Eva Green: oltre il fascino mortale

Personaggi misteriosi e complessi. I numerosi ruoli interpretati dall’attrice la confermano icona del cinema contemporaneo. Ripercorriamo insieme la sua carriera.

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Dopo aver diretto I tre moschettieri – D’Artagnan (2023), il regista Martin Bourboulon torna con il suo sequel I tre moschettieri – Milady, da ieri in sala. Il film, tratto dal celebre romanzo I tre moschettieri di Alexandre Dumas, vede nuovamente la presenza di Eva Green nei panni di Milady de Winter, affiancata da Vincent Cassel e Louis Garrel. L’attrice e modella francese qui è la vera protagonista, confermando il suo talento e la sua versatilità nel delineare personaggi di donne misteriose e complesse. Nel nuovo capitolo, infatti, Constance viene rapita e D’Artagnan cerca a tutti i costi di salvarla con l’aiuto dell’enigmatica Milady.

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Eva Green, classe 1980, inizia la sua carriera come attrice teatrale seguendo le orme di sua madre Marlène Jobert. L’interpretazione di Iris in Jalousie en trois fax le porta un immediato riscontro da parte della critica e una candidatura come rivelazione ai Premi Molière 2001. Successivamente si fa presto conoscere dal pubblico cinefilo per The Dreamers (2003) di Bernardo Bertolucci che racconta il rapporto sessuale ed emotivo non convenzionale dei protagonisti in cui a fare da sfondo sono le rivolte giovanili del ’68. In questa triade filmica sesso-cinema-politica, su The Hollywood Reporter Eva Green ha dichiarato: “Per quanto riguarda la mia esperienza Bertolucci è sempre stato un gentiluomo. Molto rispettoso. Sapeva quanto fossi nervosa per le scene di sesso, ma non mi ha mai spintonato. Ci ha semplicemente lasciato fare delle cose“. Nonostante la sua prima esperienza, The Dreamers la consacra sin da subito non solo come una donna dalla “bellezza indecente”, come la definisce il regista, ma anche come attrice magnetica dalle grandi potenzialità.

Eva Green in Royale Casino (2006)

Nel 2006 appare poi in Casino Royale, il primo film della celebre saga di James Bond con protagonista Daniel Craig. Un ruolo inizialmente sfortunato. I produttori, infatti, non erano affatto convinti di prenderla in considerazione come Bond girl. Ma la direttrice di casting ha insistito, “Non era stata truccata e pettinata, quindi, non le rendeva affatto giustizia. Io e Barbara Broccoli abbiamo insistito affinché Eva tornasse e facesse un altro provino e questa volta con i capelli, il trucco e il vestiario e si sentiva molto più tranquilla a quel punto, ed è stato questo a farle ottenere la parte.
Due anni dopo recita nei blockbuster 300 – L’alba di un impero di Noam Murro e Sin City – Una donna per cui uccidere di Frank Miller e Robert Rodriguez. Anche qua le polemiche non mancano; infatti, la locandina è stata considerata troppo audace ed è stata censurata negli Stati Uniti su richiesta della società Motion Picture Association.
In entrambi i film Eva Green svolge ruoli che rafforzano la sua aura da femme fatale, anche se lei stessa si definisce più eccentrica e alternativa. Il suo desiderio di interpretare personaggi enigmatici e misteriosi si esaudisce grazie a Tim Burton, che la introduce nel suo mondo gotico e cupo divenendo una delle sue principali muse.

Dark Shadows (2012)

Il loro primo sodalizio lavorativo avviene con il semi-horror Dark Shadows (2012): qui Eva Green è rock e sfoggia una bionda chioma. Nonostante il cast stellare (Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Michelle Pfeiffer) Green spicca sullo schermo tanto da essere conosciuta al pubblico, da quel momento in poi, come attrice dall’anima dark. Tim Burton ha colto sin da subito il suo magnetismo e l’ha voluta anche in Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016) e nel più recente Dumbo (2019), un adattamento live action dove va oltre i suoi limiti mentali e fisici. “Sono terrorizzata dall’altezza, è stata una sfida e sono riuscita a superare le mie paure quindi interpretare una trapezista. È stato folle, pensavo che non ce l’avrei mai fatta“.
In Penny Dreadful (2014-2016), la serie tv horror ambientata nella Londra vittoriana, Green interpreta Venessa. Una donna complessa e tormentata che lotta con se stessa e i propri demoni interiori. L’attrice si cala, ancora una volta, perfettamente nel personaggio e non importa quanto grottesco e difficile esso sia. E lo fa senza l’ausilio del cosiddetto “Method acting”.
Tra i film più recenti di Eva Green ci sono anche Quello che non so di lei (2017) di Roman Polanski e Proxima di Alice Winocour (2019). In quest’ultimo interpreta Sarah, una ragazza francese che cerca un equilibrio tra la sua carriera da astronauta e il suo ruolo di madre. Il film le vale una candidatura per il Premio Cesar 2020 nella categoria miglior attrice.
Ora con il ritorno nei panni di Milady de Winter, Eva Green riconfermerà il suo status di icona del cinema contemporaneo? 

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