Tutti loro sono voce a anima di quello che si può definire "noir as a state of mind". Tutti loro sono eredi di una tradizione che a partire dagli anni Trenta ha dato voce a un disagio che si esprime in letteratura con voci diverse e ispirate a eventi della realtà e della loro stessa inquietudine. Ne discutono con un grande costruttore di architetture noir in Italia, Tullio Avoledo. E' attraverso il confronto con voci così diverse che vorremmo indagare i confini del genere, se tali confini esistono, e quali sono le radici più profonde da cui gli scrittori traggono ispirazione, senza dimenticare il motto di un indimenticato maestro, Mickey Spillane, che commentando le ragioni della popolarità e i segreti del noir diceva: "La gente non legge i libri per arrivare a metà. Chi legge vuole arrivare alla fine".
Gli stati generali del noir: scrivere, pubblicare, comunicare
Nel secondo panel vogliamo rendere omaggio agli scrittori italiani che hanno preso il potere nelle classifiche dei libri, e non solo. Dalle voci di Luigi Bernardi, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Luca Di Fulvio, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli vorremmo conoscere la storia di questa presa di potere. Il noir italiano si esprime con diversi approcci al genere, sospesi tra tentazioni americane e romanzi criminali che hanno il respiro di un'epica. Gli editori italiani sono chiamati a discutere delle strategie editoriali che hanno portato il noir a una stagione di successi davvero indimenticabile, in crescita costante da anni. Ed è proprio la popolarità dei romanzi di genere che ha aperto le porte della comunicazione del futuro e dei nuovi mezzi, tra cui i booktrailer, i blog e la rete. Ne discuteranno alcuni degli editori protagonisti (Einaudi, Marsilio, Piemme, Fanucci, Mondadori, Marco Tropea e altri) ed esperti di comunicazione come Loredana Lipperini, giornalista, scrittrice e titolare di uno dei blog letterari più importanti in Italia, e Alessandro Canale, direttore creativo della Young & Rubicam. In questa occasione, verranno proiettati alcuni tra i migliori booktrailer che, mutuando una strategia più comune a Hollywood che nelle case editrici, costituiscono una delle novità più importanti in campo editoriale, per la loro capacità di catturare un pubblico soprattutto giovane, più affezionato alle immagini video e alla comunicazione ipertestuale piuttosto che alla pagina scritta.
Infine, il convegno prevede un evento speciale che è un ricordo di Edward Bunker, scomparso quest'anno, scrittore amato dagli scrittori e dal pubblico anche cinematografico, indimenticato maestro di noir e di stile, che venne in Italia per la prima volta proprio al Courmayeur Noir in festival nel 2001. Lo ricorderanno, in un breve omaggio sul palco del Palanoir di Courmayeur, alcuni suoi amici italiani come Carlo Lucarelli, Severino Cesari, Roberto Santachiara.
Convegno internazionale "Il Noir al potere"
Courmayeur, 9-10-11 dicembre
Venerdì 9 dicembre
Noir: identità e confini – Ore 10,00-12,30 (Centro Congressi)
Con Barry Gifford, Jeffery Deaver, George Pelecanos, Tullio Avoledo
Coordina: Roberto Cotroneo
Evento speciale: ricordo di Eddie Bunker – Ore 21.00 (Palanoir)
Con Carlo Lucarelli, Valerio Mastandrea, Roberto Santachiara
Sabato 10 dicembre
Il noir al potere? Storia di una rivoluzione – Ore 10.00-12.30 (Centro Congressi)
Con Luigi Bernardi, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Luca Di Fulvio, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli
Coordina Fabio Zucchella
Domenica 11 dicembre
Strategie editoriali e noir: editori a confronto – Ore 10.00-11.30 (Centro Congressi)
Con Maria Giulia Castagnone (Piemme), Sandrone Dazieri (Mondadori), Jacopo De Michelis (Marsilio Black), Sergio Fanucci (Fanucci), Paolo Repetti (Einaudi), Marco Tropea (Marco Tropea editore)
Coordina Gaetano Savatteri
Domenica 11 dicembre
Nuove forme di comunicazione: booktrailer, internet e videogames a servizio del noir
Ore 11.30-13.00 (Centro Congressi)
Con William Christopher Baer, Raymond Benson, Alessandro Canale, Fabio Legnani (Bonsai Ninja), Loredana Lipperini
Coordina Piero Negri
Proiezione di alcuni booktrailer internazionali a cura di Jacopo De Michelis
"Sessions"
mostra fotografica di Daniela Zedda
C'è un vecchio romanzo di Bioy Casares, "L'invenzione di Morel", in cui una macchina è capace di catturare per sempre l'anima dei soggetti e di perpetuarne la vita all'infinito sotto forma di immagine, al prezzo però della fatale distruzione del loro corpo. Corpi che vengono consumati lentamente, sviliti, svuotati. Bioy Casares, con la forza della metafora, rifletteva sulla civiltà delle immagini, sulla fotografia come dispensatrice di infinite vite illusorie. La nostra identità vive e rivive, si scontra e si confronta con le mille nuove vite che le immagini ci regalano. Come in uno specchio, macchina fotografica imperfetta, dove l'immagine si fissa solo nell'atto del guardare, e poi quando ci allontaniamo resta solo un labile ricordo, impressione sfuggente. Al contrario la macchina fotografica di Daniela Zedda è uno specchio perfetto che individua una porzione di spazio che diventa il cuore del racconto. È lì che si realizza il mistero: il frammento rubato alla vita reale si trasferisce nel mondo delle apparenze ma ritrova della vita reale la sua essenza.
