Il cineasta canadese, 2 anni dopo Cosmopolis e 18 anni dopo Crash (dove aveva vinto il Premio speciale della giuria), torna in concorso a Cannes con Maps to the Star. A presentare il film con lui ci

L’approdo hollywoodiano di David Cronenberg è mediato dalla visione di Bruce Wagner, sorta di Fitzgerald del terzo millennio, e l’esito è una commedia disfunzionale pervasa

Ispirata a fatti veri, la storia è legata al mondo della lotta libera. Il campione olimpionico Mark Schultz vive in simbiosi con Dave, il fratello coach. Conosce il ricco John Du Pont, che pre

Lisandro Alonso ri-azzera il suo cinema e ri-comincia dal deserto di Jauja. Il giovane cineasta argentino immerge lo spettatore in un abissale landscape di pure percezioni sensoriali, concepisce spaz

Con la storia di un giovane ivoriano sospeso tra mito e storia, Philippe Lacôte segue l'idea di un eterno ritorno del destino che fa i conti con uno scenario storico e politico in cui si ri

Siamo pronti a scommettere una facile assunzione a status di piccolo cult indie: il film è in effetti sincero e spesso disarmato molto più di quanto lo siano i giovani autori di commedi

Tommy Lee Jones ritorna a Cannes nove anni dopo aver presentato Le tre sepolture in cui, come in questo film, e' regista e protagonista. Con lui ci sono produttori Brian Kennedy, Peter Brant, Mic

Dramma esistenziale sul mito dell’eroe di famiglia che cerca di tenere a bada i suoi sensi di colpa, concedendo ai figli e alla moglie alcuni giorni di relax. Ma una valanga metterà tutt

Non è un film autobiografico, ma è molto personale, chiarisce da subito Alice Rohrwacher incontrando la stampa internazionale per il suo Le meraviglie, in Concorso a Cannes 2014. Abbiam

Le ‘meraviglie’ sono nel titolo. Ma di ‘meraviglioso’ c'è ben poco. Il trailer aveva dato l'illusione di poterci scrivere con trasporto e non irrigiditi come in

Nel 2008 e nel 2010 il regista ungherese è stato in concorso, rispettivamente con Delta e A Frankenstein Terv. Un’altra storia visionaria, con protagonisti una bambina e il suo cane. Pri

Miglior regia con Le tre scimmie nel 2008 e Gran Premio della Giuria per C’era una volta in Anatolia nel 2011, Ceyaln presenta Winter Sleep, storia di un ex attore in pensione, proprietario di

Michôd rinverdisce un fecondo sottogenere del cinema australiano, il post-apocalittico, che dal vecchio grande George Miller porta al recente The Road di Hillcoatt. Qui il genere viene distilla

Presentato in concorso qui a Cannes 67 il terzo film del giovane cineasta argentino Damián Szifrón, Relatos Selvajes, prodotto da Pedro e Augustin Almodovar e interpretato da un variega

Wiseman, ovviamente, non giudica. Ma di fondo si avverte il girare a vuoto di un discorso accademico che, in qualche modo, disattende la fatica e il sudore quotidiani di chi lotta contro il deperire

Questo è l'intento del giovane regista argentino Damián Szifrón che confeziona una sorta di libro di racconti scorretti uniti dal sottile fil rouge di una rabbia repressa, ironica e scioccante.

Arriva in concorso il ritratto "tra opera lirica e documentario" del geniale stilista, un lavoro visionario e decadente lontano dalle intenzioni del biopic o del film-scandalo, firmato da B