The Lovebirds, di Michael Showalter

La commedia sentimentale, ora disponibile su Netflix, affronta le tematiche sociali, ambientaliste e tecnologiche con un’ironia mai banale. Showalter si affida all’affiatata coppia Nanjiani-Rae

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La commedia romantica diretta da Michael Showalter (The Baxter; Hello, My Name is Doris) — la cui uscita in sala, inizialmente prevista per aprile, è stata rimandata a causa del Covid-19 — è da poco disponibile su Netflix.

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Le avventure della coppia protagonista di The Lovebirds accadono tutte nell’arco di una notte folle, tra incidenti, inseguimenti e assurdi incontri. Le peripezie di Gibran e Leilani, fidanzati al capolinea ritrovatisi per caso come unici testimoni di un omicidio, vengono narrate quasi in tempo reale (come accadeva ai personaggi interpretati da Michelle Pfeiffer e Jeff Goldblum in Tutto in una notte di John Landis, 1985). 

Il regista di The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no (2017) sceglie nuovamente l’attore pakistano naturalizzato statunitense Kumail Nanjiani — che di quel film firma anche la sceneggiatura, oltre ad aver recitato in Tre all’improvviso, Sex Tape, Una spia e mezzo, e ad essere tra i protagonisti dell’atteso film Marvel The Eternals — per interpretare il ruolo maschile della scoppiettante coppia, la cui controparte femminile è affidata a Issa Rae, nota per la serie tv Insicure — basata sull’acclamata web serie Awkward Black Girl — che le è valsa una nomination ai Globe. 

Di nuovo, come già in The Big Sick, viene affrontata la tematica delle minoranze (Gibran è indiano, Leilani afroamericana) in una New Orleans non sempre tollerante. I toni, dettati dalla sceneggiatura di Aaron Abrams, Brendan Gall e Martin Gero, rimangono sempre quelli della commedia, anche nei momenti di massima tensione (quando i protagonisti vengono “torturati” e catturati dal killer). 

La struttura narrativa risulta coerente e lineare: tutti gli elementi anticipati nello svolgimento della vicenda, anche quelli che possono sembrare a primo impatto insignificanti (dall’excursus sull’utilità degli accendisigari in auto, alla passione per il reality show The Amazing Race, sino alla fobia per i cavalli dopo una brutta esperienza), vengono infine ripresi con un andamento ciclico.

L’affiatamenti tra i due attori principali permette allo spettatore di sviluppare una simpatia/empatia per i loro personaggi. Nonostante le differenze (lui è più sognatore e insicuro, lei è ambiziosa e attenta alla propria immagine sociale) i due amanti riescono a superare la doppia crisi che li travolge (i problemi sentimentali e il rischio di essere accusati di omicidio). 

Come Sherlock e Watson, seguono i pochi indizi a loro disposizione per svelare l’identità di “Baffo” (così viene da loro soprannominato il misterioso assassino baffuto) e scoprire i retroscena dell’uccisione di “Bicicletta” (la vittima che vedono investire all’inizio del film). Proprio quando aumenta il rischio di allontanarsi, i due comprendono che solo uniti riusciranno a sopravvivere, a risolvere il caso e a dimostrarsi nuovamente l’amore reciproco. 

La commedia segue (e supera) la scia di un altro prodotto Netflix, molto simile per trama e ritmo, Murder Mistery (2019) diretto da Kyle Newacheck, con Adam Sandler e Jennifer Aniston: qui una coppia americana in crisi, durante un viaggio in Europa, finisce per essere indagata per un misterioso omicidio e tenta di scagionarsi incastrando il vero colpevole. In un inevitabile confronto, The Lovebirds appare più strutturato ed efficace nell’affrontare con il sorriso e senza forzature diverse tematiche (da quella sentimentale alla sociale, dall’ambientalista a quella tecnologica).

Nonostante la parentesi surreale (e forse un po’ artificiosa) della scena orgiastica nella setta mascherata, un chiaro rimando — dai toni più scanzonati — a Eyes Wide Shut (1999) di Stanley Kubrick (o alla serie tv The Handmaid’s Tale per le lunghe vesti rosse), il film risulta ben riuscito nella sua finalità di divertissement.

 

Titolo originale: id.
Regia: Michael Showalter
Interpreti: Kumail Nanjiani, Issa Rae, Anna Camp, Paul Sparks, Kyle Bornheimer
Distribuzione: Netflix
Durata: 87′
Origine: USA, 2020

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.2

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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