Così l'anima segreta si svela in un bianco e nero rigoroso. Perché quello è il colore del jazz, più nero che bianco. Il nero che si allarga, si espande, pigiando oltre la cornice della fotografia, il nero che si avvinghia al musicista, talvolta fino a cancellarne il volto. Sono riconoscibili i nomi al neon del jazz mondiale, colti in ironiche, concentrate espressioni, oppure fusi – dunque irriconoscibili – col loro strumento. Il nero che si fa ombra: e del resto l'ombra è anche l'anima dell'immagine, e la fotografia è l'impronta di un'ombra rovesciata. (Sergio Naitza)
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XV edizione a Courmayeur dal 6 al 12 dicembre.
COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL – XV EDIZIONE
Tre grandi protagonisti della scrittura e del cinema thriller di questo decennio: Jeffery Deaver (Presidente della Giuria internazionale per il Cinema), George Pelecanos (Raymond Chandler Award 2005) e Barry Gifford (guest star dell'incontro "Il noir al potere") saranno tra gli ospiti d'onore della prossima edizione del Courmayeur Noir in Festival, in programma da martedì
Jeffery Deaver torna al festival dopo il successo del film Il collezionista di ossa e la fama di autore di best seller tradotti in tutto il mondo, George Pelecanos arriva sulla scia di fulminanti titoli che lo hanno consacrato un giovane maestro del genere ("il maggiore autore di thriller vivente", secondo Dennis Lehane) ma è anche una vecchia conoscenza del Noir per aver prodotto nel '96 Caught, di Robert M. Young, presentato in anteprima a Courmayeur. Dal suo libro Strade di sangue (2004) Curtis Hanson realizzerà tra breve un film prodotto da Warner Bros. Infine Barry Gifford, il tagliente autore di Cuore selvaggio e Lost Highway di David Lynch, e il cui prossimo film, Portovero, sarà un thriller diretto da Daniel Schmid, con Eduardo Noriega: l'autore sarà protagonista a Courmayeur per parlare della grande seduzione del noir.
Insieme a loro sono molti i personaggi attesi al consueto appuntamento "Nero su Bianco" che per la quindicesima volta riunisce a Courmayeur il meglio del cinema e della letteratura noir sotto la direzione di Giorgio Gosetti, Marina Fabbri ed Emanuela Cascia.
Il programma completo della rassegna sarà divulgato il 25 novembre, in occasione della conferenza stampa di Roma alla quale parteciperanno Joel e Ethan Coen. Ma fin d'ora si possono dare alcune anticipazioni che caratterizzano quest'annata del thriller e del noir a tutte le latitudini.
Saranno l'anteprima italiana del film di David Cronenberg, A History of Violence (distribuzione 01) e l'atteso debutto della spettacolare saga fantasy Le Cronache di Narnia (distribuzione Buena Vista) due dei punti di forza di una selezione cinematografica che allinea 15 film in "prima italiana" (tra cui ben tre saranno di autori italiani), una serie di eventi speciali e curiosità televisive (come Commander in Chief con Geena Davis alla Casa Bianca), la selezione dei "corti di paura" e dei documentari tra i quali vanno segnalati almeno Midnight Movies e il controverso Massaker sugli aguzzini di Sabra e Chatila.
