Sam Mendes dirigerà quattro biopic sui membri dei Beatles

Il progetto è in linea con la tendenza, sorta ed esplosa negli ultimi anni, di unificare cinema, musica e racconto biografico. L’arrivo dei film è previsto nel 2027

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Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr saranno i protagonisti dei quattro biopic, tutti diretti da Sam Mendes, uno per ogni membro dei Beatles. I film si intrecceranno per “raccontare la sorprendente storia della più grande band della storia”, fino al loro scioglimento nel 1970. “Sono onorato di raccontare la storia della più grande rock band di tutti i tempi ed entusiasta di sfidare il concetto di ciò che costituisce un viaggio al cinema” ha detto il regista britannico in una recente conferenza stampa. L’apporto produttivo di Apple al progetto suggerisce già un’influenza “seriale” nella realizzazione quattro film, infatti Pippa Harris, co-produttrice, parla così del progetto: “Vogliamo che questa sia un’esperienza cinematografica unica, emozionante ed epica: quattro film, raccontati da quattro diverse prospettive che raccontano un’unica storia sulla band più celebrata di tutti i tempi”.

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L’uscita in sala è prevista nel 2027. E anche se sembra rischioso lanciare quattro film in un solo anno, la produzione guarda speranzosa alla riuscita del progetto, pensando alla tendenza degli ultimi anni del cinema in direzione del biopic-musicale. Elvis di Baz Luhrmann è stato esplicativo della potenza cui un biopic può tendere. Andrew Dominik ha fondato la sua carriera sull’esplorazione del rapporto immagine-musica; pensiamo a Blonde o al fantastico documentaro su/con Nick Cave One More Time with Feeling. O ancora, Ma Rainey’s Black Bottom. Poi c’è anche il lato più esperenziale della fruizione live in sala, ce lo ha dimostrato il successo del film evento The Eras Tour di Taylor Swift.

La band inglese inoltre è già stata protagonista di un prodotto seriale, a firma di Peter Jackson, in The Beatles: Get Back. Tutto quindi ci lascia intravedere un ulteriore e maggiore assorbimento del mondo musicale, unendosi a quello biografico, non fiction. Il tutto pienamente in linea con i feticci della contemporaneità e della proliferazione aiutata dalle piattaforme.

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