Night Swim, di Bryce McGuire

Il nuovo prodotto firmato Atomic Monster e Blumhouse prosegue scientemente il percorso di omologazione e deperimento di un genere incapace di generare nuove immagini, nuovi immaginari. Da oggi in sala

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Cosa c’è di peggio di un horror che non fa paura? Il nuovo prodotto firmato Atomic Monster e Blumhouse (produttori tra gli altri di M3GAN, Five Nights at Freddy’s e L’esorcista – Il credente) prosegue scientemente il percorso di omologazione e deperimento di un genere incapace di generare nuove immagini, nuovi immaginari.

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Tratto dal cortometraggio del 2014, scritto e diretto da Rod BlackHurst e Bryce McGuire (quest’ultimo rimasto solo alla regia), Night Swim narra le vicende di Ray Waller (Wyatt Russell), ex giocatore di baseball nella Major League, ora costretto al ritiro anticipato a causa di una malattia degenerativa. Waller si trasferisce con la moglie Eve (Kerry Condon), la figlia adolescente Izzy (Amélie Hoeferle) e il giovane Elliot (Gavin Warren) in una nuova grande abitazione. L’uomo, nonostante i pareri contrari dei medici, coltiva segretamente la speranza di poter tornare a giocare nella MLB e convince la moglie che la piscina della nuova casa sia perfetta per abbinare il suo recupero fisico al divertimento pomeridiano dei ragazzi. Ma la famiglia non sa che negli abissi della piscina si cela un’oscura presenza del passato che la trascinerà in un vortice di terrore e sofferenze.

Le ottime premesse racchiuse all’interno del buonissimo cortometraggio del 2014 vengono disattese a mano a mano che ci immergiamo nell’incubo subacqueo concepito da McGuire. Il regista sembra limitarsi ad eseguire un compitino fatto di piccoli plot twist, esigui cheap thrills che spaventano poco o nulla. La struttura narrativa non riesce a catalizzare le poche occasioni in cui la tensione dovrebbe esplodere, condannando anche le immagini ad un anonimato più inquietante del film stesso. Non c’è un frame che rimanga nella testa dello spettatore, forse soltanto gli occhi nero pece delle vittime di questa piscina maledetta, ma è troppo poco. Tutto risulta già visto, scontato, omologato. C’è un guizzo, l’unico del film, dove si omaggia Paranormal Activity (produzione di James Blum), riprendendone il paradigma di visione. Il resto è una serie di pseudo citazioni ai grandi classici del genere, da Shining a Poltergeist, che francamente lasciano il tempo che trovano. La sensazione è che di “nuovo cinema” ce ne sia ben poco. Poco male, soprattutto se il film dovesse replicare il successo di M3GAN. Resta, però, un’inquietante sensazione di necrosi insita nelle immagini di questo cinema, in un film che è, in fin dei conti, un’opera sull’elaborazione di un lutto. Che il funerale sia quello dell’horror contemporaneo?

Titolo originale: id.
Regia: Bryce McGuire
Interpreti: Wyatt Russell, Kerry Condon, Amélie Hoeferle, Gavin Warren, Jodi Long, Nancy Lenehan, Rahnuma Panthaky, Ben Sinclair, Eddie Martinez, Elijah J. Roberts, Ellie Araiza, Ayazhan Dalabayeva, Joziah Lagonoy, Aivan Uttapa, Eleanor T. Threatt
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 98′
Origine:  USA, UK, Australia 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
2.33 (3 voti)
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