Per la letteratura una vera e propria convention (curata da Chiara Stangalino) vedrà i maggiori scrittori, editori e comunicatori italiani fare i conti con il "Noir al potere" e i suoi diversi linguaggi: dalle atmosfere di Barry Gifford, Tullio Avoledo o Mark Mills, all'impegno civile di Lucarelli, De Cataldo o il cileno Ampuero, alle nuove tendenze veicolate dai booktrailers (vero nuovo genere video-cine-letterario), ai fenomeni di successo come il thriller storico/esoterico di Kate Mosse (I codici del labirinto) o Philip Le Roy (L'ultimo testamento).
Il tour italiano alla scoperta dei legami tra noir e territorio vedrà quest'anno alla ribalta gli autori piemontesi, cresciuti all'ombra di Fruttero&Lucentini, mentre il Premio Giorgio Scerbanenco coronerà l'autore italiano dell'anno grazie alle valutazioni della giuria e del pubblico dei lettori del supplemento Tuttolibri –
Dalle fantasie, avventure e paure dei più piccoli (grandi protagonisti alla seconda edizione del MINI Noir realizzato in collaborazione con lo IED – Istituto Europeo di Design di Milano) alle mostre, dai giochi interattivi al fumetto, tutto l'universo del noir contemporaneo sarà dunque in scena a Courmayeur per una sei giorni di paura che è diventato ormai un classico dei "festival di charme".
Lo rendono possibile, anche quest'anno, i contributi di pubbliche istituzioni come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema,
L'ALTRA MILANO VESTE IN NOIR PER L'INAUGURAZIONE
Courmayeur, 7-14 dicembre 2004
Sono Giorgio Faletti, Bebo Storti e gli altri autori dell'antologia Milano Noir (Edizioni Todaro) gli alfieri della serata inaugurale del XIV° Courmayeur Noir in festival che si inaugura domani (fino al 13 dicembre) in coincidenza con l'apertura della stagione invernale della Valle d'Aosta. Nella serata della rinnovata Scala, il Festival ha scelto infatti di festeggiare "l'Altra Milano" celebrando maestri di ieri e di oggi di un genere narrativo oggi popolarissimo, ma che proprio a Milano mise radici negli anni '50 grazie a un maestro come Giorgio Scerbanenco. Oggi porta il suo nome il premio letterario italiano più famoso riservato al mystery (premio Scerbanenco –
Il cinema della giornata inaugurale del festival parla invece l'americano della migliore produzione indipendente con Spartan firmato da David Mamet e interpretato da Val Kilmer e l'iraniano di un'opera sconvolgente per tematica e attualità come Una farfalla nel vento di Abbas Rafei. Che si racconti di un agente segreto incaricato della protezione della figlia del Presidente USA o di una ex carcerata che percorre la sua terra alla ricerca della figlia, sono storie di oggi, emozionanti road movies in cui la ricerca della verità è la posta per la vita.
I sei giorni del Courmayeur Noir in Festival offriranno agli appassionati oltre 50 film, più di 20 incontri con grandi scrittori provenienti da tutto il mondo, tre convegni, un vero "festival nel festival" per i minori di 14 anni subito ribattezzato "MINI Noir", anteprime mondiali e sorprese d'autore come la trilogia di Hong Kong Infernal Affairs o il restauro della Cineteca Italiana Il fiacre n.13 realizzato in Italia nel 1916 e autentico prototipo del giallo moderno.
All'ombra del manifesto di quest'anno, ultimo regalo di un grande artista come Mario Schifano, e di un centenario celebrato in tutto il mondo, quello di Graham Greene, già vincitore del primo Raymond Chandler Award (il premio alla carriera che mercoledì verrà consegnato allo scozzese Ian Rankin), la nuova edizione del più famoso festival del mystery d'Europa rinnova la sua tradizione con un programma ricchissimo di novità e ospiti già molto attesi come Val Kilmer, Deborah Unger, Carlo Lucarelli, Anne Perry, Gabriele Salvatores, Sergio Castellitto, Davide Ferrario, Olivier Marchal, Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Valerio Mastandrea, fino a figli d'arte celebri come Caroline Greene e John Simenon, o addirittura un musicista sulla cresta dell'onda come Boosta dei Subsonica.
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